Prove tecniche di guerra di tutti contro tutti

Nel più classico schema del ‘problema, reazione, soluzione’ utilizzato per il controllo delle masse…

…oggi a Londra l’ennesimo autoveicolo si è schiantato sulla gente, causando un morto e 8 feriti.

Questa volta però non è Daesh – o Isis – ad aver ispirato l’autore del gesto ma apparentemente un uomo mosso da odio e spirito di vendetta nei confronti dei musulmani.

Una marionetta, insomma, manovrata da chi ha pazientemente e scrupolosamente, per anni, seminato l’odio etnico e religioso a suon di proclami, attentati, insinuazioni, propaganda.

Il famoso ‘scontro di civiltà’ che altro intento non ha se non quello di ferire profondamente il tessuto morale dell’umanità e preparare quella ‘guerra di tutti contro tutti’ che, se l’umanità non sarà in grado di superare rapidamente materialismo ed edonismo sfrenati, avverrà anzitempo.

“Già alla fine del secolo XX – così Rudolf Steiner – noi ci troveremo di fronte alla guerra di tutti contro tutti! Gli uomini potranno fare tutti i bei discorsi che vorranno, potranno aver fatto tutti i possibili progressi scientifici, avranno di fronte a sé questa guerra di tutti contro tutti. Assisteremo allo sviluppo di un’umanità che tanto più si riempirà la bocca di questioni sociali tanto meno avrà un minimo ‘istinto sociale'” .

L’identificazione del ‘male’ nell’altro, nel diverso, nello straniero è stato nei millenni il motore di ogni guerra e di ogni catastrofe umane; un tempo la propaganda aveva facile gioco delle masse ignoranti e senza informazioni alternative a quelle delle classi dominanti. Oggi, evidentemente, la situazione è cambiata e non è così semplice ingannare e manovrare con semplici proclami retorici.
Si è così resa necessaria una strategia molto più complessa ed articolata – ne abbiamo avuto ampie dimostrazioni anche in Italia con la ‘strategia della tensione’ e con la più recente ‘stagione degli attentati’ degli anni 1992-3 –  che purtroppo riesce spesso a bypassare le residue resistenze logiche e morali anche nelle persone più evolute all’interno di popolazioni, che vengono, comunque, intenzionalmente e sapientemente indebolite e messe alla prova dalle crisi economiche e sociali, dalle conseguenze dei flussi migratori, dall’ansia e dalla paura seminate ad arte dai media e dai governi.

A quanto pare le élite non hanno apprezzato Brexit e il Regno Unito sembra avviato a diventare un test per i primi esperimenti della ‘guerra di tutti contro tutti’.

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