di Leonardo Guerra
Cosa accomuna i leader politici che stanno emergendo nel mondo?
La maggior parte di politici di ultima generazione è stata formata politicamente nelle varie organizzazioni (W.E.F., Bilderberg, Aspen Institute, Trilaterale, Club di Roma, ONU, OMS, ecc.) in cui è organizzato il “deep state”. Quando pronti sono stati spesso “paracadutati” in politica e portati a ricoprire livelli di responsabilità crescenti nei governi occidentali, dei vari paesi.
Prendo spunto da un recente fatto di cronaca per introdurre questa breve analisi sul tratto distintivo di questa nuova generazione di leader, che si è abbeverata alla fonte della filosofia malthusiana e ha ricevuto un potente e profondo “imprinting” neoliberista.
Il 2 Novembre la città di Valencia, in Spagna, è stata devastata da un’inondazione straordinariamente potente che ha procurato danni economici enormi alla popolazione e al territorio, con centinaia di morti. Pedro Sanchez, premier Spagnolo e uomo del W.E.F., si è recato sul luogo della tragedia, ma non ce l’ha fatta, è dovuto fuggire dopo pochi minuti, palesemente infastidito, dal contatto diretto con la popolazione disperata ed arrabbiata. Contemporaneamente i Reali, invece, hanno trovato il coraggio e la forza di rimanere, anche se bersagliati da insulti e dal fango lanciato, per cercare di portare conforto umano ai superstiti con la loro vicinanza fisica.
Sanchez in quel contesto ha sentito l’impellenza di rilasciare il seguente massaggio al paese:
“Il cambiamento climatico uccide, lo stiamo vedendo”,
invitando all’unità.
L’atteggiamento d’insofferenza nei confronti del popolo di Pedro Sanchez è casuale? È solo suo o lo ritroviamo anche in altri leader occidentali?
Se si osserva attentamente, ritroviamo comportamenti analoghi in molti dei politici europei, d’oltre oceano e, in particolare, nei nostri politici italiani.
Fra i nostri leader, uno fra tutti, l’ex ministro della salute del governo Draghi che continua ad evitare e a rifiutare, con un grande fastidio fisico per il confronto diretto con i cittadini che gli chiedono spiegazioni sui vaccini che lui ha voluto e imposto per legge o surrettiziamente alla popolazione. Cittadini, “irrispettosi”, che non ha esitato a definire: “no-vax”, solo perché si sono permessi di rivolgergli domande, che lui non vuole ricevere. L’epiteto aveva ed ha l’obiettivo di zittirli e farli diventare bersagli da colpire da parte del branco organizzato che comandano. Peccato, però, che si sia sempre e solo trattato di tutte persone vaccinate, con almeno due o tre dosi. Molti sono danneggiati da vaccino che chiedono aiuto, loro parenti vaccinati che li accompagnano, o vaccinati giustamente arrabbiati perché preoccupati e perché si sono accorti di essere stati ingannati e raggirati.
Ad una di queste persone, un 40nne ridotto in carrozzella dopo il vaccino, l’ex ministro ha incalzato con una battuta decisamente inopportuna e di pessimo gusto: “.. hai firmato il consenso informato?….e allora…!!.”….. della seria sono “cavoli tuoi”….”cosa vuoi da me”.
Il vaccino, non è mai stato né sicuro né efficace, in quanto prodotto sperimentale, approvato in emergenza da AIFA, di composizione sconosciuta, ancora oggi coperta da segreto militare. I dati di vita reale e anche quelli VAERS certificano la loro alta pericolosità ed inefficacia.
I danneggiati dopo quasi 4 anni sono letteralmente abbandonati, a se stessi, dalla politica e dal SSN. Il nostro ex ministro, fugge dal confronto, anche lui come Pablo, sempre dalla porta posteriore di ogni luogo in cui si reca per incontri pubblici, anche protetto dal partito.
Sembra proprio che questa categoria emergente di politici non sopporti di mischiarsi con la gente comune, salvo le doverose distinzioni ed eccezioni che esistono in entrambe gli schieramenti (l’individuo può fare sempre la differenza). Si mantengono, di norma, il più possibile distanti fisicamente dai cittadini, vogliono attorno solo “claque”. Accettano il confronto solo se seduti comodamente in sicuri salotti televisivi dove il dibattito avviene in collegamento ed è guidato da giornalisti, presenti sul territorio. I tempi e meccanismi televisivi garantiscono, peraltro, quella asimmetria che loro pretendono per sentirsi sicuri e in grado di dominare la situazione.
Imitano, cioè, i metodi e i comportamenti tipici delle élite che fanno finta di criticare. Si atteggiano da aristocratici. Frequentano e non vedono l’ora di unirsi proprio con i più grandi rappresentanti dei circoli globalisti, eugenetici e misantropi. Quei filantro-capitalisti che continuano a dichiarare pubblicamente e impunemente:
a) di voler ridurre la popolazione mondiale del 10-15%, proprio con i vaccini, (Bill Gates) o
b) che la riduzione della popolazione, in corso, in modo molto significativo dal 2021, è, tutto sommato, un’opportunità per mitigare l’impatto sociale dell’I.A. che sta sostituendo progressivamente la gran parte della forza lavoro umana (Larry Fink).
L’azione politica di questa generazione di politici del “deep state” si riassume e si concretizza nel far coagulare nel loro bacino elettorale un certo livello di consenso su certi temi, utile a giustificare una azione normativa che favorisca lo sviluppo e la crescita dei business delle Corporation della élite globalista. Si preoccupano, quindi, di compiacere i vari Bill Gates e Larry Fink, che fanno regolarmente e periodicamente visita al Premier di turno a Palazzo Chigi e al presidente della Repubblica al Quirinale, per farsi rendicontare, in modo puntuale, l’avanzamento dei loro piani nel “Laboratorio Italia”. Ci considerano una loro succursale.
L’Italia dal dopo guerra rappresenta il crocevia mondiale di tutti i piani di trasformazione sociale, profondi, nelle nazioni occidentali, messe a punto in Africa. Il “Bel Paese” è diventato così capofila mondiale delle vaccinazioni globali dal 2014, prima, del Covid, poi, e adesso lo è anche per l’I.A. e “l’intelligence” militare globale.
Non è certo casuale che il governo abbia ceduto, infatti, le ultime aziende strategiche del nostro paese che coprono proprio queste ultime aree: la TIM e l’ENI al fondo KKR, un “Private Equity Fund”, guidato dal generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA e che BlackRock stia entrando nel capitale aziendale della partecipata Leonardo, dove l’ex ministro Cingolani ricopre i ruoli di Amministratore Delegato e General Manager.
I temi che stanno a cuore ai potenti del mondo sono sempre i soliti: immigrazione clandestina, Green Deal, ID Digitale, Denaro Digitale, IT Wallet, Passaporto vaccinale, reti 5G, Trattato Pandemico OMS (Cessione sovranità), Cambiamento climatico, Patto per il Futuro ONU e Smart-City. Tutti questi ingenti investimenti sono già stati incanalati e vincolati nel PNRR dell’Ue dove le missioni del cambiamento climatico e della trasformazione digitale rappresentano più del 50% dell’intero finanziamento (200 miliardi). L’ultima missione finanziata, la vera cenerentola, è quella della salute, che vale la metà di quella LGTBQI+. Cifra irrisoria rispetto alle altre e ai problemi strutturali del nostro SSN. Recentemente, in Olanda il ministro della salute ha ammesso di aver ricevuto ordini dalla NATO per effettuare i tagli . Quasi sicuramente è quanto successo da noi dal governo Monti (Mario Monti è membro Bilderberg) nel 2012 in poi e fino al 2020 in cui sono stati tagliati fondi complessivamente per -37 miliardi. L’Italia doveva essere pronta ad essere l’avamposto mondiale per il lancio della Operazione Psicologica Covid-19.
Ovviamente, per poter lavorare in pace, senza intralci, alla realizzazione dei loro veri obiettivi, non disdegnano di mentire e creare, ad arte, “cortine fumogene”, con cui illudono, intrattengono, distraggono e confondo, le masse.
Pensate solo se domattina succedesse che 10 milioni di Italiani si organizzassero e si muovessero coerentemente, come un corpo unico, per informare correttamente le singole persone, le moltitudini e chiedere loro di non adottare l’ID Digitale e di ribellarsi all’installazione delle torri 5G, perché sono gli architravi del sistema di controllo sistemico digitale. I loro piani salterebbero in poche settimane, come è saltata l’App Immuni. Sono stati, indubbiamente, bravi a manipolarci, grazie anche alla potenza della tecnologia di cui dispongono per condizionare le menti, ed atomizzare la società. Costituita da individui isolati ed estranei fra loro, che leggono la realtà soltanto dalla loro unica lente convessa, con tutte le sue linee curve che convergono verso il centro. Cioè con una vista sulla realtà autocentrata, interpretando, così, ogni cosa e ogni situazione attraverso il proprio torna conto, utilità e interesse personale. Il risultato di questo processo è l’attuale intossicazione da individualismo nella nostra società, mai vista prima.
Le persone nella società attuale possono essere rappresentate da tanti silos verticali con pareti impermeabili a tutto. Il corpo sociale è stato il punto di forza centrale della nostra tradizione culturale, della nostra cultura e della vita dei nostri nonni e dei nostri genitori, che si staranno sicuramente rigirando nelle loro tombe.
Gli immigrati clandestini e i pensionati sono, invece, i “codazzi” preferiti del sindacato che agisce da vassallo della politica, un intermediario che si rapporta con le masse disagiate per conto loro. Il loro compito è manipolarle (vedasi, Landini: “rendere il vaccino obbligatorio per tutti”, 3.1.2022). È successo anche con il recente sciopero generale dei treni del 5 Novembre scorso. Subito sotto i capi del sindacato ci sono le loro “truppe cammellate”, i “Vavassori”, che si occupano di condurre le greggi/masse, imbeccandole e tenendole per mano, a favor di telecamera. I “codazzi” partecipano e percepiscono un gettone per ogni presenza. Vere comparse di una fiction mediatica che spesso non conoscono nemmeno il motivo per cui manifestano.
Nel recente fatto specifico, hanno scioperato per richiedere maggiore sicurezza dopo l’aggressione armata di due clandestini di un capotreno. Politicamente questa è opportunità che vale “denaro sonante”. Questo sciopero verrà venduto tramite i media come una richiesta di maggior sicurezza del popolo. Avranno così l’opportunità di accelerare, a piè sospinto, con i loro programmi aumentando la penetrazione della digitalizzazione nei mezzi e nelle stazioni, così da legittimare l’installazione di enormi quantità di videocamere di sorveglianza e di torri 5G in tutte le città italiane per trasformarle in smart-city, entro il 2026 e portarle a regime entro il 2030.
Ci stanno portando, con l’inganno e il raggiro, nella società post-umana del controllo e della sorveglianza preventiva continua, uno stato di polizia politica con “occhi e orecchi” in ogni luogo.
Qual è il motivo interiore per cui questi politici fanno solo “comparsate”, quando non fuggono, con la gente in sofferenza? La Romagna è stata colpita a ripetizione da inondazioni negli ultimi 3 anni. La reazione delle popolazioni è risultata completamente diversa da quella della gente di Valencia, per qualità, modalità e intensità con livelli confrontabili di danni. Cosa differenzia le due situazioni? In Emilia Romagna 70 anni di governo locale sempre con le stesse persone e lo stesso partito (quello del centralismo democratico), hanno condizionato preventivamente le reazioni delle persone. Ideologicamente inibite hanno cantato a comando “bella ciao” e applaudito Ursula von der Leyen in visita pastorale. Gli spagnoli, invece, con radici e ferite ancora fresche di un regime totalitario, hanno inveito con pesanti improperi e lanciato fango contro Sanchez e i Reali.
Per molti di questi politici, il nervosismo, il fastidio e l’agitazione derivano dal fatto di sentirsi prima da un evidente senso di superiorità, e da un incontrollabile disagio interiore, dovuto al fatto di essere consapevoli del fatto di aver partecipato e di partecipare attivamente e direttamente al danneggiamento delle popolazioni per creare emergenze continue. Questo stato psicologico crea, inevitabilmente un fortissimo attrito che li lacera interiormente, che li svuota, che si traduce in imbarazzo insostenibile e in un fortissimo impulso di fuga. La logica, algida, dell’utilità e del vantaggio personale sulla pelle del tuo prossimo, cuore pulsante del neoliberismo, e di soddisfacimento di un’avidità senza limiti, che li guida, non riesce a contenere l’esondazione emotiva da cui sono sopraffatti e vogliono fuggire. Hanno un bisogno impellente di allontanare dai loro occhi la sofferenza altrui, delle vittime sacrificali, per evitare sensi di colpa, transfer e stress emotivi. Questi politici scappano, quindi, e si ritirano nelle loro “oasi dorate”, lontano dal volgo arrabbiato, nei loro palazzi e nelle loro residenze circondate da alte mura di cinta difensive con tanto d filo spinato, come novelli tiranni feudali, protetti dalle videocamere e da guardie del corpo armate.
Concludendo, ci sono altre due categorie di politici. Quella basica, dei Crisanti per intenderci, in apprendistato, che afferma di capire, sì e no, il 30 % di quello che fa in parlamento, esattamente come successo con tutte le virostar durante l’emergenza pandemica. Sono stati scelti per la loro inclinazione all’obbedienza e ad eseguire biecamente, senza capire o farsi domande. Le ricompense economiche sono abbondanti.
L’ultima categoria è quella dei “potenti del mondo” (ndr Mario Draghi), che si trovano al vetrice della piramide o della “catena alimentare”, che si voglia. Sono un gruppo ristretto. Includono, politici di livello internazionale e i potenti del mondo (banchieri, CEO capitalisti feudali, ecc.), che, invece, godono, sadicamente, nell’infliggere sofferenza alle masse e alle persone che considerano bestiame umano.
Questo è il “top level” nel videogame: “potere oscuro” in cui ci troviamo immersi. Sono ossessionati dal dominio assoluto sull’umanità e dall’avidità infinita, che di umano non hanno più nulla, perché ristretti, come capacità mentali, al cervello rettiliano. È la cerchia dei Rockfeller, dei Rothschild, dei Gates, dei Fink, dei Kissinger, dei Blair e dei “Draghi”.
Il recente cambiamento in corso negli USA ci auguriamo porti ad una nuova visione umana della politica e a nuovi politici, eticamente e moralmente integri, anche in Italia.
Leonardo Guerra, laurea in biologia molecolare con tesi sperimentale sul mRNA nel 1982 c/o UNIFE.
Ho ricoperto ruoli dirigenziali in Ricerca e Sviluppo (area Anti-Infettivi), nel settore dei Rapporti Istituzionali di primarie Multinazionali farmaceutiche fino a Giugno 2020.
Co-Fondatore di una Start Up Biotech (RARESPLICE srl) per la cura di malattie genetiche rare.
Da Luglio 2020, opero come Consulente free-lance.
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