Per una nuova psicoterapia

PER UNA NUOVA PSICOTERAPIA4

Il mondo non sta cambiando… Il mondo è già cambiato e, con esso, buona parte dell’umanità.

Tutta quella umanità che non ha saputo o potuto fronteggiare le menzogne imperanti, le dissonanze cognitive orchestrate ad arte, il terrore e il panico evocato ad ogni piè sospinto dal Grande Illusionista che sulla scena di questo mondo si sta affacciando. Per impossessarsene.

Ma, d’altra parte, come resistere se l’umanità moderna era già comunque mancante di un parametro di riferimento spirituale così autentico e solido da costituire un centro immobile e imperturbabile all’interno del quale riposare? Come resistere se, di fronte alla relatività di ogni pensiero astratto-dialettico, mancava l’esperienza della fondatezza in sé di quel pensiero che è uno con il mondo e, appunto perciò, è l’unico reale e vivente?

La possibilità di esperire nel proprio Sé tale nuova fondatezza spirituale fu tuttavia offerta, nei primi anni del ‘900, dal movimento antroposofico portato avanti da Rudolf Steiner, il quale non mancò mai di avvertire che se l’umanità non avesse colto l’opportunità che le stava venendo offerta dalla scienza dello spirito, allora non ci sarebbero stati argini al degrado che un materialismo sempre più violento e assoluto avrebbe imposto al mondo.

Gli avvertimenti di Rudolf Steiner non furono accolti e oggi, ovunque si giri lo sguardo, si possono cogliere i segni di una desertificazione dell’anima che non ha precedenti storici.

In un clima culturale di questo tipo sarebbe stato un puro miracolo che la Psicologia Accademica e le varie Psicoterapie potessero conservare una relazione vivente e significativa con quella Psyché (ψυχή) o Anima di cui si dicono testimoni. E anche quelle poche prassi psicoterapiche che, almeno fino a pochi decenni fa, affondavano le loro radici nel ricco tessuto culturale mitteleuropeo (come la Psicologia Analitica di C.G. Jung, la Logoterapia di V. Frankl, la Psicosintesi di R. Assagioli o la Gestalt di M. Wertheimer), ammesso che resistano, lo fanno nel chiuso degli studi privati di quei pochi psicoterapeuti che ancora hanno a cuore l’anima dell’uomo. Dalle università sono state espulse, bandite… sostituite da corsi di neuroscienze, comportamentismo, cognitivismo, teorie e tecniche dei test e, soprattutto, dallo studio accurato del DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) che individuando gli unici e soli comportamenti “sani”, prescrive per tutti gli altri precoci e pesanti trattamenti psichiatrici.

“Pensare – aveva preconizzato Rudolf Steiner – un giorno sarà vietato…” ed esecrabili saranno tutti quei tormenti dell’anima che sono il segno del bisogno innato dell’Uomo di afferrare la propria spiritualità originaria.

In un clima come quello in cui stiamo vivendo, la piccola ma coraggiosa Casa Editrice, la Entheos si offre di dare alla stampa: Per una nuova Psicoterapia – la strada dell’Antroposofia per l’Umano di oggi e del futuro dello psicoterapeuta di formazione junghiana Piero Priorini il quale, discepolo diretto di Massimo Scaligero, per più di 40 anni si è sforzato di fecondare la Psicologia Analitica con la visione scientifico Spirituale propria dell’antroposofia.

Ma se fino a pochi anni fa questa sua proposta poteva essere guardata con benevola indulgenza, come spesso si fa con tutti quei tentativi che vorrebbero aprirsi alla dimensione spirituale, oggi la situazione si è fatta ben più stringente e assoluta. Perché qualunque sia la Psicoterapia che nell’immediato futuro si vorrà professare, se non sarà fondata sui rigorosi presupposti epistemologici e gnoseologici della scienza dello spirito (Filosofia della libertà) e sulla radicale visione della natura spirituale, animica e corporea dell’uomo, allora sarà sbugiardata, ridicolizzata, e spazzata via dalla violenta brutalità del materialismo imperante.

Ancora una volta, non è più tempo di indugiare.
Se non si prenderà posizione ora, adesso, subito… non ci sarà più alcuna possibilità di mostrare all’Umanità il percorso interiore per ritrovare il centro spirituale della propria anima. Se il mondo spirituale non sarà riconosciuto e difeso con tutte le forze che abbiamo oggi a disposizione, dell’anima umana non resterà un bel nulla e il cammino verso il Transumanesimo non troverà più ostacoli.

Occorre reagire ora… adesso!
Senza più inutili tentennamenti o pudibonde fedeltà alle diverse scuole di provenienza. Il testo esoterico: “Psicoterapia” di Massimo Scaligero, anche se di difficilissima penetrazione al pensare ordinario e riflesso dell’uomo contemporaneo, può essere considerato la linea guida unica ed essenziale per qualunque operatore voglia smettere di baloccarsi con intelligenti quanto inutili teorie e sforzarsi di penetrare, invece, nei meandri delle forze fisiche, eteriche ed astrali che governano la nostra vita di creature costrette in un mondo che non ci appartiene. Perché ci era stato raccomandato: “Vivete nel mondo, ma non siate del mondo”… Ma abbiamo dimenticato tale raccomandazione e il mondo, che non è il nostro mondo, ci sta risucchiando. Si sta impossessando della nostra energia vitale lasciandoci vuoti e sterili.

Il saggio che presentiamo contiene una raccolta degli articoli che furono pubblicati dall’inizio del 2015 alla fine del 2020. Questi articoli all’origine non furono scritti per lettori che fossero a digiuno di Antroposofia né per quei giovani psicologi clinici che, incuriositi, avessero voluto accostarsi a una psicoterapia orientata secondo la scienza dello spirito. Piuttosto, nacquero come articoli singoli su tematiche che occasionalmente si offrivano alle riflessioni dell’autore. Il quale, per questi soli motivi, ha sempre dato per scontati i rigorosi principi gnoseologici ed epistemologici su cui la Scienza dello Spirito si fonda. Principi che lui stesso si sforzò di sintetizzare nel saggio giovanile: “La realtà della realtà – tra percezione e concetto”, tuttora acquistabile su Amazon.

Nel corso degli anni la lettura di questi articoli da parte di sconosciuti lettori interessati è sempre stata più che cospicua e non c’erano motivi, perciò, che giustificassero una loro riunificazione.

Tuttavia, la gravità del momento storico, che va di pari passo all’impoverimento culturale e scientifico dei nuovi giovani psicoterapeuti, ha spinto l’autore a raccogliere questi stessi articoli e, dopo averli corretti e arricchiti, ad organizzarli secondo un insieme coerente e ordinato che potesse meritare di essere stampato.

La speranza è che, nel tempo, questo libro possa divenire una provocazione e uno stimolo per chiunque senta di dover rifiutare la visione materialistica propria del pensiero anglo-americano e voglia invece supportare l’uomo moderno contemporaneo nel difficilissimo compito di rintracciare il senso e il significato del proprio esistere nel mondo.

La speranza è che questo libro possa servire ad aprire un “varco” nel velo delle apparenze e a far sperimentare a quante più persone possibili la “Luce che brilla nelle tenebre”.

Piero Priorini

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