Quest’alba… (Massimo Scaligero)

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Quest’alba dell’anima amara
che stempera il buio del mondo
in sinfonie di speranze,
mi parla inattesa d’un quieto
morire di sogni e di miti
dell’universo remoto:
e l’eco ne sembra sì antica
in fuga di tempo risorta,
che ogni sonorità si raccoglie,
si accende ritorna canzone,
musica della speranza,
canto del volere solare.

O sognata, io dispero
di questa immane follia
che sulla terra mareggia
in onde di cieco dolore,
ma nel tuo volto stellare
che palpita al nuovo segreto,
il cuore ritrovo del cosmo,
ritrovo l’«io sono». Mia forma
rinata da tutte le forme
d’amore confuse nel tempo,
tu giungi nell’ora più oscura,
tu giungi nel regno più grigio,
angelo mattutino:
tu nasci in respiro di vette
tra cuspidi tralucenti
d’iridescenze glaciali:
tu voli, carezzi e ridesti
i ritmi del cielo assopito
e nell’anima li ricongiungi
col palpito dell’immenso
nel coro dell’infinito.

Massimo Scaligero

(Dipinto di Sulamith Wülfing)

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