di Piero Cammerinesi
L’ora presente è grave: non è una espressione retorica, questa.
Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che hanno una qualunque responsabilità interiore, non dovrebbero ormai perdere più un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura debbano essere.
Compiti del genere ormai non possono più essere rimandati.
Occorre nella calma decisione realizzare quella stessa forza che è stato possibile evocare in taluni momenti decisivi, quando, per lo schianto di ogni resistenza umana, sembrava che dovessero venir meno le basi della vita.
Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l’uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito (Massimo Scaligero, Iniziazione e Tradizione).
Mi sono occupato recentemente della Profezia di Michele e di quanto Rudolf Steiner ha anticipato a proposito dei nostri possibili futuri.
Parlo al plurale in quanto se vi fosse un solo futuro dovremmo escludere l’esistenza di qualsivoglia forma di libertà nella vita e nella Storia.
Un primo aspetto di tale Profezia è costituito dall’anticipazione del ritorno sulla Terra – già dopo la metà del XX secolo – di persone vicine a Steiner, mentre il secondo riguarda la cosiddetta “culminazione dell’Antroposofia”.
Afferma, infatti, Rudolf Steiner di fronte ai membri della Società Antroposofica:
Rendetevi conto che tornerete prima della fine del XX secolo e alla fine di questo XX secolo che avete preparato! Rendetevi conto di come ciò che avete preparato possa poi prendere forma! (Rudolf Steiner, Considerazioni esoteriche su nessi karmici – Vol. III, Dornach 28 Luglio 1924, O.O. 237).
Seguono parole decisamente profetiche:
Dopo il grande progresso di quel che si oppone alla spiritualizzazione della moderna civiltà, dopo che c’è stato il secondo 666 nel segno di quel grande sconvolgimento in Europa apportato dalle crociate e che ha trovato la sua espressione esteriore nella comparsa e nel tramonto dell’ordine templare, continua ad operare tutto quello che dal Genio solare s’impegna a creare il vero cristianesimo.
Ma continua ad operare anche quello che da parte di Sorat s’impegna a combatterlo. Abbiamo così l’epoca del terzo 666: il 1998. Arriviamo alla fine di questo secolo, quando Sorat, nel modo più forte, alzerà di nuovo la sua testa dai flutti dell’evoluzione, quando sarà l’antagonista di quella visione del Cristo che gli uomini avranno con l’apparizione del Cristo eterico, apparizione a cui si sono preparati già nella prima metà del ventesimo secolo. (Rudolf Steiner, Conferenze e corso sull’operare religioso-cristiano – Vol. V, Apocalisse e agire sacerdotale, Dornach, 12 Settembre 1924, O.O. 346).
Dalle sue parole sembrerebbe, pertanto, che dal 1998 – tra l’altro anno di nascita di Google, il motore di ricerca globale che ci rimanda all’immagine di quel mostruoso ragno intelligente che abbraccia tutta la Terra – l’azione del Demone solare dovrebbe richiamare, come bilanciamento, la presenza sulla Terra di personalità più potenti spiritualmente:
Nel corso dei primi 666 anni Sorat era ancora celato nello svolgimento evolutivo degli eventi. Non lo si vedeva in una figura esteriore, viveva dentro ai fatti dell’arabismo; solo l’iniziato era in grado di vederlo.
Passati i secondi 666 anni, si è già mostrato nel pensare e nel sentire dei Templari torturati.
Ancor prima del termine di questo secolo egli si mostrerà manifestandosi in numerosi uomini come quella entità da cui essi sono posseduti.
Si vedranno arrivare uomini di cui non si potrà credere che siano veri uomini. Anche esteriormente si svilupperanno in un modo particolare, esteriormente saranno nature intensamente forti con tratti furiosi, con rabbia distruttiva nelle loro emozioni. Avranno sembianze in cui esteriormente si vedrà una sorta di sembianza animale.
Gli uomini-Sorat saranno riconoscibili anche esteriormente, saranno quelli che non solo si beffano nel modo più spaventoso di quel che è spirituale, ma lo combattono e lo infangano. (Ibidem)
Ora – se non vogliamo che le rivelazioni di Steiner restino per noi solo parole – ritengo che dovremmo indagare se i discepoli a lui più vicini siano effettivamente ritornati sulla Terra a partire dalla seconda metà del secolo scorso e, se sì, come poterli riconoscere.
E che non mi si venga a dire che non siamo in grado di farlo perché se siamo autentici discepoli della scienza dello spirito dovremmo sapere che i limiti della conoscenza – le colonne d’Ercole tanto care a Kant – sono stati spazzati via da Rudolf Steiner a partire dalla sua Filosofia della Libertà.
Dobbiamo altresì indagare se la preannunciata “culminazione dell’Antroposofia” abbia avuto o meno luogo nonché quale sia significato dei “quattro volte dodici uomini” la cui opera è – nelle parole pronunciate da Steiner nel suo ultimo discorso del 28 Settembre 1924 – indispensabile per impedire il crollo della civiltà:
Oggi l’umanità è di fronte a una grande scelta: o di vedere precipitare nell’abisso tutta la civiltà, oppure di innalzarla di nuovo mediante la spiritualità, di condurla avanti nel senso insito nell’impulso di Michele che precede l’impulso del Cristo (R. Steiner, Considerazioni esoteriche su nessi karmici – Vol. VI, O.O. 240).
Il quadro che viene delineato da colui che definiamo il Maestro dei Nuovi Tempi ci fa comprendere che ci troviamo di fronte ad un bivio decisivo della storia umana.
Una vera e propria svolta dei tempi, appunto.
Partiamo dalla considerazione che abbiamo avuto – tra questo e lo scorso anno – dei centenari fondamentali: all’inizio del 2023 quello dell’incendio del Goetheanum (1 Gennaio 1923) ed alla fine (Natale 1923) quello del Convegno di Natale e del dono della Meditazione della Pietra di Fondazione.
Il 1923 fu un anno iniziato con una morte e terminato con una rinascita.
A Settembre di questo 2024, poi, abbiamo avuto il centenario dell’ultimo discorso di Rudolf Steiner, con le profezie sopra accennate.
Avremo, inoltre, tra pochi mesi, il centenario della morte fisica di Steiner, che chiude un cerchio estremamente importante per la storia della scienza dello spirito.
Ora ci corre obbligo osservare come queste ricorrenze di carattere esoterico siano state accompagnate da avvenimenti esteriori estremamente eloquenti che ci fanno comprendere dove le forze che combattono lo Spirito vogliano andare a parare.
Per esempio – visto che siamo in vista del Natale – prendiamo in esame la legge spirituale secondo la quale ad ogni Natale noi poniamo un seme che diverrà frutto nella Pasqua di 33 anni dopo. Questa legge, che ci fu comunicata da Rudolf Steiner, è evidentemente collegata al ritmo della vita del Cristo Gesù sulla Terra di duemila anni fa.
Se partiamo dunque dal Natale del 1923-24 con il Convegno di Natale osserviamo che il seme allora deposto ha prodotto i sui effetti dalla Pasqua 1956-7 alla Pasqua 1989-90 e poi, di nuovo, dal 1989-90 il ciclo di tre volte 33 anni ci porta alla Pasqua 2022-23.
Possiamo allora notare come la Guerra in Ucraina sia iniziata poco prima che ciò che aveva preso forma nel 1923 potesse giungere a compimento nell’agire umano.
Allo stesso tempo non sembra essere una coincidenza che sia scoppiata una Guerra in Palestina dall’Avvento 2023 al Natale 2023-4 e poi fino a Pasqua ed oltre.
Anche i luoghi dove questi drammatici eventi accadono non sembrano essere casuali.
Se il primo (Est Europa) riguarda il futuro, vale a dire il compito della futura epoca slava, il secondo (Medio Oriente) ci riporta al passato con l’obiettivo di mantenere una ferita sanguinante nella terra dove si sta per celebrare il più sacro di tutti gli anniversari: il secondo millennio dalla nascita del Cristo in Gesù di Nazareth durante il Battesimo del Giordano (2030) e quello del Mistero del Golgotha e la Resurrezione (2033).
Per non parlare del fatto che quest’ultima data rappresenta il centesimo anniversario dall’inizio della manifestazione di Cristo eterico nel 1933.
Ricordiamo, infine, che Kaspar Hauser – la cui personalità avrebbe potuto cambiare radicalmente il percorso della storia europea – fu ucciso nel 1833, esattamente 100 anni prima della manifestazione della Bestia a due corna, che coincise con l’ascesa al potere di Adolf Hitler .
Prima che il Cristo eterico possa essere compreso nel modo giusto, l’umanità deve prima affrontare l’incontro con la Bestia che salirà dall’abisso. Questo è ciò che ci dice il linguaggio apocalittico. (Rudolf Steiner, Conferenze e corso sull’operare religioso-cristiano – Vol. V, Apocalisse e agire sacerdotale, 20 Settembre 1924, O.O. 346)
Sappiamo, infatti, che l’Entità solare iniziò ad essere percepibile in eterico intorno all’anno 1933, il che fu accompagnato, per converso, da una maggiore attività delle entità asuriche che erano già attive nelle anime degli uomini dagli anni ’40 del XIX secolo e che vennero precipitate sulla Terra dopo il 1879.
Da allora – con la vittoria delle schiere di Michele e la cacciata sulla Terra degli Spiriti delle tenebre – i conflitti terrestri sono collegati ad entità regredienti, il che fa sì che le guerre del presente non portino soluzioni o progressi ma solo distruzione fisica ed animica in preparazione della futura “Guerra di tutti contro tutti”.
La magnitudo del genocidio in Palestina – di fatto una guerra “lunare”, in quanto coinvolge l’elemento razziale – indica in maniera lampante non solo il declino morale dell’umanità attuale che finge di non vedere ma anche il fatto che è proprio in Terra Santa, dove il Cristo ha vinto la morte, che Ahriman vuole invece dimostrare che è la morte a trionfare sulla vita, impregnando di dolore e di sangue il suolo di quel territorio, in modo che venga percepito in futuro come un luogo di odio e di morte.
Rivolgendo il nostro sguardo a come questi eventi si siano andati preparando, osserviamo che questa catena di eventi prende le mosse dalla famosa “Guerra al terrorismo”, iniziata a partire dall’11 settembre del 2001 – dunque solo tre anni dopo il 1998 – che possiamo considerare come un primissimo embrione della “Guerra di tutti contro tutti”.
Basti pensare al fatto che da quel momento in poi non si sono scontrati solo Occidente e Oriente, bensì la guerra ha investito anche l’ambito delle singole anime umane, portando alla progressiva riduzione di quella che, secondo Steiner, è la più alta qualità dell’essere umano: la libertà.
Dopo varie aggressioni a Nazioni sovrane – in totale disprezzo del diritto internazionale – abbiamo assistito alle guerre animiche portate all’umanità con il Covid ed i cosiddetti vaccini, tramite menzogna globale e imposizione autoritaria.
Per questi motivi alcuni ricercatori oggi sono giunti alla conclusione che proprio il 2030 possa rappresentare il palcoscenico della manifestazione fisica di Ahriman, Entità la cui incarnazione è stata più volte annunciata da Steiner e che sarà attiva nel mondo per tre anni – come nel caso del periodo di permanenza del Cristo nella corporeità di Gesù di Nazareth – dunque, se ciò corrisponde a verità – fino al 2033.
Sappiamo che Steiner parlò, già nel 1919, dell’incarnazione di Ahriman – che definì lo “spirito della menzogna e dell’inganno” e l’ispiratore del materialismo – all’inizio del terzo millennio.
Già tra il 1916 e il 1917 smascherò le menzogne all’origine della Prima Guerra Mondiale.
La menzogna spacciata per verità dei fatti informò anche la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, quella del Vietnam, fino alla Guerra del Golfo, la Guerra al terrorismo ed, evidentemente, il Covid-19.
E l’entità che conosciamo come Rudolf Steiner dove si trova oggi?
In varie occasioni egli ha accennato ad un suo “ritorno” dopo cent’anni.
Se ipotizziamo, allora, che abbia raggiunto la metà del suo percorso tra morte e nuova nascita 33 anni dopo la sua morte, vale a dire nel 1958, sarebbe rinato nel 1991, un settennio prima della terza manifestazione di Sorat ed avrebbe oggi 33 anni, in corrispondenza con il centenario del Convegno di Natale e della sua fondamentale eredità della Pietra di Fondazione.
Ma torniamo alla ipotetica incarnazione di Ahriman ed al ciclo dei 666 anni di cui si è accennato più sopra.
Va anzitutto sottolineato che Ahriman, la cui incarnazione è da sempre situata dopo la fine del Kali Yuga, non è l’Anti-Cristo di cui parlano cristiani e musulmani, che si manifesterà prima del Giudizio Universale, in un’epoca ancora lontana nel futuro.
Steiner ci rivela come l’incarnazione del Cristo sia situata a 3000 anni di distanza da quella di Lucifero, avvenuta in Cina nel III millennio a.C, e da quella di Ahriman che riguarda l’inizio del III millennio d.C.
Come si può notare, il Cristo nell’evoluzione umana è in equilibrio tra le due forze antitetiche di Lucifero e Ahriman.
Ora, se l’ipotesi di tale incarnazione nel periodo 2030-2033 è corretta potremmo ritenere che sia stata preparata da Sorat, il Demone solare – la “Bestia con due corna” del capitolo 13 dell’Apocalisse – che aggredisce l’umanità ogni 666 anni, pur senza mai incarnarsi fisicamente.
Se la prima volta fu intorno all’anno 666 con l’Accademia di Gondishapur, la seconda nel 1332 con l’annientamento dei Templari, la terza la possiamo collocare intorno al 1998, con la nascita di Google e la nascita dell’inganno globale, prima sull’11 Settembre e, successivamente, sul clima e sul Covid-19 mirante ad indurre uno stato di ansia e di terrore generalizzato.
Da notare che se il primo intervento di Sorat fu collegato, secondo Steiner, all’Accademia di Gondishapur, località che si trova nel sud-ovest dell’Iran, in Medio Oriente, il secondo ai Templari che combatterono in Terra Santa ed il terzo anch’esso collegato sia con la Palestina (Guerre di Israele, Guerra al terrorismo, Guerre del Golfo) che con l’area in cui Iraq e Iran si affrontarono per ben 8 anni, dal 1980 al 1988 e che ha visto, successivamente, la rovinosa fuga americana dall’Afghanistan dopo la ventennale invasione.
In particolare quello che sta accadendo proprio in questi giorni in Siria è una vera e propria Guerra di tutti contro tutti nei luoghi della manifestazione del Cristo eterico all’apostolo Paolo.
Partendo dalla considerazione che l’azione di Sorat tende a manifestarsi in una finestra di circa 50 anni, dove il 666mo anno – e multipli – è il momento centrale, la fine della terza finestra soratica viene confermata anche dalla conclusione dell’esperimento globale del Covid-19 culminato nel cosiddetto vaccino mRNA.
Osserviamo allora queste “finestre”:
641 – 666 – 691
1307 – 1332 – 1357
1973 – 1998 – 2023
Un altro aspetto degno di nota è che nel periodo della terza manifestazione hanno agito da protagonisti Bill Gates e Anthony Fauci, nonché due istituzioni accademiche (Imperial College di Londra e Johns Hopkins University di New York) che ci ricollegano alla Scuola di Medicina dell’Accademia di Gondishapur.
L’aspetto medico-scientifico si è intrecciato poi con la narrazione del cambiamento climatico, con la inquietante Agenda 2030.
Una questione medica collegata ad un complesso di aspetti ambientali, economici, finanziari e tecnologici.
Peraltro nella seconda manifestazione del Demone solare – nella finestra 1307-1357 – prima del 1332 in Francia, osserviamo l’emergere del potere dello Stato centralizzato – che ritroviamo anche nella terza manifestazione, come imposizione di un pensiero unico e cancellazione delle libertà di opinione – con il re Filippo il Bello e la sua cinica distruzione dell’Ordine dei Cavalieri Templari, per ragioni finanziarie, mediante l’uso di inganno e menzogna.
Nella terza comparsa di Sorat, nella finestra 1973-2023, con centro nel 1998, sono le menzogne ed i pensieri falsi sul mondo materiale, sulla tecnologia e sul denaro, sul clima e sulla salute a costituire l’atmosfera della manifestazione di Sorat.
I cosiddetti vaccini – in realtà terapie geniche – hanno rappresentato un passo decisivo nella realizzazione degli obiettivi di Ahriman, in quanto si è riusciti a convincere centinaia di milioni di persone a subire interventi medici potenzialmente utilizzabili in seguito tramite nano-tecnologie per scopi altrui, collegando le persone, ad esempio, alla “mente alveare” di Internet, utilizzando l’ID digitale che raccoglie tutti i dati medici, sociali, lavorativi, finanziari.
Primo passo per poi incorporare un tale dispositivo direttamente nel corpo umano.
In effetti, a pensarci bene, questo primo trentennio del XXI secolo sembra ripetere le logiche del primo trentennio del secolo scorso, con pandemie, crisi economiche, guerre e totalitarismi emergenti.
A fronte di queste riflessioni qual è il progetto che oggi si vuole imporre all’umanità come suo massimo bene?
È la famosa Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Si tratta di un progetto che è emerso sul palcoscenico mondiale nel 2020, con il famoso “Great Reset”, inaugurato dall’allora principe Carlo d’Inghilterra e Klaus Schwab, mirante ad una radicale trasformazione non solo della civiltà ma anche della natura umana.
Un resettaggio e re-inizio basato sui principi della “Quarta rivoluzione post-industriale”, della “Rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale”, degli obiettivi “Zero Carbon” dell’agenda sul cambiamento climatico e sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, che costituiscono, appunto, l’Agenda 2030/Agenda 21, sottoscritta, nel settembre 2015, dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
L’Agenda 2030 condivide le politiche del Foro Economico Mondiale, il cartello delle grandi multinazionali e degli uomini più potenti del pianeta che intendono dar vita ad una gigantesca azione coordinata su più piani – politico, economico, sanitario, tecnologico, ambientale – destinata a istituire – nelle parole del filosofo Agamben,
“Un tecno-feudalesimo che unisce l’aspetto più disumano del capitalismo con quello più atroce del comunismo statalista, coniugando l’estrema alienazione dei rapporti fra gli uomini con un controllo sociale senza precedenti”
Indimenticabile ed emblematico il video con il giovane sorridente mentre nei sottotitoli scorre la frase:
“nel 2030 non avrai nulla e sarai felice“.
L’obiettivo finale è l’anti-società post-umana; una trasformazione antropologica di cui la stessa Agenda 2030 è solo una tappa. L’obiettivo finale è andare oltre l’umano, realizzando il transumanesimo dove i rapporti sociali saranno ridotti al minimo, con la maggior parte delle persone chiusa a casa davanti ad apparati digitali, sorvegliata da migliaia di telecamere, con comportamenti previsti e suggeriti dal sistema tecnologico in grado di cancellare con un clic libertà personale, di espressione, ma anche lavoro o conto bancario.
Ci troviamo di fronte – senza mezzi termini – alla volontà di dar vita a due razze umane distinte: i feudatari-padroni e i servi della gleba ed in ciò non possiamo far a meno di intravedere la mostruosa caricatura di quello che ci indica invece il nostro percorso evolutivo, che vedrà l’umanità dividersi in una razza che si eleverà verso lo spirito ed un’altra che sprofonderà sempre più nella materia.
Perché ben sappiamo che le entità dell’Ostacolo amano appropriarsi delle linee evolutive per utilizzarne a modo loro il percorso.
Appare degno di nota come questo progetto di ribaltamento dell’evoluzione dell’umanità, nonché l’intensificarsi di guerre e genocidi possa essere riportato ad una preparazione dell’ingresso di Ahriman nel mondo.
Se prestiamo attenzione a quanto sta avvenendo in questo momento di “svolta dei tempi” non possiamo non presentire l’avvicinarsi della “Bestia”, ome scriveva W.B. Yeats, nella sua opera La seconda venuta, scritta, guarda caso, durante la pandemia influenzale del 1918-1919:
…la sua ora finalmente giunta, striscia verso Betlemme per venire al mondo
Peraltro sappiamo – come ci è stato anticipato da Rudolf Steiner – che il nostro periodo di cultura si deve necessariamente confrontare con il Male:
Dall’inizio del quinto periodo di civiltà postatlantica, nel subcosciente degli uomini, di tutti gli uomini, si trovano le cattive disposizioni, le disposizioni al male. Proprio in quanto accoglie le disposizioni al male, l’uomo entra nel quinto periodo di civiltà, nell’ epoca moderna. Esprimendosi in modo radicale, ma giustissimo, si può anche dire che, varcando la soglia del mondo spirituale, si constata che non esiste al mondo delitto per il quale ogni uomo, in quanto appartenente al quinto periodo di civiltà, non abbia, nel suo subcosciente, la disposizione, si badi, la sola disposizione. Se poi nei singoli casi la disposizione al male si estrinsechi in un’azione cattiva, dipende da tutt’altre condizioni, e non dalla disposizione (Rudolf Steiner, Lo Studio dei sintomi storici, O.O.185).
Di fronte a questa necessità storica, dunque, il nostro atteggiamento non può essere quello di girarci dall’altra parte o di non voler riconoscere nei sintomi storici le direttive spirituali che li sottendono ma di osservare gli accadimenti, di comprendere la paura che sta dilagando tra i popoli e di portare nel mondo la speranza.
Ecco perché a fronte della svolta dei tempi che siamo vivendo, è tempo di svolte per ciascuno di noi.
Tuttavia non possiamo avere speranza se prima non sviluppiamo una salda fiducia nello spirito e un profondo amore e interesse per ciò che rappresenta. Allora tale fiducia si trasforma in una facoltà immaginativa da cui nasce un profondo amore per lo spirito. Soprattutto perché in profondità nutriamo la certezza di non essere soli, per quanto le forze dell’Ostacolo si scatenino contro l’umanità.
I Maestri anche se non manifesti in questo periodo sono incarnati e combattono al nostro fianco. Fa parte dei nostri compiti quello di riconoscerli e metterci interiormente in contatto con loro.
Poi quelli che oggi operano per il Movimento Rosicruciano appariranno di nuovo sulla Terra, alla fine dei sec. XX riuniti con quelli che sono stati i Maestri di Chartres. Poiché questo è stato accordato in quel Concilio Celeste, al principio del XIII sec. Allora venne stabilito che sarebbero riapparsi insieme gli Aristotelici ed i Platonici, che si sarebbe lavorato affinché il Movimento Rosicruciano nel XX sec., potesse diventare sempre e sempre più fiorente sì che alla fine di questo secolo nella anime di Aristotelici e di Platonici, la Scienza dello Spirito possa raggiungere un dato apogeo, un alto grado di sviluppo nella civiltà terrena. Se si può lavorare nel modo che è stato prestabilito, predestinato da Michele, allora l’Europa, allora la moderna civiltà può venir strappata dalla decadenza. può venir salvata dalla distruzione. Ma questo è 1’unico modo per il quale ciò può venir compiuto! Questo salvare e portare fuori la civiltà dalla decadenza dalla rovina dipende dal comprendere Michele (Il Karma della Comunità Solare, 20 Luglio 1924).
La fiducia nella vittoria delle schiere di Michele – ancora una volta, come nel 1879 – passa attraverso la realizzazione della promessa che abbiamo fatto intimamente al mondo spirituale quando abbiamo abbracciato la scienza dello spirito ma anche attraverso la coltivazione dell’elemento di comunità spirituale, che si basa sul sorgere di un interesse per l’altro così profondo da diventare una facoltà di trasformazione radicale del nostro sé.
Chi dirige verso l’altro quell’interesse che di regola è rivolto a se stesso, realizza il senso del più importante messaggio del Cristo:
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”.
In copertina: Eventi spirituali sul Golgotha Opera di Sandro Parise. Olio su tela 100x150cm (particolare)