La Visione del Mondo Mainstream è una Psicosi Artificiale

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Le persone che credono ancora che i media dicano loro la verità e che la loro nazione e il loro mondo funzionino più o meno come gli è stato insegnato a scuola, sono vittime di un lavaggio del cervello e di un’illusione pari a quella dei cultisti di QAnon. L’unica differenza è che le loro illusioni sono molto più condivise e che i meccanismi utilizzati per il lavaggio del cervello sono molto più sofisticati e ad alto budget.

La visione del mondo mainstream è in realtà solo una psicosi artificiale prodotta in massa.

È difficile comprendere la portata e la pervasività della montagna di menzogne su cui è costruita questa civiltà distopica. Si pensa di iniziare a capire le cose, poi si acquisiscono maggiori conoscenze e approfondimenti e ci si rende conto che le cose vanno molto più in là di quanto si pensasse. Si inizia a tirare un filo, magari qualche ovvia bugia sull’Iraq o sulla Palestina o altro, e l’intera faccenda continua a dipanarsi e a dipanarsi e a dipanarsi. Prima di rendersene conto, ci si trova di fronte a una società che non solo è piena di falsità, ma che in realtà è interamente prodotta con il tessuto della falsità.

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Tutto. Come funziona davvero la vostra nazione. Come funziona davvero il mondo. Come funziona davvero il capitalismo. Che cos’è davvero la politica. A cosa servono davvero i media. A cosa servono davvero le leggi. A cosa servono davvero le guerre e il militarismo. A cosa serve davvero l’ideologia. A cosa serve davvero la religione. A cosa serve davvero la cultura. A cosa servono davvero le regole e il galateo. È tutta una narrazione inventata, fino in fondo, e tutte queste narrazioni sono inventate dai potenti, al servizio dei potenti.

Si può dire che qualcuno sta ancora giocando nella parte bassa della piscina dell’intuizione politica in base a quanto tempo passa a dare di matto per un oscuro futuro distopico, perché questo mostra fino a che punto non riesce a percepire quanto profondamente non liberi siamo qui e ora. Le persone di destra, a cui è ideologicamente proibito considerare la possibilità che quella che stanno vivendo sotto il capitalismo non sia una vera libertà, passano il loro tempo a dare di matto per un futuro neo-marxista in cui tutti sono intrappolati in città di 15 minuti e costretti a farsi vaccini velenosi e a mangiare insetti. I liberali occidentali, a cui è ideologicamente proibito considerare la possibilità di vivere sotto la struttura di potere più tirannica del mondo e che tutto ciò che gli è stato insegnato è una menzogna, passano il tempo a spaventarsi per un futuro sotto un’orribile dittatura trumpiana.

Se avete davvero gli occhi aperti, capite che nel complesso non potremmo essere più efficacemente asserviti alla volontà dei potenti di quanto non lo siamo ora, anche se indossassimo tutti delle catene al collo e avessimo dei chip per il controllo mentale nel cervello. Come collettività, pensiamo, parliamo, lavoriamo, spendiamo, viviamo, agiamo e votiamo esattamente come vogliono le persone più ricche e potenti della nostra società, le nostre intere vite sono completamente dedicate al servizio del loro potere e del loro profitto, mentre i nostri sistemi informativi continuano a martellarci con il messaggio che siamo liberi.

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Siamo indottrinati a credere che viviamo in un Paese libero, a differenza di quei poveri babbei in Iran o in Corea del Nord, e siamo indottrinati a credere anche a tutto il resto che i nostri governanti tirannici vogliono farci credere. Cantiamo la nostra libertà mentre marciamo all’unisono al ritmo del tamburo imperiale, con le menti così completamente soggiogate che non ci rendiamo nemmeno conto che stiamo marciando.

“Siamo liberi!”, gridiamo. “Liberi di vendere il nostro lavoro a prezzi estorsivi alla classe capitalista. Liberi di pagare l’affitto ai latifondisti di professione o il mutuo alle banche per il privilegio di avere un rifugio sul pianeta in cui siamo nati. Liberi di scegliere tra diecimila tipi diversi di dentifricio e due partiti politici capitalisti guerrafondai. Liberi di votare in elezioni false per candidati falsi che non cambieranno mai nulla. Liberi di pensare come siamo stati addestrati a pensare e di dire tutto ciò che siamo stati addestrati a dire. Liberi di vivere esattamente come siamo stati programmati dai nostri padroni”.

Certo, ci sono alcuni di noi che riescono a staccare la spina dalla matrix della propaganda, ma il nostro numero è talmente esiguo da essere irrilevante. A tutti gli altri viene detto che siamo paranoici teorici della cospirazione e vittime della propaganda e della disinformazione russa, al fine di inoculare il gregge mainstream contro l’infezione del nostro pensiero sbagliato, mentre il volume della macchina dell’indottrinamento imperiale viene semplicemente alzato di una tacca.

La buona notizia è che questo non è sostenibile.

C’è solo una quantità di depravazione che si può nascondere sotto il tappeto con la scopa dell’inganno prima che la gente inizi a notare i grumi sul pavimento. La mente umana può essere allungata e contorta solo fino a un certo punto prima che si spezzi. L’impero è un castello di carte che poggia su un paio di palpebre chiuse, e a un certo punto quelle palpebre si apriranno. A un certo punto tutti cominceranno a notare i fili allentati nel tessuto di tutto questo, e continueranno a tirare e tirare finché non vedranno l’intera truffa.

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte


Giornalista canaglia. Socialista rozza. Anarco-psiconauta. Poeta guerrigliera. Preparatrice di utopie.

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Molto lavoro è stato fatto con l’assistenza dell’anima gemella/fratello d’armi/co-cospiratore Tim Foley.

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