Quello che non sappiamo dei Presidenti che eleggiamo

1
di Seymour Hersh

Note in occasione di un’inaugurazione

Come la maggior parte degli americani, plaudo al recente accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas approvato oggi dal gabinetto di sicurezza israeliano, e sono stato lieto di apprendere che l’amministrazione Trump entrante è stata direttamente coinvolta nel sostegno del team di Biden nel modo più positivo: dicendo al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che un accordo doveva essere fatto.

Non mi piaceva molto la politica estera dell’amministrazione Biden e mi preoccupavo molto, come giornalista e cittadino, di ciò che avrebbe fatto la nuova squadra di Donald Trump. Ma ho imparato molto tempo fa che non si può riconoscere una presidenza dalla sua copertina.

La Marina Militare disegna con orgoglio il suo più nuovo e devastante caccia, il McDonnell F4H Phantom II, davanti all’applaudito Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy mentre passa in rassegna la Parata Inaugurale, a Washington, DC, il 20 gennaio 1961. / Foto di Bettmann via Getty Images.

Alla fine del 1967 ero un giornalista freelance a Washington e totalmente ostile alla guerra americana in corso nel Vietnam del Sud. Fui convinto a unirmi all’allora nascente staff dell’unico membro democratico del Senato, Eugene McCarthy del Minnesota, disposto a sfidare il presidente Lyndon B. Johnson, un collega democratico, allora in corsa per il secondo mandato, che aveva intensificato la guerra ereditata con campagne di bombardamenti di massa. Sarei stato l’addetto stampa e, mentre viaggiavo con il candidato, avrei redatto dichiarazioni politiche giornaliere e lavorato ai discorsi.

ACQUISTALO QUI

McCarthy, membro del Comitato per le Relazioni Estere, era tutt’altro che una stella splendente. Ma, da cattolico devoto, vedeva la guerra del Vietnam in termini morali ed era turbato dalla decisione del Pentagono di abbassare i punteggi minimi accettabili nei test d’intelligenza standard dell’esercito, nel tentativo di arruolare un maggior numero di giovani provenienti dai ghetti e dai barrios d’America, dove le opportunità educative erano minori, come lo sono ancora oggi. McCarthy definì pubblicamente tale azione “cambiare il colore dei cadaveri”. È diventato subito il mio uomo.

A poche settimane dall’inizio del lavoro, ero in viaggio con McCarthy per un tour di raccolta fondi in California e mi ritrovai fuori da una villa di Hollywood dove McCarthy stava facendo una presentazione di donors ai ricchi e famosi. Questi eventi erano sempre noiosi e mi ritrovai a ciondolare fuori dalla villa con alcuni giornalisti locali e nazionali. Uno di questi era Peter Lisagor, all’epoca brillante capo ufficio di Washington del Chicago Daily News. Sospettavo che si fosse unito alla nostra campagna contro la guerra per curiosità, dal momento che le possibilità di costringere Johnson a cambiare la sua politica aggressiva nei confronti del Vietnam sembravano nulle tra gli incessanti bombardamenti statunitensi. Come seppi in seguito, Lisagor era stato uno dei pochi giornalisti invitati a volare nel 1966 sull’Air Force One con il Presidente in uno dei suoi primi viaggi in Vietnam. Il volo fu tenuto segreto fino all’arrivo di Johnson a Saigon.

Lisagor mi raccontò una storia – molto probabilmente per tirarmi su di morale, visto che in quel momento avevamo il 5% dei sondaggi – sul tempo che aveva trascorso nel 1961 ad Harvard e al Massachusetts Institute of Technology. Non ricordo se fosse impegnato in un progetto di giornalismo – era stato Nieman fellow ad Harvard nel 1948 – ma era lì il giorno dell’inaugurazione del 1961, mentre a Washington l’affascinante John F. Kennedy prestava giuramento come presidente dal presidente della Corte Suprema Earl Warren.

ACQUISTALO QUI

Come ha raccontato Lisagor, stava assistendo al giuramento con un gruppo di studenti e membri della facoltà del MIT in una caffetteria dotata di TV, e proprio mentre Warren dichiarava JFK presidente un giovane membro della facoltà di nome Noam Chomsky stupì la piccola folla dicendo, a proposito di Kennedy e dei suoi legami con Harvard:

“E ora inizia il terrore”.

Il punto di Chomsky, come sarebbe diventato chiaro nei suoi scritti successivi, era che la nozione di eccezionalismo americano di Kennedy non avrebbe funzionato in Vietnam.

E non funzionò.

Il punto di vista di Lisagor, come ho capito nel corso degli anni, era che non si può sempre dire quale presidente diventerà un pacificatore e quale un distruttore. Lisagor morì, troppo giovane, a 61 anni, nel 1976.

Joe Biden ha parlato di pace e ha ritirato le forze statunitensi dall’Afghanistan, ma ha contribuito a far entrare l’Europa e l’America in una guerra contro la Russia in Ucraina e ha sostenuto la guerra di Benjamin Netanyahu contro Hamas e, in ultima analisi, contro il popolo palestinese a Gaza.

Donald Trump parla sempre in modo duro, ma una delle sue prime mosse importanti in materia di politica estera dopo la conquista della presidenza è stata quella di ordinare ai suoi assistenti senior di lavorare con i responsabili della politica estera di Biden per porre fine alla guerra a Gaza e salvare migliaia di vite. E ho sentito che sono in corso seri colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina.

Non si sa mai.

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte


Seymour Myron “Sy” Hersh è un giornalista e scrittore statunitense. L’inchiesta che l’ha reso famoso è stata quella con cui svelò la strage di My Lai perpetrata durante la guerra del Vietnam; per essa ricevette il premio Pulitzer nel 1970.
Divenuto, in seguito all’inchiesta su quel fatto, uno dei giornalisti più noti degli Stati Uniti, negli anni successivi è stato autore di numerosi articoli e volumi sui retroscena dell’establishment politico-militare statunitense.
È stato reporter per The New Yorker e Associated Press, per il quale si occupa di temi geopolitici, di sicurezza e militari, in particolare riguardo l’operato dei servizi segreti e di intelligence.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Facebook
Pinterest
Twitter
Email
Telegram
WhatsApp

Ti potrebbero interessare:

it_IT

Accedi al sito

accesso già effettuato