Operazione Ursula: licenza di malaffare

Uvdl

C’è qualcosa in questa crociata di Ursula von der Leyen, moglie di un genetista con interessi in Pfizer, che fa riflettere. Torno sul  suo furore iconoclasta (iconoclastia,  vocabolo dotto che oggi viene chiamato preferibilmente cancel culture) contro il Cristianesimo. Vietato dire “Buon Natale”, vietato dare ai nascituri il nome di Maria, Giovanni, Giuseppe, vietato mettere la desinenza “a” per i nomi femminili, e “o” per quelli maschili perché non rispetta il genderismo, del quale lei è fautrice, ecc. E poco importa che il suo progetto sia stato respinto, perché ci riproverà, ci riproveranno.

Fa parte della loro famigerata Agenda. Ma tutto ciò non è, come si vorrebbe far credere, una loro dissennatezza, ma fa parte di un progetto ben strutturato.

Smantellando, già a partire dal linguaggio e dai nomi, la religione cristiana, la von der Leyen si porta avanti su tanti altri temi simili, vanificandoli. Come quelli dell’obiezione di coscienza contro i vaccini composti da feti, già impugnata da molti gruppi cristiani. Non sono pochi i gruppi di obiezione di coscienza che rifiutano di vaccinarsi per le ragioni dei feti  ancora vivi e dei cordoni ombelicali con cui vengono composti molti vaccini. Silvana De Mari, in primis. Viene altresì vanificata anche la strage degli innocenti. Vaccinare nei pressi di Natale, nei giorni di Erode e della Fuga in Egitto? Si può fare, perché per la von der Leyen che ora vuole la vaccinazione obbligatoria per tutti, i giorni della Natività sono giorni come altri. Inoltre, come non vedere nella loro bieca riscrittura, il furto “rovesciato” della Natività quasi a voler far credere ai più gonzi che coi vaccini “si nasce”? E che solo con essi, i pargoli avranno un “nuovo imprimatur”, un nuovo battesimo?   Era capitato anche alla Lorenzin di far credere che i 10 vaccini avrebbero rappresentato  un “nuovo battesimo” per i fanciulli. Rappresenta  un giorno come un altro anche  per il colosso Google che ha messo nel suo doodle natalizio, delle banali e volgari lampadine che penzolano da un filo,  modello Luna Park. Solo al marketing e alla pubblicità martellante e compulsiva è ancora consentito pronunciare la parola Natale. Per ora. Riprenderò il tema controverso dell’obiezione di coscienza già impugnato da molti gruppi religiosi, in apposito post.   Ma ora mentre i cittadini sono frastornati dai confinamenti, dai divieti, dalle misure repressive del Covid, dalle minacce di nuove chiusure e  di nuove siringhe di Terza Dose,  Ursula, si sta attivando per  una nuova operazione: l’esproprio del patrimonio immobiliare degli italiani, famosi nel mondo per essere in possesso all’85% di almeno un immobile, mediante una speciale direttiva “europea”.


Questa  direttiva  UE, attraverso la svalutazione preventiva dei immobili abitativi , è la realizzazione del  programma Grande Reset “Nel 2030, non possiederai nulla e sarai felice”. Parola di Schwab. La piccola proprietà italiana è specificamente colpita, e  forse l’hanno fatto apposta, con il pretesto dell’abusatissimo green e dell’energia. Come fa  notare l’ingegner Fabio Baioni,

“Tutti gli edifici storici sono tagliati fuori perché non puoi mettere il cappotto su facciate in pietra a vista….. e neppure all’interno dove magari ci sono stucchi o affreschi. L’Italia diventerà come le città fantasma abbandonate dai cercatori d’oro”

A  meno che non scoppi la ribellione. Vera. (fonte: Blondet) .  L’ultima che arriva dai palazzi di Bruxelles, si tratta di una proposta di direttiva con cui si intende addirittura vietare la vendita e l’affitto degli immobili che non abbiano determinate caratteristiche dal punto di vista del rendimento energetico. Insomma, un esproprio nemmeno troppo mascherato.

Vladimir Bukovskij già nel 2007 col suo  saggio EURSS (Unione Europea Repubbliche Socialiste Sovietiche) aveva messo in guardia contro la costruzione della Ue,  la quale altro non era che un “avanzo” di Guerra Fredda nonché una propaggine dell’Urss.  Ma i Covidioti sono così terrorizzati dal “virus”, che si lascerebbero portare via anche le mutande. La paura ottunde il cervello, oltre a mangiare l’anima. Tutti i peggiori grigiocrati di Bruxelles alla Monti, non avrebbero potuto partorire  così tante malefatte in tempi così rapidi, usando la semplice leva  (seppur rapace) della Finanza. Ci voleva un acceleratore di marca apocalittica per poter osare tutto ciò.

E questo “acceleratore” si chiama epidemia.

La Finanza, semmai, interviene dopo, a macerie collassate, come uno sciacallo che tutto maciulla e tutto tritura. L’operazione (anzi, le operazioni) Ursula, hanno questo triplice scopo: scristianizzazione, vaccinazione coatta, predazione ed esproprio dei beni. E questa è semplice osservazione della realtà, senza bisogno di  stravaganti complotti.

Servirà a svegliare i più?

Nostra Signora di Loreto

Fonte

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