L’essenza del Male

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Probabilmente, in questi ultimi tre anni di “Corona-fascismo”, ho usato la parola “male” più di quanto abbia mai fatto finora. È stato il mio modo di tentare – con scarso successo, come dimostrerò – di spiegare come tante persone possano essere state sottoposte con tanta disinvoltura al genocidio che stiamo vivendo ora, con le conseguenze che ne derivano – conseguenze che includono il sovvertimento di principi etici e medici di lunga data, l’inversione del significato di concetti un tempo ben compresi come quello di vaccinazione e la facile depredazione dei diritti umani da parte dei poteri dello Stato.

Gli autori delle chiusure universali, dell’imposizione di mascherine inutili, della distruzione di aziende e di mezzi di sostentamento con queste misure e poi con l’obbligo di vaccinarsi con un intervento medico inutile e pericoloso – queste sono le persone che io chiamo malvagie; e chiamo malvagi anche coloro che, sapendo bene come stanno le cose – i medici, per esempio – hanno seguito e continuano a seguire questa orribile farsa.
In un recente saggioNaomi Wolf scrive che

“la follia che abbiamo visto svelarsi dal 2020 non avrebbe potuto essere causata dalla storia normale, o da individui malintenzionati, utilizzando l’azione umana”.

E in un recente libro Matthias Desmet dichiara che questa follia e le misure totalitarie che hanno spento l’intero pianeta in breve tempo non sono state il risultato di una cospirazione di potenti, ma piuttosto di un processo che si è sviluppato organicamente.

Non sono assolutamente d’accordo.

Non c’è bisogno di evocare i poteri e i principati di un altro mondo per spiegare ciò che è accaduto, né c’è motivo di respingere la prova schiacciante che il globo ha seguito un insieme ristretto e coerente di politiche dannose e palesemente antiscientifiche proprio perché era altamente organizzato e coordinato da un gruppo relativamente piccolo di signori.

Ogni giorno che passa sempre più dati confermano che i sieri anticovid sono inefficaci e altamente pericolose e non avrebbero mai dovuto superare i test clinici. Questo non è accaduto per caso, destino, casualità, sviluppo organico o visita soprannaturale: è accaduto perché le persone al potere hanno deciso di uccidere.

Se e finché non accetteremo il fatto che le istituzioni che hanno preteso di avere a cuore il nostro benessere ci hanno tradito e che i leader politici e i governi nazionali – come quello della Nuova Zelanda – hanno attivamente collaborato per danneggiare i loro cittadini, saremo sempre più soggetti alla schiavitù, al controllo e, privati dell’autonomia, consegnati a una morte viva se non reale.

Mi viene in mente un esempio di malvagità particolarmente appropriato, che ho già citato in precedenza, e che riguarda un operatore sanitario locale che, dopo aver ricevuto la sua prima vaccinazione contro il covid, ha sviluppato gravi sintomi cardiaci. Incapace di attraversare il suo salotto senza accusare un forte disagio e mancanza di respiro, consultò un cardiologo che sostenne la sua richiesta di esenzione da ulteriori vaccinazioni. L’allora Direttore Generale della Sanità, Ashley Bloomfield, apparentemente un medico, respinse la raccomandazione del cardiologo e senza aver mai visitato la persona in questione rifiutò di concedere l’esenzione. Bloomfield, che nel frattempo è stato insignito di un cavalierato, ironia della sorte, ha insistito sul fatto che se la persona non avesse ricevuto ulteriori iniezioni non avrebbe potuto esercitare il suo ruolo di medico.

Quale buon medico avrebbe intrapreso un percorso del genere? Quale medico avrebbe deliberatamente imposto un’ulteriore dose di una sostanza che aveva già dimostrato di aver causato danni significativi? Come spiegare altrimenti questo se non come un atto di malvagità? Come spiegare l’attiva soppressione da parte di un governo di qualsiasi trattamento precoce ed effettivo del covid se non come un atto di malvagità? Come spiegare perché il Consiglio Medico della Nuova Zelanda continua a perseguitare i medici per aver prescritto l’Ivermectina, per aver raccomandato cautela nei confronti dei sieri anti-covid, per aver insistito su approcci terapeutici personalizzati per i loro pazienti, per aver messo in guardia sui potenziali rischi di un vaccino con mRNA, per aver messo in discussione le chiusure e le mascherine e per aver osato esaltare l’immunità naturale?

Ma c’è qualcosa che manca quando si invoca il male come concetto esplicativo, perché il male stesso ha tante sembianze quanti sono gli individui: le sue manifestazioni si realizzano in modo selvaggio e imprevedibile, e i suoi strumenti sono apparentemente illimitati. G. K. Chesterton ci informa che il Diavolo stesso può citare le Scritture per il suo scopo, e, inoltre, Shakespeare scrive, attraverso il suo personaggio Banquo:

Gli strumenti delle tenebre ci dicono le verità,
Conquistarci con oneste sciocchezze, per tradirci
Nella più profonda conseguenza’
Macbeth , Atto 1, Scena 3).

L’umanità viene spesso esaltata per le caratteristiche che la distinguono dal regno animale: il linguaggio, l’arte e la scienza. Tuttavia, c’è un’altra caratteristica distintiva che non viene quasi mai menzionata: la capacità umana di essere gratuitamente crudele.

Gli animali uccidono quando sono affamati e tornano a comportarsi in modo pacifico quando sono sazi. Noi umani ci comportiamo diversamente. Per me, è questa capacità – se non una vera e propria dipendenza – dalla distruzione gratuita che costituisce il nocciolo stesso del male.

Lo vediamo in piccolo, quando di punto in bianco un conoscente può lanciare un’inutile frecciatina a un altro, e in grande, quando persone in posizioni di grande potere hanno esercitato quel potere per massacrare milioni di persone. I ben noti genocidi perpetrati da Hitler, Stalin e Mao, l’uso del tutto inutile delle armi nucleari a Hiroshima e Nagasaki per incenerire civili sfortunati e, ora, la manipolazione dei segreti del genoma umano per scatenare una cosiddetta vaccinazione omicida che ha portato a un fenomenale “eccesso di mortalità “: tutto questo nasce dalla stessa radice.

Nei petti, nei cuori, nelle menti e nelle anime di ogni essere umano risiede l’infinita lotta tra le forze del bene e le forze della distruzione gratuita. Quando le élite del potere cospirano per manipolare, dipendono dal reclutamento delle nostre pulsioni più oscure. Come molti, sono rimasto scioccato dalla veemenza di sedicenti progressisti e liberali – come il professor Noam Chomsky – che chiedevano di punire le persone non vaccinate – persone sane che non rappresentavano alcun pericolo se non per l’autorità arbitraria dello Stato.

L’impulso a fare del male solo per il divertimento, la gioia, la meraviglia… questo esecrabile tratto innato, sembra radicato nel bisogno umano di azione. I cieli, per quanto meravigliosamente descritti, sono noiosi. Il vero nirvana si raggiunge solo in quei grandiosi momenti in cui i piaceri sadici e sessuali si fondono in un’unica fantasia di beatitudine onnipotente e distruttiva. È a questo tipo di condizione infantile e quintessenzialmente umana che aspira la Singolarità Tecnocratica, offerta da coloro che hanno cooptato gli strumenti sempre più condensati e sempre più potenti del potere digitale.

Come Marco Antonio di Shakespeare declama sul corpo dell’assassinato Giulio Cesare:

Il male che gli uomini fanno vive dopo di loro;
Il bene è spesso sepolto con le loro ossa”
(Giulio Cesare, Atto 3, Scena 2)

Forse qui si rivela una verità significativa che ci aiuta a comprendere l’apparentemente inarrestabile e inestinguibile sete di uccidere: nel più profondo della mente inconscia, solo il male garantisce all’uomo l’immortalità.

Noi esseri umani abbiamo comunque la capacità di amare, di mostrare compassione e di impegnarci in imprese comuni di grande bellezza, a mio avviso altrettanto eccitanti della banalità teatrale dell’omicidio, dell’annientamento e del controllo.

Noi stessi abbiamo la possibilità di scegliere se sottometterci alle lusinghe del male gratuito, come fece Caino quando uccise ingiustamente il fratello Abele, o se coltivare il nostro io migliore.

In questi tre anni ho incontrato molte brave persone che hanno scelto con saggezza.

Prevarremo.

Emanuel Garcia

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte


Il dottor Garcia è uno psicoanalista e psichiatra nato a Philadelphia ed emigrato in Nuova Zelanda nel 2006. È autore di articoli che spaziano dall’esplorazione della tecnica psicoanalitica alla psicologia della creatività nella musica (Mahler, Rachmaninoff, Scriabin, Delius) e alla politica. È anche poeta, romanziere e regista teatrale. Si è ritirato dalla pratica psichiatrica nel 2021 dopo aver lavorato nel settore pubblico in Nuova Zelanda. 

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