La verità su vaccino e difese immunitarie

Frajese Dati Vaccini Pandemia

Il Prof. Giovanni Frajese alla Camera dei Deputati: il vaccino sperimentale contro il Covid abbassa le difese immunitarie e non risolve la malattia.

 

In queste ore, studi pubblicati alla mano, il Professor Giovanni Frajese ha discusso alla Camera dei Deputati una serie di studi allarmanti che mettono in discussione tutta la campagna vaccinale contro il Covid e chiede di mettere al più presto in atto una commissione d’inchiesta per ottenere verità sulla base dei nuovi dati ottenuti e giustizia laddove vi sia riscontrata una responsabilità. Il professore afferma:

Non propongo motivazioni personali ma dati oggettivi pubblicati. La prima domanda, quella su cui si è basata tutta quanta la storia della vaccinazione obbligatoria, il green pass e tutto ciò che ad esso è collegato, era che i vaccini fornissero una protezione dall’infezione del 95%, che è un dato praticamente assoluto.

Già un anno fa in senato avevo spiegato che quel 95% non era un dato assoluto ma era relativo al placebo, e che in realtà il valore di efficacia assoluto di questa vaccinazione dopo due mesi di sperimentazione era lo 0,84%, dati di Peter Dosh pubblicati sulla rivista Lancet. Adesso però abbiamo dei dati che sono molto più chiari, pubblicati, netti e facilmente esponibili. Non entrerò in tecnicismi ma cercherò di semplificare al massimo il discorso: vi parlo di uno studio pubblicato sulla rivista Lancet su statistiche riguardanti l’intera popolazione svedese per capire l’efficacia della vaccinazione nel tempo, perché un vaccino che viene studiato 60 giorni e poi reso obbligatorio è un’azione che di scientifico non ha nulla.

 

Mi vengono i brividi a sentire le persone che affermano di credere e di avere fede nella scienza: la scienza che sperimenta 60 giorni un vaccino e poi ti obbliga a fare da cavia. Lo studio dimostra che dopo due dosi di vaccino e dopo sei mesi la protezione contro il Covid è zero, tra il settimo, l’ottavo e il nono mese la protezione diventa negativa.

Che cosa significa?

Questo è un dato che non si è verificato mai nella storia di qualunque vaccino che noi abbiamo conosciuto prima di questi sieri igienici sperimentali a mRNA. Che cosa significa che la protezione diventa negativa? Che le persone vaccinate si ammalano e si infettano più di quelle che non si sono vaccinate, ossia ottengono il risultato diametralmente opposto a quello inteso. Solo questo basterebbe per mandare all’aria tutta la storia che è stata portata avanti sui vaccini anti Covid, e francamente anche ad arrabbiarsi per tutto ciò che è successo; ma c’è di peggio: cosa significa che si infettano più le persone vaccinate di quelle non vaccinate?

Significa che c’è stata un’alterazione del sistema immunitario. Il sistema immunitario è quel sistema naturale che ci consente di difenderci dalle malattie in generale, virus, batteri, tumori e normalmente tutto quello che può aggredire il nostro organismo. Una perdita di efficacia nel nostro sistema immunitario si riflette in un aumento dell’esposizione e dell’avanzamento di qualunque patologia. Ragion per cui questo dato andrebbe semplicemente guardato con estrema attenzione anche per capire se sia stato provocato un danno, per i vaccinati, che si spera temporaneo. Ed anche i richiami al vaccino hanno portato soltanto ad una breve protezione. Dopo quattro mesi lo studio dimostra che la protezione scende al 20%, dopodiché viene interrotto ai 4 mesi successivi perché il dato sarebbe diventato ancora più negativo e, francamente, di difficile pubblicazione per ragioni sociali facilmente comprensibili”.


Il professor Frajese dimostra con molti studi pubblicati come la protezione contro il covid crolli letteralmente nel giro di pochi mesi e di come i vaccinati siano esposti all’infezione il 50% in più rispetto ai non vaccinati. 

Tali studi sono ormai pubblicati e certificati. Anche nel caso dell’Italia uno studio presentato dal professor Donzelli dimostra l’abbassamento della protezione in negativo delle difese immunitarie intorno al 50% dopo sette/otto mesi dalla vaccinazione.

Frajese attacca il ministro Speranza:

“Sarebbe il caso che questi dati siano osservati con molta attenzione dal ministro della salute, che dovrebbe fermarsi a riflettere su azioni che hanno messo a repentaglio l’intera popolazione vaccinata da tutte altre patologie, cosa che stiamo osservando in questo periodo. Ora comunicherò dei dati, sono dati inglesi perché sapete tutti che quelli italiani vengono secretati e in qualche maniera esposti in maniera del tutto particolare. Vi ricordo che il ministro Speranza, dopo che Draghi disse che se non ti vaccini muori e fai ammalare le altre persone si presentò con dei grafici che portavano dei numeri assolutamente falsi; già questo, secondo me, in un paese civile avrebbe fatto seguire le dimissioni dello stesso ministro, ma evidentemente il governo dei migliori va avanti così. Nella settimana 43/46 e la 9/12 del 2022 i tassi di infezione delle persone non vaccinate sono stati 941 per centomila contro i 3188 per centomila tri-vaccinati. questo numero ha bisogno di spiegazioni?”

Mirko Mocellin

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