Lockdown regionale incostituzionale, lo sancisce un tribunale tedesco

<> on January 16, 2017 in Karlsruhe, Germany.

Catastroficamente sbagliato: una corte tedesca, con una decisione politicamente esplosiva, dichiara il lockdown regionale incostituzionale.

Un tribunale distrettuale tedesco ha dichiarato incostituzionale il lockdown imposto dal governo dello stato centrale della Turingia, la scorsa primavera, in seguito all’ assoluzione di una persona accusata di violazione dello stesso.

Un caso banale di un uomo che viola le rigide regole di blocco tedesche festeggiando un compleanno con i suoi amici è culminato in una decisione che i media tedeschi hanno descritto come “politicamente esplosiva”.
Un tribunale distrettuale della città di Weimar non ha solo assolto l’imputato, ma ha anche affermato che le stesse autorità hanno violato la costituzione tedesca.

La chiusura primaverile della Turingia è stata una “decisione politica catastroficamente sbagliata con conseguenze drammatiche per quasi tutte le aree della vita delle persone”, ha detto la corte, giustificando la sua decisione. Ha condannato in particolare una restrizione che limita le riunioni private ai membri di una famiglia e una persona al di fuori di essa.

È stata questa la norma che un uomo del posto ha violato organizzando una festa alla quale hanno partecipato sette suoi amici. A tal riguardo, il giudice ha affermato che lo stesso governo regionale ha violato la “dignità umana inviolabilmente garantita”, assicurata dall’articolo 1 della legge costituzionale tedesca, in primo luogo imponendo tali restrizioni.



Secondo la corte, il governo non aveva motivi legali sufficienti per imporre le restrizioni poiché non sussisteva in quel momento una “situazione epidemica di importanza nazionale” e il sistema sanitario non correva il rischio di collassare poiché l’Istituto Robert Koch ha ratificato che l’indice di contagio del Covid-19 era sceso al di sotto di 1. Il giudice ha inoltre stabilito che il governo regionale non aveva alcun diritto di introdurre misure di così vasta portata poiché spettava ai legislatori farlo.

Il lockdown imposto in Turingia ha imposto “le restrizioni di diritti fondamentali più complete e di vasta portata nella storia della Repubblica federale”, ha affermato la corte definendo le misure uno “sproporzionato” attacco alle “basi della nostra società”.

La decisione, tuttavia, ha effetto solo su questo caso specifico che ha visto l’imputato assolto dalla necessità di pagare una multa di € 200 ($ 243). Considerando il caso da un più ampio punto di vista, la sentenza non è giuridicamente vincolante, sebbene ogni tribunale tedesco possa emettere un giudizio sulla costituzionalità delle ordinanze emesse da qualsiasi autorità diversa dal Bundestag o dal Landtag (un parlamento regionale).

Tuttavia, la decisione ha suscitato molto scalpore tra alcuni funzionari e organi di stampa locali poiché la Germania ha attualmente in atto un lockdown rigoroso abbastanza simile a quello imposto dal governo federale a novembre e ripetutamente esteso e rafforzato da allora.

Questa settimana, il gabinetto del cancelliere Angela Merkel ha esteso le restrizioni fino a metà febbraio.

L’ufficio del pubblico ministero regionale della Turingia ha già presentato una denuncia contro la sentenza del tribunale emessa mercoledì chiedendo che fosse riesaminata e possibilmente ribaltata con il caso consegnato a un altro giudice. La decisione deve essere “rivista per sviluppare ulteriormente la legge e garantire una giurisdizione unificata” trattandosi di lockdown e della sua violazione, ha detto ai media locali un portavoce della procura, Hannes Gruenseisen.

Il lockdown è stato un argomento controverso in Germania poiché la nazione ha ripetutamente assistito a proteste contro le misure in varie città durante l’autunno e l’inverno 2020. Ad un certo punto, i manifestanti hanno persino paragonato la loro lotta alla resistenza antinazista, scatenando un’aspra contestazione da parte del ministro degli esteri tedesco Heiko Maas.

Traduzione di Mauro Calise

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