OMS e Mpox: Azioni urgenti richieste

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di Leonardo Guerra

L’OMS ha dichiarato il 14 Agosto scorso, in modo arbitrario, come il nuovo RSI consente di fare al suo Direttore Generale, un PHEIC (allarme pandemico di preoccupazione internazionale) per l’Mpox. 

Tedros Gebreyesus nei giorni successivi ha presentato un piano internazionale per i prossimi 6 mesi, chiedendo un finanziamento straordinario pari a 135 milioni di USD. 

Un PHEIC per l’OMS rappresenta un notevole incremento del proprio potere sugli stati membri e un aumento dei suoi finanziamenti da gestire in autonomia. Il nuovo RSI, proposto il 1 Giugno2024 e approvato con un colpo di mano, è praticamente la fotocopia del trattato pandemico, bocciato qualche giorno prima nella stessa Assemblea.

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Il CDC Africano, il giorno dopo la PHEIC, si è precipitato a dichiarare un piano per somministrare 10 milioni di dosi di vaccini per la Mpox in Africa. Tutte le PHEIC lanciate dall’OMS promuovono vaccinazioni di massa, favorendo enormi interessi privati (Bill Gates).

La casistica della RdC e dei paesi confinanti, dichiarata nella conferenza stampa e relativa a 14.000 casi e 531 decessi per Mpox non è stata ancora validata da nessun esperto esterno e indipendente dall’OMS. I dati africani lo richiedono da sempre, per la scarsa attendibilità delle loro fonti. Il Centrafrica è, infatti, un’area in grande turbolenza e in guerra costante.

Non risulta che il nostro ISS abbia richiesto le sopracitate verifiche e/o i referti autoptici dei casi a conferma degli stessi. Come ci si può affidare, come paese e cittadini, a personaggi come Tedros Ghebreyesus e all’OMS dopo quello che hanno causato con la loro gestione dell’emergenza Covid-19 e con la vaccinazione di massa, inutile e dannosa? 

Nel frattempo, Bill Gates si è precipitato a dichiarare che finanzierà l’apertura in Africa di uno stabilimento produttivo per vaccini a mRNA per l’Mpox. 

Nel Piano internazionale OMS viene richiesto ai paesi membri l’attuazione di un sistema di Sorveglianza e di “contact tracing” utilizzando la tecnica PRC (Polimerase Chain Reaction), già usata nell’emergenza Covid-19 dove ha generato un’enorme quantità di falsi positivi, quindi caos che ha alimentato la spirale di terrore con i risultati noti (morti evitabili e vaccinazioni obbligatorie con cd vaccini sperimentali).

Il rischio concreto è quello che si ripeta lo stesso schema con l’esplosione artificiosa dei casi, in gran parte falsi positivi, e di panico ingiustificato.

  1. Diagnosi

La PCR, infatti, non è un metodo diagnostico, come dichiarato in più occasioni dal suo inventore il Dr Karry B. Mullis (premio Nobel per la chimica proprio per questo metodo d’analisi). Si tratta, invece, di un metodo analitico che intercetta frammenti di molecole. Non è mai stato progettato per identificare virus e tanto meno per testarli. La PCR proprio per questa ragione si presta ad usi inappropriati e fraudolenti perché puoi trovare qualsiasi cosa tu voglia, basta aumentare le amplificazioni oltre il limite x30. Questo è quello che è successo nell’emergenza Covid-19 arrivando a generare fino al 95% di falsi positivi al virus Sars-CoV-2. L’uso fraudolento di questa tecnica ha creato una nuova categoria di malati: gli asintomatici (falsità). Tant’è che, ex post, il CDC degli USA ha ammesso che soltanto il 6% delle morti Covid era senza comorbidità. 

Sarebbe bene ed urgente che scienziati indipendenti facessero sentire la loro voce in modo deciso al MinSal e all’Istituto Superiore di Sanità.

La diagnosi differenziale rimane la via maestra, perché Mpox è facilmente confondibile, anche per un medico esperto, con l’Herpes Zoster e la malattia autoimmune a blister, entrambi presenti nel documento degli Eventi Avversi di particolare interesse di Comirnaty (Pfizer), fatto rilasciare da un tribunale (documento che l’Azienda aveva già concordato con il governo USA di pubblicare solo dopo 72 anni). Autorevoli scienziati, clinici italiani e stranieri lo confermano, fra questi: Dr Giuseppe Barbaro, Dr Poornima Wagh e Dr Wolfgang Wodarg. 

Per chi ha la possibilità, può ricorrere direttamente alla sierologia virale e/o ad un pannello linfocitario.

Dev’essere, inoltre, chiaro che la responsabilità è in capo al medico per evitare che la pressione politica, un altro scudo penale, facciano, ancora una volta, prendere loro scorciatoie pericolose come successo con la Covid-19. 

Le persone iniettate con i cd vaccini Covid nel mondo ammontano a più di 5 miliardi. 

Il sistema immunitario delle popolazioni è cambiato con fenomeni persistenti e stabili di disregolazione e di immunodeficienza acquisita da vaccino. È, pertanto, cambiata, nell’ecosistema microbiologico, inevitabilmente la relazione fra ospite e patogeno, regolata dal sistema immunitario favorendo l’instaurazione di un nuovo equilibrio che vede l’aumento della pressione dei patogeni e l’insorgenza di molte malattie, non solo virali opportunistiche quali l’Herpes Zoster o autoimmuni, ma anche di tumori e tumori turbo in fasce di popolazione che fino al 2019 erano praticamente esenti da questo problema. Non risulta così improbabile che si possano avere ulteriori focolai di Herpes Zoster e di malattia autoimmune a blister nei paesi a maggior tasso di vaccinazione covid, fra cui l’Italia.

 

L’Herpes Zoster è, quindi, uno dei tanti effetti collaterali della vaccinazione di massa.  Tutti i malati oncologici e con malattie croniche in ematologia, gastroenterologia, reumatologia, dermatologia sono stati vaccinati con almeno 3 dosi di vaccino Covid e ricevono regolarmente trattamenti immunodepressivi. Nei dati di EudraVigilance (sistema passivo di farmacovigilanza Europeo), dove Comirnaty di Pfizer ha un PRR superiore a 2 per l’Herpes Zoster, quindi è un segnale di sicurezza confermato, con circa 19.000 segnalazioni spontanee di cittadini che andrebbero moltiplicati almeno per x100 per cercare di avvicinarsi alla dimensione reale del problema. Ed è solo uno, anche se il principale, dei 4 vaccini utilizzati.

  1. Uno sguardo nel mondo

La Cina ha fatto immediatamente sua la richiesta dell’OMS dichiarando che a partire dal prossimo mese di settembre sottoporrà a screening con PCR persone e merci in entrata. Questo è un elemento di preoccupazione, perché è probabile, che l’”ambaradan” dei tamponi e della casistica fatta di falsi positivi riparta proprio dal solito paese, innescando poi gli altri paesi “follower”.

La Nuova Zelanda ha pubblicato a luglio 2024 il nuovo Piano Pandemico attribuendo, in forza di leggi speciali, autorità al personale medico per forzare (obbligo) le vaccinazioni agli esitanti.

  1. Cosa potrà succedere? 

Se OMS ha dichiarato un’emergenza, allora spingerà sicuramente per far ripartire le solite misure sanitarie (ha già ventilato la possibilità dei lockdown) e la vaccinazione, non solo per le sottopopolazioni a rischio, negli stati membri con i vaccini: JYNNEOS di Bavarian Nordic e ACAM2000 di Emergent Bio Solutions, aziende a capitale americano. Vaccini autorizzati in emergenza, quindi, sperimentali (non si sa nulla della loro sicurezza ed efficacia) e aspecifici perché utilizzano un virus del vaiolo umano, attenuato, con tutti i rischi che questo comporta. Inoltre, questi vaccini sono caratterizzati da seri eventi avversi cardiaci. 

Se questo si realizzasse di nuovo sarebbe come “buttare ulteriore benzina sul fuoco sul sistema immunitario già debilitato”, producendo ulteriori danni progressivi.

 


Leonardo Guerra, laurea in biologia molecolare con tesi sperimentale sul mRNA nel 1982 c/o UNIFE.
Ho ricoperto ruoli dirigenziali in Ricerca e Sviluppo (area Anti-Infettivi), nel settore dei Rapporti Istituzionali di primarie Multinazionali farmaceutiche fino a Giugno 2020.
Co-Fondatore di una Start Up Biotech (RARESPLICE srl) per la cura di malattie genetiche rare.

Da Luglio 2020, opero come Consulente free-lance.
Da Dicembre 2022, sono vice coordinatore per la Regione Veneto dell’Associazione ContiamoCi. Canale Telegram : Leonardo Guerra

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