Una miserevole caduta di stile quella di Obama che, ormai a tre settimane dallo sfratto…

dalla Casa Bianca espelle 35 diplomatici russi per ritorsione per un presunto hackeraggio russo nelle presidenziali USA, di cui, peraltro, non viene presentata nessuna prova consistente.
Certo, non gli è stato facile digerire la pace in Siria raggiunta a solo pochi mesi dall’inizio dell’intervento russo mentre lui – il Nobel per la pace – non ha fatto altro che seminare guerre e rivoluzioni colorate nei suoi otto anni a Washington…

Ma Putin non si fa coinvolgere nel gioco al massacro di Obama e la sua risposta è inversamente proporzionale alla rabbiosa insipienza del presidente americano uscente: “Riservandoci il diritto di varare misure di risposta, non scenderemo al livello di irresponsabile ‘diplomazia da pollaio‘”.
Non solo non attua misure di reciprocità, espellendo diplomatici americani, ma fa addirittura gli auguri di fine anno a Obama, invitando anche i figli dei diplomatici Usa ad assistere alla tradizionale festa di Capodanno al Cremlino: “È deplorevole che l’amministrazione Obama stia chiudendo il proprio mandato in questo modo. Nonostante tutto, porgo i miei auguri per il nuovo anno al Presidente Obama e alla sua famiglia.”.

Un capolavoro assoluto di intelligenza.

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