L’Ultimo Papa?

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Con la morte di Papa Ratzinger scompare la Chiesa Cattolica contraria alla globalizzazione. 

Annus Domini MMXXIII, 5 Gennaio, data che passerà alla storia. Il Mondo ha detto addio ad una grande persona, Joseph Aloisius Ratzinger, ultimo Papa della Chiesa Cattolica così come intesa a decorrere dal Grande Scisma del 1054, che portò alla divisione del cristianesimo in Chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa, composta da chiese autocefale con punto di riferimento il Patriarca di Costantinopoli e la Chiesa Cattolica Apostolica Romana che fa capo al Vescovo di Roma.              

Infatti la stragrande maggioranza dei Cardinali è stata nominata da Bergoglio, selezionati in base alla loro adesione al progetto globalista, pertanto quando sarà il momento, affideranno il Vaticano ad una persona a loro immagine e somiglianza, ovvero d’ideologia globalista. Ma non tutti i porporati sono uguali. In qualità di fiduciario di Papa Woytila, il Cardinale Ratzinger espresse contrarietà alla globalizzazione deregolamentata, legge della giungla, comanda il più forte a discapito del più debole. Infatti nel 2000 curò la prefazione del saggio di Mons. Michel Schooyans dal titolo eloquente: ”Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità” che lanciava bordate alle Istituzioni internazionali: OMS, Banca Mondiale, UNICEF ed ONU.
Questo cinque anni prima di esser nominato Vescovo di Roma, dopodiché coerentemente proseguì sul medesimo solco.

E fu proprio ciò a renderlo un ostacolo da eliminare, agli occhi delle élite della finanza mondiale, in sintonia con il Gruppo di San Gallo, capitanato dal Cardinale belga Godfried Danneels, che dichiarò di aver contribuito a far dimettere Papa Ratzinger per sostituirlo con Bergoglio.

 

A suo tempo, a causare il Grande Scisma, conosciuto nel mondo cattolico romano come Scisma d’Oriente e dagli Ortodossi come Scisma dei Latini, furono contrasti sia ideologici-spirituali che materiali, la gestione dei beni ecclesiastici, con tutto che gravitava attorno a Roma, dunque assai macchinoso e con problematiche nella gestione delle diatribe minori, I dissidi che portarono alla divisione durarono decenni, ora tutto accelerato dalla modernità, con le Bolle Papali che non viaggiano più a dorso di cavallo bensì on line. 

Il 31 Dicembre 2022, data della scomparsa del Santo Padre è l’epilogo terreno, corporeo di quanto iniziato il 13 Febbraio 2013, con l’annuncio, fulmine a cielo sereno, di lasciare il Trono di Pietro. Ufficialmente per motivi di salute. Ma la realtà, ben diversa, iniziò ad affiorare solo in seguito, gradualmente, infatti sempre più chiaro che dovette rinunciare perché ostacolato proprio da chi avrebbe dovuto assisterlo: in termini secolari, politici, avulsi da qualsiasi spiritualità, Ratzinger dapprima boicottato e poi vittima di golpe bianco. 

Pesanti accuse di Padre Georg, uomo di fiducia di Ratzinger

Oggi come ieri, impossibile evitare lo scisma, ormai solo da ratificare, finora posticipato dalla fronda del clero fedele al Papa tedesco, che nessuno avrebbe voluto addolorare. Ma ad esequie celebrate del Papa che prima di tanti aveva intuito il problema costituito dal globalismo, il suo uomo di fiducia, l’Arcivescovo austriaco Georg Ganswein, ha iniziato a lanciare accuse, ogni giorno una nuova, tutte fondate e pesanti, definite veleno dagli spudorati Media allineati. In Vaticano avrà effetto tellurico l’imminente uscita del suo libro Nient’altro che la Verità”.

Dapprima sostenne  di essere rimasto scioccato dalla decisione di Bergoglio di depotenziarlo, rendendolo  un “prefetto dimezzato”. Padre Georg: «Scioccato quando papa Francesco mi congedò. Mi ha reso un prefetto dimezzato» (ilmessaggero.it). Ovviamente quello dei bergogliani o meglio, a detta dei suoi detrattori, della Mafia di San Gallo che lo manovra, era un attacco, seppur indiretto, a Ratzinger.

Poi gli ha imputato, senza mezzi termini, di aver profondamente addolorato il Papa abolendo la Messa in latino, a decorrere dal 16 luglio 2021, con la pubblicazione della Lettera Apostolica Traditionis custodes motu proprio di Bergoglio che in sostanza annulla la libertà di scelta introdotta da Ratzinger il 7 Luglio 2007 con la Lettera Apostolica Summorum Pontificum. 

La questione della lingua liturgica non è irrilevante, solo questione di forma, come può apparire. Oltretutto non è questione vissuta solo in ambito cattolico, infatti anche l’Islam affronta il medesimo dilemma. E’ problema che non tange la  Chiesa ortodossa, autocefala. Infatti il cattolicesimo è intrinsecamente imperniato sulla lingua latina ed abolirla equivale a sradicarne la  natura. Il giorno dell’Epifania, altra accusa:

Sulla questione gender Francesco non ascoltò Ratzinger che gli scrisse asserendo che serviva una resistenza forte e pubblica

a cui l’interessato replicò “Silenzio ed umiltà, non credete a false notizie”.  

 

Vladimir Luxuria critic* verso Ratzinger ma elogi per Bergoglio

A dirimere la querelle a favore di Bergoglio è stat* Vladimiro Guadagno – in arte Vladimir Luxuria – che come in precedenza, ribadì a Ratzinger accuse di chiusura al mondo LGBT ed elogi allo stesso Bergoglio per le sue aperture:

“Scompare un uomo importante, un punto di riferimento per il mondo cattolico, mi dispiace per la perdita della persona e della sofferenza, però non posso essere ipocrita da tacere i grandi contrasti che ha avuto la comunità Lgbt con il suo pontificato, contrasti che si sono affievoliti con Papa Francesco”.

Morte Ratzinger, Luxuria:

“Mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non dimentico alcune dichiarazioni” (notizie.it)

Papa Benedetto dispose nel testamento di non volere Biden al proprio funerale

Media che prestarono attenzione alle parole di Vladimir Luxuria ma non al testamento di Ratzinger che al suo funerale in rappresentanza degli USA, non volle il presidente Joe Biden ma l’ambasciatore in Vaticano, Joe Donnelly. 

Decisione di marcato peso, pertanto ignorata dai Media globalisti asserviti a George Soros, sponsor dell’elezione di Biden nonché finanziatore da anni dei gesuiti, ed ora della Chiesa bergogliana. Infatti lo speculatore americano d’origine ungherese può controllare, direttamente o meno, 253 networks mediatici. PropagandaPowerhouse_Part1_FINAL.pdf-1670340182273.pdf (mrc.org)     

In Italia il più grosso network mediatico è il gruppo GEDI, presidente John Elkann, tramite aziende controllate pubblica  La RepubblicaLa StampaIl Secolo XIX ed altri quotidiani locali, oltre a gestire tre canali radio: Radio DeejayRadio Capital e Radio m2o. Infine  Deejay TV ed i nuovi Media tramite “Gedi Digital”. 

Ratzinger fin da Cardinale preoccupato per la globalizzazione 

Da una parte la Chiesa globalista che ha portato ai vertici del Vaticano l’ argentino Josè Mario Bergoglio, dall’altra la Chiesa antiglobalista che pare esser uscita soccombente dal conflitto. Sbaglia grossolanamente chi considera l’antiglobalismo fantasia da cospirazionisti, magari laici ed  anticlericali dopo libagioni accompagnate da smodato uso di canne od alcolici. 

Infatti a denunciarla, già nel 2000 Mons. Michel Schooyans nel saggio Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità. Pesanti gli attacchi ad organismi internazionali quali OMS, Banca Mondiale, UNICEF, Fondo Nazioni Unite per la popolazione ed altri. Prefazione dell’allora cardinale tedesco Joseph Ratzinger, il quale, nominato Papa, coerentemente proseguì il percorso delle accuse alla globalizzazione, come attestano Angelus del 06.01.08 e successivi discorsi.  

Senza enfasi ma con parole chiare, in diverse occasioni espresse contrarietà alla globalizzazione sregolata, una moderna giungla dove vige la legge del più forte, imperniata sullo sfruttare l’Uomo e le risorse naturali. Criticò anche un dogma del globalismo: lo spostare masse umane, lo sradicamento dei popoli dalla loro terra d’origine e dalla loro cultura, che li rende apolidi, acefali, disorientati e manovrabili, così ne conseguono persone deboli, manovalanza low cost che riduce i costi di produzione. I suoi moniti circa supremazia economica e sfruttamento risorse naturali ed umane furono profetici, frutto di mente lucida, capacità di leggere gli eventi con largo anticipo.  

6 gennaio 2008: Solennità dell’Epifania del Signore | Benedetto XVI (vatican.va)

«Non si può sostenere che la globalizzazione sia sinonimo di ordine mondiale, tutt’altro, i conflitti per la supremazia economica e l’accaparramento delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di costruire un mondo giusto e solidale». 

Il Papa contro la globalizzazione Corriere della Sera

Nell’Ottobre 2012 messaggio di rilievo durante la 99ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ribadito nel corso di un Angelus di metà Gennaio 2013

“Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra” 

ribadendo le parole di Papa Wojtyla. Ed ancora:

“Diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione”  

Messaggio per la 99ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2013 (12 ottobre 2012) | Benedetto XVI (vatican.va)

Bergoglio scelse come consigliere il Cardinale Maradiaga legato a Soros

Notare le tempistiche: il 13.04.13, due mesi dopo che Bergoglio prese il posto di Papa Ratzinger, si premurò di nominare coordinatore del Consiglio dei cardinali per la revisione della Curia Romana, dunque suo principale consigliere, il Cardinale Honduregno Óscar Rodríguez Maradiaga. Personaggio tanto eclettico quanto discusso. 

                  

Nel 2015, tramite lui, come da video, OSF (Open Society Foundation)  Casa Madre della Piovra Soros,  donò  650.000 per influenzare i concetti espressi da Bergoglio nel corso della visita negli USA del successivo  Settembre. Pesante l’accusa: Bergoglio serve Soros invece di servire Dio

 Bergoglio is serving Soros instead of serving God. – YouTube 

Nel 2018, in seguito alla denuncia di Mons.Viganò di copertura degli abusi omosessuali commessi dal cardinale McCarrik, lo difese, reputando la sua condotta «qualcosa di ordine privato, una faccenda amministrativa». Ecco le virtù del consulente principale di Bergoglio, in carica fino al 29 dicembre 2022, quando compiendo ottant’anni decadde da ogni incarico. 

A Roma, nel 2017 Soros prima da Gentiloni, poi da Bergoglio.

Il 3 Maggio 2017 a Roma, la mattina Soros incontrò il Premier Paolo Gentiloni ed il pomeriggio si recò in Vaticano da Bergoglio. Facile evincere incontro promosso dal Cardinal Maradiaga. Contemporaneamente si tenne in Senato l’audizione del PM catanese Carmelo Zuccaro in merito alle ONG attive nel Mediterraneo.  Guarda caso. Il parlamentare Gennaro Migliore, a suo tempo PD ma ora gravitante attorno a +Europa, partito di Emma Bonino, da trent’anni legata a Soros, in qualità di Sottosegretario alla Giustizia ebbe parole e tono di marcato sprezzo verso Zuccaro. Nel 2016 Migliore, appena nominato Sottosegretario (guarda caso) scelse come Segretaria particolare Costanza Hermanin, dal DNA sorosiano, Microsoft Word – cv_CostanzaHermanin (enzopennetta.it) infatti dal 2009 al 2016 funzionaria OSF presso la sede di Bruxelles, ora facente parte del direttivo di +Europa.      

Che ci fa Soros a Palazzo Chigi da Gentiloni? Giallo intorno alla visita del miliardario che aiuta i migranti. – HuffPost Italia (huffingtonpost.it)

George Soros a Roma con l’allora Premier Gentiloni, il 3 Maggio 2017, giorno in cui si tenne l’audizione del PM Zuccaro in merito alle ONG: il pomeriggio si recò da Bergoglio. A suo tempo notizia riportata dai Media ma poi fatta sparire dai censori del web. 

A riguardo dei legami tra Bergoglio e Soros, già nel 2020 cristallino Marco Tosatti (QUANTO LA CHIESA DI BERGOGLIO AMA LA SOCIETÀ APERTA DI SOROS!) da alcuni reputato il ”ghost writer” di Mons. Carlo Maria Viganò, a suo tempo Nunzio Apostolico negli USA, su nomina di Ratzinger. In seguito Mons. Viganò venne dileggiato dai Media che narrarono in modo appositamente distorto sue vicissitudini familiari, trattamento mediatico che ora presumibilmente toccherà a Padre Georg.

Washington 2013: Mons. Viganò con Obama alla Casa Bianca

* * *

La Chiesa Anglicana ha fatto Bingo!          

        

Il primo religioso non binario della Chiesa anglicana: “A guidarmi è stata la Genesi” – la Repubblica

Nella foto il Reverendo Bingo Allison, 36 anni, nativo dello Yorkshire, responsabile di una Chiesa a Liverpool. Chi è afflitto da conati di vomito può provare con acqua di cottura del riso e limone, prodotto naturale che produce davvero ottimi risultati. 

Dimitri Mauro Mauri 

 


Mauro Mauri, nato nel 1962, brianzolo e vegetariano al 100%, giornalista indipendente.
Dal 1986 mi muovo tra Balcani e Sud Est Asiatico, anche trascorrendoci lunghi periodi. Almeno prima del covid.

 

 


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