Quando un alto prelato di un potere religioso vecchio di duemila anni che nella storia dell’ umanità ha condizionato la vita di miliardi persone per innumerevoli generazioni parla, non o fa mai per protagonismo, ma a mio avviso è il portavoce di una corrente di pensiero sempre più critica in seno alla Chiesa Cattolica di Roma in evidente contrasto con le nuove linee guida dei poteri che attualmente guidano il Vaticano.
Due correnti di pensiero, anzi di potere che rischiano di spaccare in due la religione Cattolica, esattamente come avvenne nel XVI secolo con Martin Lutero e la nascita della Chiesa Protestante.
Forze nuove globaliste e profondamente riformiste e forze millenarie che vogliono rimanere aggrappate alle tradizioni e alla parola del Messia.
Forse ci illudiamo che se questo conflitto deflagrasse in tutta la sua dirompenza, potremmo rimanerne immuni, ma credetemi, così non sarà.
La Pandemia ha stravolto le nostre vite di popolo Europeo, anzi le misure che i Governi hanno intrapreso sotto la guida del potere centrale di Bruxelles hanno spaccato in due la società e le coscienze, e, temo che questa frattura diverrà sempre più profonda e divisoria, soprattutto con il palesato obbligo vaccinale e l’ estensione degli stessi ai bambini ed adolescenti.
Sicuramente i Mas Media bolleranno le dichiarazioni di Mons. Viganò come di un vecchio complottista e negazionista.
I conduttori di programmi televisivi irrideranno la vicenda, ma nell’altro fronte della barricata, in quello della rete cosa accadrà?
La denuncia di Viganò anziché essere scritta su fogli e affissa sul portone della chiesa di Wittenberg come fece Lutero è stata lanciata nella rete e quindi fruibile da milioni di persone, anzi miliardi, visto che mi risulta sia in preparazione una versione tradotta in inglese da parte di alcuni Blogger tedeschi.
Quindi non illudiamoci di rimanere immuni dalla vicenda, siamo solo all’ inizio.
Stefano Becciolini