Retroscena dell’Elohim Jahweh

Jahve

Perplessità sul sacrificio di Jahweh

Dell’Elohim Jahweh ne ho già parlato più volte in alcuni miei scritti pubblicati su Libero Pensare dell’amico Piero Cammerinesi che ringrazio per avermi ospitato.

Con questo articolo se ne ritorna a parlare e semplificando occorre sapere che l’uomo

«si trova in una sfera di sviluppo – la quarta – in quanto è un essere-testa, e la sua vita si attua per mezzo del percepire sensorio e l’intelligenza ad esso legata. Ma questa è una delle sfere nella quale l’uomo vive: la sfera che segue quella di Saturno, del Sole, della Luna: è quindi la quarta sfera, la Terra. Ma egli vive anche nella sfera degli Spiriti suoi creatori: gli Elohim-Potestà o Spiriti della Forma, i quali vivono nella loro ottava sfera, cioè in quella che, dopo le altre tre, l’uomo vivrà in futuro, cioè Giove, Venere e Vulcano. Solo che ora egli vive sia nella sua quarta che nell’ottava, la quale è sempre presente, come sono sempre presenti le tre sfere trascorse. Cosicché ci si può fare l’immagine dell’ottava sfera degli Spiriti della Forma e, dentro di essa, la Terra minerale nella quale vive l’uomo. In questa ottava sfera vive però anche l’Entità Ahrimanica, in quanto Ahrimane è anch’egli uno Spirito della Forma. Si può così precisare l’immagine dicendo: l’uomo è divenuto intelligente, poiché Michele ha spinto gli Spiriti Luciferici nella sfera umana, nella testa umana.»1

A questo punto se vogliamo comprendere meglio dobbiamo pensare che quando si compì l’evoluzione della luna, alla fine vi furono alcuni spiriti luciferici e ahrimanici che sottrassero, trattennero per sé stessi, qualcosa alla sostanzialità della luna di allora. Strapparono della sostanza lunare agli Spiriti della forma edificando un piano, una dimensione, parallelamente a ciò che sarebbe dovuto venire dopo: a fianco della terra.

In questo modo Ahrimane e Lucifero poterono così dispiegare il loro piano: sottrarre l’uomo all’evoluzione terrestre e attirarlo entro la loro evoluzione. Questa “loro” evoluzione non ha nulla in comune con i piani Divini. Lucifero ed Ahrimane vorrebbero far sparire l’attuale evoluzione, per fargli prendere tutt’altro corso. Come contrappeso di tale pericolo, all’inizio dell’evoluzione terrestre gli Spiriti della forma ordinarono l’espulsione delle forze lunari dalla terra, e su questa massa fisico-spirituale venne a dimorare Jahweh, uno degli Spiriti della forma.

Anche attualmente Egli vi soggiorna. Sarà anzi lo stesso spirito che in futuro provvederà a far si che la luna rientri nella terra. Da quella prospettiva Jahweh poté così contrastare l’azione di Lucifero ed Ahrimane. Ma tale azione non esclude che vi possa essere una vittoria da parte degli spiriti ostacolatori.»

In conclusione vediamo la figura di Jahweh che, per contrastare i piani di Ahrimane e Lucifero rinuncia al suo stato di Elohim solare, si sacrifica, e si mescola nel mondo di Ahrimane, come ci racconta Rudolf Steiner, divenendo una sorta di “infiltrato”, e in relazione al suo vecchio stato di spirito della forma è come un prigioniero. E allora ci si domanda come può essere avvenuto questo cambiamento di Jahweh, non che sia nato in lui ad un tratto un irrefrenabile impulso sacrificale che invece negli altri Elohim solari non vi fu così clamoroso.

Ma per capire questo cambiamento occorre far appello a quel 5% di raziocinio umano per riflettere su questo passo della Genesi biblica 6,1:4.

«Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.» Genesi 6,1:4

Per non parlare delle avventure amoroose degli dei dell’Olimpo dei greci ad esempio a cominciare da Giove. E per farla breve così dovette avvenire per Jahweh che si innamorò di una bella donna terrestre soggetta al mondo di Ahrimane che non manca di rivelarsi attraverso la terra stessa.

La cartografia di Ottawa (Canada)

Figura 1: Cartografia di Ottawa (Canada). Opera dell’autore. Un angelo in amore con una donna terrestre.

Dunque è presumibile che anche l’Elohim Jahweh non riuscì a evitare l’attrazione di una leggiadra donna terrestre, peraltro soggetta alle forze lunari di Ahrimane, e da qui ecco che si riesce a scoprire il possibile retroscena che spiega – mettiamo – la gravidanza della «donna vestita di sole» descritta da Giovanni nella sua Apocalisse (Ap12,1:2):

«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.»

Il fatto poi che la donna si «vestita di sole» può essere spiegato appunto dall’unione carnale di lei con l’Elohim Jahweh. Ma non c’è alcun documento biblico o altri testi, e nemmeno il chiaroveggente e filosofo Rudolf Steiner ravvisa questi fatti ipotetici, tuttavia è la morfologia terrestre a mostrarci una scena che sembra riprodurre l’ipotetica relazione fra l’essere angelico, di certo Jahweh, con un donna, attraverso la mappa di Ottawa del Canada (fig. 1).

Il disegno che ho fatto a ricalco di essa non ha avuto bisogno di ritocchi eccetto l’aggiunta di colori per porre in risalto i due personaggi. Osservando la cartografia si nota evidente lo stato di gravidanza della radiosa donna. La morfologia grafica del vestito fatto a losanghe richiama nell’insieme un moderno pannello solare, cosa che si lega al detto «vestita di sole» testé spiegato con l’unione con Jahweh un Elohim solare.

Si può anche svelare l’arcano, della «donna vestita di sole» che ha il capo cinto da «una corona di 12 stelle» (Ap 12,1), ponendola in relazione alla città di Ottawa che, guarda caso, fino al 2001 aveva proprio 12 comuni che poi sono stati incorporati. Con la riforma amministrativa del 2001 diversi comuni furono soppressi e inglobati nella città di Ottawa. Nell’area urbana principale confluirono gli ex comuni di Gloucester, Nepean, Vanier, il villaggio di Rockcliffe Park e le comunità di Blackburn Hamlet e Orléans. Nell’area di Kanata il comune di Kanata e il villaggio di Stittsville. L’area di Nepean comprende anche Barrhaven. Dalla riva opposta del fiume Rideau furono inoltre compresi nei nuovi confini cittadini Manotick, Riverside South e Greely, situati sulla riva opposta del fiume Rideau (2) .

Potrà far discutere il modo con cui ho inteso interpretare la cartografia di Ottawa, ma si tratta di crittografie – mettiamo – concepite da entità astrali-eteriche, così come oggi vengono concepite le crittografie informatiche. La crittografia rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro il cybercrime. Ma non basta la cartografia di Ottawa a darci la certezza di ciò che mi è parso intravedervi per legarla alla possibile storia di Jahweh, perché viene in soccorso un’altra cartografia, quella di una città canadese vicina, Montreal.

Ci parla della “donna vestita di sole” che si ripara nel deserto secondo la descrizione biblica.


La cartografia di Montreal

Viene detto nell’Apocalisse di Giovanni, che la

«donna vestita di sole», dopo aver partorito il «figlio maschio destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro», «rapito verso Dio e verso il suo trono», «fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.» (Ap. 12,5-6).

Ma come si può interpretare il deserto?, come quello sabbioso della Palestina e dintorni verso l’Egitto o in altro modo, considerato che lo scenario della nascita di Gesù è di questi luoghi? O forse come qualsiasi altro luogo altrettanto deserto ‒ mettiamo ‒, come molte regioni del Canada fredde e ghiacciate d’inverno?

È così che ho potuto capire una cartografia fatta in concomitanza di quella di Ottawa, cioè di Montreal non tanto distante da Ottawa. Sentivo che si trattava della «donna vestita di sole » dell’Apocalisse, ma non riuscivo a capire che il deserto poteva avere un’altra connotazione. Poi mi sono convinto che la cartografia di Montreal era quella giusta.

Figura 2: Cartografia di Montreal (Canada). Opera dell’autore. La “donna vestita di sole” che si ripara nel deserto glaciale.

Perciò ora, tramite di essa, (fig. 2), commenteremo la visione della «donna vestita di sole» al sicuro nel deserto dei luoghi nordici del Canada. Osservando la cartografia in questione ci si rende conto di che deserto si tratta, un luogo perennemente coperto di ghiacci, quello della calotta artica del Polo Nord. Ma noi interpreteremo questo riferimento come Polo Sud, giusto il luogo abitato appunto dal pinguino della surrealtà mappale in esame.

È il solito discorso legato a un tema crittografico e non vale la normale logica discorsiva del vivere sulla terra. Di qui si deduce che la donna, con cui si combina il pinguino con il suo corpo, è presumibilmente una suora. Ella è rivolta verso il sud, la direzione del Polo Artico, un mondo che sta per lasciare, per abbracciare la fede cristiana suggerita dall’avambraccio relativo alla « Îlle Jèsus » della mappa di Montreal capovolta e che saluta con la mano. E naturalmente, si tratta di un analogo luogo presso cui lei si dispone a svolgere il suo soggiorno di « milleduecentosessanta giorni ».

NOTE

1 https://luiginamarchese.wordpress.com/2016/09/16/lottava-sfera/

2 http://it.wikipedia.org/wiki/Ottawa

Brescia, 8 aprile

Gaetano Barbella

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