Lettera aperta allo Spirito del Popolo italiano

Michelangelo. Firenze Palazzo Pitti
di Guido Grossi
Inviata a:

 

Al Presidente della Repubblica protocollo.centrale@pec.quirinale.it
Al Presidente del Senato amministrazione@pec.senato.it
Al Presidente della Camera dei deputati camera_protcentrale@certcamera.it
Al Presidente del Consiglio dei ministri presidente@pec.governo.it
Al Presidente della Corte costituzionale segreteria.generale@pec.cortecostituzionale.it
Al Consiglio Superiore della magistratura affgen.csm@giustiziacert.it
Al Presidente della Corte dei conti urp@corteconticert.it
Al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro protocollo@postacert.cnel.it
Al Governatore della Banca d’Italia bancaditalia@pec.bancaditalia.it
Ai Presidenti delle Regioni:
Abruzzo presidenza@pec.regione.abruzzo.it
Basilicata presidente.giunta@cert.regione.basilicata.it
Calabria presidente@pec.regione.calabria.it
Campania urp@pec.regione.campania.it
Emilia Romagna segreteriapresidente@postacert.regione.emilia-romagna.it
Friuli Venezia Giulia presidente@regione.fvg.it
Lazio protocollo@pec.regione.lazio.it
Liguria protocollo@pec.regione.liguria.it
Lombardia presidenza@pec.regione.lombardia.it
Marche protocollo@pec.regione.marche.it
Molise protocollo@pec.regione.molise.it
Piemonte protocollo@pec.regione.piemonte.it
Puglia capogabinetto.presidente.regione@pec.rupar.puglia.it
Sardegna presidenza@pec.regione.sardegna.it
Sicilia presidente@certmail.regione.sicilia.it
Toscana regionetoscana@postacert.toscana.it
Trentino Alto Adige consiglio@pec.consiglio.regione.taa.it
Umbria regione.giunta@postacert.umbria.it
Valle d’Aosta gabinetto_presidenza@pec.regione.vda.it
Veneto protocollo.generale@pec.regione.veneto.it

Ai Sindaci anci@pec.anci.it
Ad ogni altro membro della classe politica che pensa di rappresentarmi
Alla Rai raicom@postacertificata.rai.it
A Sky skytg24.redazione@skytv.it
A Mediaset redazione.tg5@mediaset.it
A La Sette segreteria@lasette.it skytg24.redazione@skytv.it
A La Repubblica rubrica.lettere@repubblica.it
Al Corriere della Sera lettere@corriere.it
Al Sole Ventiquattrore letterealsole@ilsole24ore.com
Alla Stampa lettere@lastampa.it

A Byoblu virginia.camerieri@byoblu.com

Alla Case del Sole info@casadelsole.tv

A La Verità redazione@laverita.info
Al Foglio lettere@ilfoglio.it
Al Fatto Quotidiano redazioneweb@ilfattoquotidiano.it

Allo Spirito del Popolo italiano etere@pec.it

Con preghiera di inoltro ai vostri colleghi, fratelli e sorelle.

 

Cari tutti,

è il Sovrano che vi scrive e, scrivendo, riflette.
L’Italia ha profondamente bisogno di un nostro reciproco impegno volto a ricostruire un dialogo aperto e sincero. Il mondo intero lo aspetta e ne trarrebbe immenso beneficio. I Mondi Superiori lo vogliono.
Vi pongo quattro domande, serissime, per sollecitare l’attenzione generale su aspetti di importanza cruciale. La Coscienza del popolo italiano è infatti a un bivio: o inizia ora con uno scatto di reni a risalire, assumendosi la piena responsabilità che il pianeta intero ci attribuisce nel ruolo storico di mediatori, portatori di umanità e cultura, oppure sprofonderà irrimediabilmente negli abissi della vergogna e dell’oblio.
Scrivo anche a me stesso, per destarmi nella triste constatazione di quanto sia diventato arduo aspettarsi qualcosa di buono dalle persone che occupano le Istituzioni. Non ve ne faccio una colpa perché le “Entità istituzionali” di cui siete parte vivono ormai di vita propria e fagocitano le vostre volontà, aiutate potentemente da un sistema mediatico non più libero, abilissimo ad incantare. Meccanismi potenti, al di sopra delle nazioni, condizionano oramai irrimediabilmente le istituzioni, tutte.
Dovremmo reinventarle, perché queste che abbiamo non sono all’altezza dei tempi critici che stiamo vivendo.
Faccio comunque appello alla Vostra Coscienza, pur consapevole dello sforzo titanico necessario non tanto a risvegliarla, quanto a riuscire, una volta attivata, ad ascoltarla e a rimanere dove siete.
C’è sempre una scelta.
Ognuno ha una scelta.
Vi invito caldamente ad ascoltarla, comunque.
Ad ogni modo, sto anche maturando una consapevolezza importante: in certi momenti della Storia, quando i riferimenti e le regole saltano, è solo il Sovrano che ha la possibilità e il dovere, etico e sacro, di prendere nelle sue mani il destino di una nazione. Si scuota dunque la Coscienza del Sovrano che è in ognuno di noi, si desti dal sonno della ragione e dalla rete di menzogne e illusioni in cui è caduta da troppo tempo, ascolti le domande, ci si immerga con coraggio e rifletta su di esse. Con profondità.

Il Sovrano con la famiglia

 

Domanda numero uno

Ma davvero volete trascinare il Paese in una Guerra senza speranza?
Senza neanche il pudore di dichiararlo!
Peraltro, contro una nazione che ci adorerebbe, per tradizione e vicinanza culturale vecchia di secoli, ma che, ciò nonostante, sarebbe costretta a malincuore a ripulire con bombe atomiche il nostro territorio disseminato di basi militari NATO, zeppe di armi nucleari. Armi USA, di un paese che non ci pensa neanche ad esporsi in prima persona, perché riesce a mandare avanti noi europei, agnelli sacrificali obbedienti, stupidi e ciechi.
Coperte da segreto, le armi nucleari americane in Italia: non so dire se ufficialmente ci siano o meno. Qualcuno di voi, gentilmente, può condividere un’informazione conclusiva a riguardo?
Che senso ha nascondersi dietro il segreto di Pulcinella (come, ad esempio, le clausole del Trattato di Parigi) o dietro l’illusione che mandare armi in Ucraina non sia già di per sé un atto di guerra; o ancora dietro l’evidente menzogna che la Russia non reagirà in maniera asimmetrica (esattamente come ha più volte avvertito) se spedirete a Kiev missili in grado di colpire il territorio russo.
Segreti, illusioni e menzogne non ci salveranno quando i missili ipersonici russi, che nessun sistema di difesa al mondo è in grado di intercettare e fermare, consegneranno al suolo italico il loro carico di morte.
Com’è possibile che non avvertiate più nei vostri cuori il tabù della guerra? È dunque così corta la memoria di un popolo?
L’Italia “ripudia la Guerra”! Permettetemi di riportare alla vostra memoria distratta l’articolo 11 della Costituzione, sulla quale avete pure giurato, lo ricordate?
Noi Italiani ci siamo solennemente impegnati a “ripudiare la guerra”. Concetto cristallino, forte, inequivocabile. Siete forse spergiuri, o solo tremendamente confusi?
È stupefacente osservare quanto facilmente riusciate a ignorare nei fatti la nostra Legge Fondamentale; il Patto Sociale sul quale dovrebbe poggiare ogni azione della nostra comunità nazionale.
Ancor più, il semplice buon senso! L’Amor di Pace! Non avvertite neanche un briciolo di Responsabilità nei confronti delle generazioni a venire?
Come potete convivere con la consapevolezza che le nostre armi e il supporto che offrite a Nethanyahu vengono usate per uccidere senza pietà, da quasi un interminabile anno, migliaia, e migliaia, e ancora migliaia di bambini e donne innocenti?
Cosa siete diventati? Quali demoni vi posseggono da rendervi così ciechi e insensibili?
Popolo italiano, Tu, Sovrano, Tu che certamente non condividi queste scelte scellerate, ricorda l’impegno e rifiutati di obbedire, qualora dovessi essere chiamato, ingiustamente, a combattere – in qualsiasi forma – una guerra non Tua. Non diventare mai complice.
Forse, e dico forse, per l’immediato futuro scamperemo il pericolo, ma solo grazie a particolari coincidenze della storia che sembra richiedano un aggiustamento nei piani delle oligarchie che governano il mondo.
Ma è proprio questo dipendere da volontà (e capricci) altrui che ci squalifica, ci mortifica e ci lascia in definitiva in balia degli eventi. Di certo, poco propizi.

 

Domanda numero due

Ha ancora senso fare riferimento alla Costituzione della Repubblica italiana, oppure sarebbe meglio, per pulizia mentale, dichiararla morta e sepolta?

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Vi prego, non fate finta di scandalizzarvi! È sufficiente un briciolo di conoscenza dei principi giuridici, della realtà politica e un’ombra di onestà intellettuale per prendere atto, con infinita tristezza, che nessuno, dico nessuno, dei suoi Principi Fondamentali è minimamente rispettato. Leggeteli, e constate di persona.
E quando i Principi e le Fondamenta sono ammalorati, è inevitabile che tutto il castello di carta di infinite leggi illeggibili e di altrettanti regolamenti indecifrabili perda sistematicamente ogni pretesa di “legittimità”. Leggi illegittime, illeggibili, che però voi sfornate e firmate con sconcertante assiduità, senza batter ciglio. Ah! Fosse obbligatorio per tutti un corso approfondito di studi giuridici!
Lo sappiamo, e facciamo finta di nulla. Conviviamo con l’assurdo, rispettando forme esteriori (quando e se le rispettiamo), tipo elezioni, votazioni, promulgazioni, nomine, giudizi, condanne, persecuzioni, e però ignoriamo bellamente la sostanza che grida vendetta al cospetto… della Coscienza assopita.
La Costituzione è morta. Lo annuncio con dolore, io, proprio io, Popolo Sovrano, che ne dovrei essere il massimo beneficiario. Prendetene atto, vi prego, voi che sedete nelle istituzioni e domandatevi, in cuor vostro, quale sia il senso del vostro essere istituzionale.
Se legittimo o illegittimo.
Quale è il senso del vostro giuramento su una Costituzione i cui principi sono ignorati, calpestati e offesi da ognuno degli atti che concepite e firmate? Eppure, senza quel giuramento non occupereste quelle comode poltrone.
Ma Tu, Sovrano, ricorda: i Princìpi vengono prima di ogni altra norma: rispettali. Pace, Verità, Giustizia, Libertà, Responsabilità, Amore. Rispetta quelli, e sarai in pace con Te stesso, perché sono scritti nei cuori di ognuno di noi, prima ancora che nelle Costituzioni!

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Domanda numero tre
Perché fate finta che i soldi siano finiti?
Fingete ancora di non sapere che la Banca Centrale europea può creare – e crea! – soldi dal nulla, senza costi e senza limiti fisici.
Per norma dei trattati la BCE ha il divieto – stupido e ingiustificabile – perfino di prestare soldi a Stati ed enti pubblici, ma inonda sfacciatamente e dannosamente, con migliaia e migliaia di miliardi, un sistema finanziario internazionale parassita, immorale, insostenibile, che va ben oltre i confini dell’Unione europea e sta decidendo di sacrificarlo sano, sano, questo continente vecchio e rimbambito, sull’altare del suo folle epilogo.
Imponete rigore agli Stati con regole bizantine quali i parametri di Maastricht, prive di ogni logica economica e di buon senso, danneggiando enormemente il benessere delle popolazioni e l’economia reale, e con altra mano tollerate il gonfiarsi della bolla speculativa più grande della storia dell’umanità, che mentre fagocita risorse infinite da tutta la Terra, distribuisce prebende e potere a pochissime persone al mondo, che non esitano a usarlo contro di noi.
Quale è il senso di tutto questo?
Le vostre scelte sono oramai immensamente al di fuori di ogni pretesa di legittimità; offendono il senso dello Stato e della comunità; hanno perso il senso del reale.
Non vedete, infatti, che tutto sta crollando?
L’impero sta crollando: si odono scricchiolii sinistri mescolati al rombo dei cannoni.
A chi state obbedendo ciecamente e ingenuamente? In cosa sperate?
Noi italiani siamo un popolo laborioso, creativo e parsimonioso. Riposiamo su un materasso di ricchezza accumulata nei secoli che il mondo ci invidia (e ha deciso di impossessarsene) eppure, ci comportiamo da straccioni.
Non ha senso finanziare il debito pubblico ricorrendo alla speculazione internazionale, il cui fine, chiarissimo, è quello di impossessarsi delle nostre ricchezze. Infinitamente più utile e semplice sarebbe un semplicissimo accordo con me, Popolo Sovrano, possessore di una ricchezza finanziaria superiore ai cinquemila miliardi e quindi più che sufficiente a far sparire ogni spread, l’intero debito pubblico, se proprio lo volessimo, e ne avanzerebbe per sbriciolare ogni ombra di disoccupazione, precariato, povertà e qualsiasi altro problema economico si possa immaginare.
Non serve una laurea in economia e finanza. Basta aprire gli occhi.
Le vostre scelte offendono l’intelligenza del Sovrano.
Ma davvero pensate che la narrazione mediatica, avvelenata da conflitti d’interesse insanabili, controllata da interessi in contrasto con i nostri, possa fare da foglia di fico davanti a tanta sciocchezza?
In cuor suo, ognuno sa.
Tu, dico Tu, Sovrano, prendi piuttosto in mano la Tua vita e ricorda: prima che te li portino via, puoi scegliere di usare i tuoi risparmi in maniera infinitamente più intelligente di quanto non possano e non vogliano fare i mille servi sciocchi del sistema ai quali, in maniera incosciente, li stai ancora affidando. Smettila di lamentarti e spendili. Sogna, e investi nei tuoi sogni.
Progetta, e finanzia i tuoi progetti! Guardati intorno e sostieni i progetti dei tuoi fratelli se ne condividi il senso ed il sogno, e scoprirai che tutti gli apparenti problemi che Ti angosciano si scioglieranno come neve al sole.
Crediamo erroneamente che quei problemi siano causati solo dalla politica e che solo la politica possa quindi porvi rimedio. Ci lamentiamo dei politici ma non vediamo la nostra complicità! In realtà, siamo Noi stessi che li stiamo gonfiando a dismisura con la nostra paura, con l’indebita attenzione a cose che non meritano attenzione, con inutili lamentele e pericolose illusioni.
Svegliamoci e ricordiamo che la nostra Sovranità ci appartiene solo se e quando scegliamo di esercitarla, assumendoci piena responsabilità delle mille scelte quotidiane.

Ritratto del Sovrano

Domanda delle domande

Se voi che occupate le più alte cariche dello Stato calpestate nei fatti la Costituzione su cui avete giurato; se sistematicamente ignorate i principi più sacri ed elementari dell’ordinamento giuridico, nazionale ed internazionale; perché allora Noi Popolo, vero ed unico Sovrano, dovremmo invece obbedire alle vostre leggi secondarie, divenute oramai illeggibili, ingiuste e illegittime?
C’è sempre una scelta.
Voi avete una scelta.
Noi abbiamo una scelta.
Per amore di questo Paese; con gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto dal Cielo e che stiamo invece calpestando; per la gioia del mondo intero che vuole rinascere e anela a un buon esempio; per la gloria dei Mondi Superiori in questo tempo di rivelazione, non sarebbe forse magnifico tornare a collaborare?
O dobbiamo prendere strade diverse?
È tempo di scelte.

 

 

Firmato,
anche in nome e per conto delle moltitudini di italiani di cui interpreto dubbi e preoccupazioni crescenti; che hanno infinita difficoltà a trovare canali di comunicazione con tutti voi, proprio ora che ce ne sarebbe immenso bisogno; che osservano sgomenti lo sgretolarsi del tessuto istituzionale contemporaneamente allo stravolgersi delle relazioni internazionali; che stanno scoprendo con disincanto quanto illusoria possa essere la democrazia.
Ma, in fondo, anche in nome vostro, di voi che sedete nelle Istituzioni, per non dimenticare che siete Popolo prima di essere rappresentanti, e che dunque condividiamo lo stesso destino.
Il Cielo infonda in tutti noi una sacra voglia di riscatto, per scegliere di esercitare ora la Sovranità che ci appartiene, e ci dia la forza di farlo con pazienza, amore e senso pieno di responsabilità che i Tempi richiedono.

Fonte

Nell’immagine di copertina: Michelangelo. Illustra la costruzione delle mura per difendere la città. Firenze Palazzo Pitti

 


Esperto di finanza, studioso, curioso di tutto, divulgatore. Dal 1981 in Banca Nazionale del Lavoro fino a dirigente responsabile della struttura centrale dei Mercati Finanziari. Ne esco nel 2007 in maniera turbolenta e denunciando alle massime autorità, inascoltato, l’abuso da parte delle banche sugli strumenti derivati.
Due anni di isolamento in campagna, l’avvio di un’attività agrituristica nella magica Umbria durata fino al 2016, incontri fecondi e svariate letture mi hanno restituito una dimensione dimenticata. Presidente di Sovranità Popolare Aps, società editrice dell’omonima rivista indipendente (https://www.sovranitapopolare.org). Coautore del Piano di Salvezza Nazionale, proposta in grado di rilanciare l’economia nazionale (https://pianodisalvezzanazionale.it/). Fondatore (deluso) di Barterfly, circuito di economia complementare (https://barterflyfoundation.org/). L’unico libro che ho scritto, L’eredità di Michele, l’ho pubblicato direttamente sul mio blog.

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