di Adriana Koulias
Ho appena assistito al dibattito presidenziale.
Ero combattuta tra le risate e la tristezza. Mi sono venuti in mente due spettacoli per bambini:
Bill e Ben gli uomini vaso di fiori e B1 e B2.
Dov’è lo statista? Da una parte c’è un criminale condannato (state tranquilli, conosco tutte le teorie) e dall’altra un anziano con afasia espressiva o demenza.
Entrambi, però, sono solo burattini dell’AIPAC [L’American Israel Public Affairs Committee è un gruppo di pressione pro-Israele che sostiene le proprie politiche presso i rami legislativo ed esecutivo degli Stati Uniti, NdT]
Uno dice: “Hamas sta cercando di fermare la pace”, l’altro dice: “È sbagliato, è Israele che sta cercando di fermare la pace – lasciamo che Israele finisca il lavoro”.
Nessuno dei due è (è un eufemismo, lo so) eloquente o molto intelligente. Entrambi generalizzano e non riescono a capire bene i fatti, per non parlare delle parole, ma è questo che li rende entrambi malleabili.
Ci si chiede, cari amici, come sia possibile che il Paese più potente del mondo abbia solo questi contendenti? Com’è possibile che siano questi uomini a controllare il grilletto che può mandare i missili atomici a destinazione in qualsiasi luogo della terra?
Non si può immaginare che un Abraham Lincoln o un JFK rimangano in carica a lungo nemmeno oggi. Perché no? Perché non potevano essere controllati, non potevano essere trasformati in burattini dai massoni, dai sionisti e dagli oligarchi e quindi, naturalmente, dovevano essere assassinati. Ricordate le mie parole: qualsiasi persona che voglia candidarsi con integrità, intelligenza e ricchezza individuale, che non si pieghi ai “controllori”, sarà assassinata dalla CIA – punto.
La CIA non è gestita dal governo statunitense e non lo è mai stata, ma prende ordini dagli oligarchi.
Perché Julian Assange aveva un entourage di politici australiani di alto livello e di tutto rispetto ai lati dell’aereo? Per evitare che la CIA lo facesse fuori finché non fosse arrivato in territorio australiano.
Questo è il motivo per cui Trump non voleva l’apertura dei file sull’assassinio di JFK. Avrebbe aperto un vaso di Pandora sugli omicidi e sulla cooperazione tra il Mossad e la CIA.
Perché? Questo autore ha colto nel segno:
JFK inviò una lettera al Primo Ministro israeliano David Ben-Gurion in cui affermava che gli Stati Uniti volevano ispezionare la loro centrale nucleare per assicurarsi che non venisse usata per sviluppare armi nucleari. Ben-Gurion considerò questo come un grave affronto all’esistenza stessa dello Stato ebraico. In quasi totale segretezza, gli israeliani si stavano avvicinando al completamento della loro prima bomba atomica. Ma non sarebbe stata completata prima del 1964 e la lettera di JFK era datata giugno 1963. Ben-Gurion riteneva che il Presidente americano avesse oltrepassato i limiti. Ma i giorni di Ben-Gurion come Primo Ministro finirono a metà giugno e non rispose alla lettera di JFK.
JFK scrisse una lettera al nuovo Primo Ministro Levi Eshkol, ancora più dura delle precedenti comunicazioni di JFK con Ben-Gurion. Il Presidente Kennedy disse a Eshkol che l’impegno e il sostegno degli Stati Uniti nei confronti di Israele “potrebbero essere seriamente compromessi” se Israele non permettesse agli Stati Uniti di ottenere “informazioni affidabili” sui suoi sforzi in campo nucleare. Questo equivaleva, in effetti, a un ultimatum.
Ciò provocò una crisi per il nuovo leader israeliano, che sfociò in una “riunione segreta di novembre” tenutasi a Washington il 13 e 14 novembre 1963 e che Israele “aveva un’agenda più ampia…” di quanto gli Stati Uniti fossero disposti a fare. . . di quanto gli Stati Uniti fossero disposti a discutere”. Una settimana dopo, l’assassinio di JFK cambiò drasticamente le cose. Il Presidente Johnson non si preoccupò di ispezionare la centrale nucleare israeliana e nel 1964 Israele ebbe la sua prima bomba nucleare.
Anche il Mossad si alleò con la CIA per eliminare JFK. Tutta la sicurezza futura di Israele dipendeva dalla capacità di proteggersi, cosa che JFK voleva negare. Nella guerra arabo-israeliana del 1956, gli israeliani avevano bombardato le ambasciate statunitensi e britanniche, dando la colpa agli arabi.
Meyer Lansky era considerato uno dei grandi leader della malavita, anche se era ebreo e non mafioso. Lansky aveva forti legami con Israele e anche con il Mossad e la CIA. JFK e suo fratello RFK avevano rinnegato l’accordo di lasciare in pace la criminalità organizzata.
Il direttore dell’FBI era a conoscenza di leader del crimine organizzato che parlavano di rimuovere il Presidente per aver fatto il doppio gioco, dopo aver contribuito a far eleggere JFK. La CIA era fortemente intrecciata con la mafia. Hoover non trasmise queste minacce presidenziali ai servizi segreti. Il Mossad, con tutti i suoi contatti ebraici in tutto il mondo, doveva sapere che la CIA e la mafia stavano progettando un colpo, con grandi flussi di denaro provenienti dal petrolio e da altre industrie. Poiché il Mossad e la CIA erano in stretto contatto, sarebbe stato nell’interesse di Israele sostituire JFK“.
(Jim Morrison).
Questo significa che JFK era una brava persona? Non necessariamente, significa che il suo ‘clan’ apparteneva a un’altra cabala.
Chi controlla Biden e Trump?
Sappiamo dal modo in cui Bowman è stato distrutto questa settimana quanto sia influente e forte l’AIPAC.
Basta pensare per un momento che da un lato c’è un presidente ebreo in Ucraina che chiede armamenti e un altro presidente ebreo in Israele che fa lo stesso.
Pensate a quanto denaro passa dall’AIPAC ai membri del Congresso. Quanta influenza deve avere il MOSSAD su alcuni politici negli Stati Uniti e nei Paesi della NATO.
A molti non piace Putin, ma che vi piaccia o meno, lui e la sua controparte cinese sono gli unici a non fare il gioco degli Stati Uniti d’Europa.
Che si pensi che Putin sia un buono o un cattivo, la guerra d’Ucraina non è stata causata da lui, ma è arrivata da tempo, con la NATO che circondava la Russia e puntava missili nucleari al suo cuore.
Anche coloro che stanno dietro Hamas, Hezbollah o gli Houthi, che li odiate o meno, non stanno giocando al gioco degli Stati Uniti d’Israele. Qualunque sia la vostra opinione su di loro, sono gli unici in Medio Oriente a non essere stati “comprati” o intimiditi dal governo statunitense o da Israele in Medio Oriente.
I vari oligarchi mafiosi ucraini, russi, asiatici, americani eccetera, i massoni sionisti, cattolici e protestanti, la CIA, il MOSSAD, l’MI6, l’ASIO eccetera possono essere in guerra tra loro un momento prima e stringersi la mano il momento dopo.
Sta a noi non permettere alla loro retorica di ipnotizzare, terrorizzare e guidare le nostre decisioni.
Oggi in America non fa assolutamente differenza per chi si vota. L’AIPAC sarà il vincitore.
I Protocolli degli Anziani di Sion possono anche essere un falso, ma è un falso profetico!
“Per far sì che il nostro piano produca questo risultato, organizzeremo le elezioni a favore di quei presidenti che hanno nel loro passato qualche macchia oscura e non scoperta, qualche “Panama” o altro – allora saranno agenti fidati per la realizzazione dei nostri piani, per paura di rivelazioni e per il desiderio naturale di chiunque abbia raggiunto il potere, cioè il mantenimento dei privilegi, dei vantaggi e dell’onore connessi alla carica di presidente. La Camera dei Deputati coprirà, proteggerà, eleggerà i presidenti, ma le toglieremo il diritto di proporre nuove leggi o di modificarne di esistenti, perché questo diritto sarà dato da noi al presidente responsabile, un burattino nelle nostre mani. Naturalmente, l’autorità del presidente diventerà un bersaglio per ogni possibile forma di attacco, ma gli forniremo un mezzo di autodifesa nel diritto di appello al popolo, per la decisione del popolo sulla testa dei suoi rappresentanti, cioè un appello a quel nostro schiavo cieco – la maggioranza della folla. Indipendentemente da ciò, investiremo il presidente del diritto di dichiarare lo stato di guerra. Giustificheremo quest’ultimo diritto con il fatto che il presidente, in quanto capo di tutto l’esercito del Paese, deve disporne in caso di necessità per la difesa della nuova Costituzione repubblicana, il cui diritto di difesa gli apparterrà in quanto rappresentante responsabile di questa Costituzione.
È facile capire che in queste condizioni la chiave del santuario sarà nelle nostre mani, e nessuno al di fuori di noi dirigerà più la forza della legislazione”.(Protocolli degli Anziani di Sion).
Non bisogna confondere il popolo ebraico con i massoni sionisti, così come non si può confondere il popolo cristiano con i massoni.
È davvero interessante vedere l’apertura di un vaso di Pandora e, per molti versi, la rivendicazione di alcuni cosiddetti “complottisti“… perché questa è la parola che si usa per chiunque si interroghi quando qualcosa non sembra giusto.
Questi sono solo alcuni pensieri che mi sono venuti in mente guardando i due contendenti alla presidenza che partecipavano al dibattito.
Dio aiuti l’America e quindi il resto di noi.
Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.