Il luogotenente generale dell’aeronautica degli Stati Uniti, Thomas McInerney, presenta un software speciale sviluppato dalla National Security Agency che può essere utilizzato per modificare il conteggio dei voti nelle elezioni. Egli spiega il software e il suo utilizzo in questo video di 7 minuti.
In questo articolo, l’Off-Guardian illustra l’uso del software per alterare l’esito del voto in Wisconsin e Michigan.
In questo articolo il sito di fake news, la CNN, tenta di spiegare il voto, ovviamente truccato.
Votare per corrispondenza facilita enormemente l’uso del software che trucca il voto e permette di eliminare le schede elettorali.
Uno degli obiettivi dell’obbligo della mascherina e del terrore del Covid era giustificare il voto di massa per posta.
I media parlano ad una sola voce. La stampa, la TV, la radio, i social media ed i siti Internet anti-Trump utilizzano la censura e controllano le comunicazioni.
Stiamo vivendo un colpo di stato ben congegnato e riuscito contro la democrazia americana e il governo in carica.
No, questa non è una teoria del complotto.
È una rivoluzione contro l’America dello Red State [I repubblicani}.
I repubblicani sono troppo ligi alle istituzioni per reagire efficacemente. Temono che smascherare e resistere a un’elezione rubata screditerebbe la democrazia americana.
In effetti, il patriottismo li rende impotenti.
I repubblicani dovrebbero invece pensare cosa significhi essere governati da un presidente coinvolto in uno scandalo criminale che sembra soffrire anche di confusione mentale ma è probabile che uno o entrambi questi motivi vengano messi da parte.
Se Kamala Harris diventasse presidente, avremmo nello Studio Ovale una donna di colore che odia i bianchi ed ha istinti vendicativi contro di loro.
Il Partito Democratico è ora nelle mani di persone di sinistra indottrinate che disprezzano la classe operaia e sostengono le “minoranze oppresse”.
Le porte dell’immigrazione verranno spalancate.
Gli stati rossi [governati da repubblicani] saranno tagliati fuori dal bilancio federale. Repubblicani coraggiosi come Devin Nunes e Jim Jorden saranno indagati fraudolentemente e Trump sarà perseguito ingiustamente. Il resto di noi verrà messo a tacere in un modo o nell’altro.
Pensate a quanto sia improbabile che l’accoppiata Biden/Harris abbia successo.
Tutti sanno che Biden soffre di confusione mentale. I comizi della sua campagna erano a malapena frequentati da qualcuno. Harris ha avuto così poco sostegno alle primarie democratiche che è stata la prima ad lasciare. Neppure i Democratici la volevano; eppure va a finire che viene scelta per la vicepresidenza democratica.
Gli americani hanno visto come i governi democratici di Minneapolis, Seattle, Portland, Chicago, New York, Filadelfia, Atlanta e altre città rispondevano alle rivolte e ai saccheggi ostacolando e definanziando la polizia.
Come può un partito così sciatto, i cui funzionari eletti si sono rifiutati di far rispettare la legge e l’ordine, vincere le elezioni presidenziali?
La risposta è la frode.
A prescindere dal fatto che crediate o meno a questo rapporto di un dipendente del servizio postale degli Stati Uniti cui è stato ordinato di retrodatare le votazioni per posta pervenute in ritardo nel Michigan, penso sia utile come esempio di come il voto per posta renda il voto fraudolento.
La minaccia posta alla democrazia dal software descritto dal generale McInerney è devastante. Con tale software nelle mani dei servizi di intelligence, ogni elezione in ogni paese può essere decisa dietro le quinte.
Ciò rende per le élite più facile governare.
Il software che trucca il voto trasforma la democrazia in una copertura per un governo autoreferenziale.
Sì, le élite hanno sempre cercato di comprare le elezioni, ed ora sono in grado di programmarne l’esito.
Ho spesso scritto che la rivoluzione digitale è stata la più grande minaccia che l’umanità deve affrontare.
Le prove si aggiungono ogni giorno.
Paul Craig Roberts
Approfondimenti:
https://www.thegatewaypundit.com/2020/11/breaking-michigan-county-discovered-omitting-votes-trump/
Traduzione di Piero Cammerinesi
