La Florida dice no allo strapotere di Big Tech

Bigtech

Se le multinazionali del Big Tech pensano di poter fare quello che vogliono, si sbagliano.

La reazione allo strapotere delle società di alta tecnologia, incluse le piattaforme social, arriva dalla Florida dove il governatore Ron DeSantis ha proposto una legge che intende introdurre pene severe contro la violazione della privacy e le interferenze nella libertà di parola e di pensiero da parte dei social network e le aziende di big tech.

In termini pratici significa che se una piattaforma social dovesse escludere un candidato politico oppure una causa sottoposta a scrutinio elettorale, lo Stato della Florida addebiterà una multa giornaliera di 100 mila dollari, fino a quando i profili non saranno ripristinati.

Inoltre le stesse aziende saranno obbligate a fornire spiegazioni sul perché i profili vengono bloccati o rimossi e, su richiesta degli interessati, dovranno presentare le regole interne che giustificano la cancellazione o il blocco dei profili.

 


 

Gli utenti dei social avranno poi la possibilità di svincolare i loro profili dagli algoritmi e avere la possibilità di cercare informazioni non filtrate.

Il progetto di legge, oltre che dal governatore della Florida, è supportato dal presidente della Camera dei Deputati, Chris Sprowls, il presidente del Senato della Florida, Wilton Simpson, il parlamentare Blaise Ingolia, e il senatore Danny Burgess, tutti appartenenti al partito repubblicano.

“È giunto il momento di fare un passo avanti per assicurare la protezione delle persone e dei loro diritti. E sono impegnato ad affrontare quella che può essere una delle minacce più pervasive all’autogoverno americano nel 21° secolo.”

ha spiegato Ron DeSantis.

Della stessa idea il presidente del Senato della Florida, Wilton Simpson:

“le grandi compagnie tecnologiche hanno il dovere di permettere opinioni diverse sulle loro piattaforme pubbliche. Nessuno dovrebbe essere escluso. Non c’è molto che possiamo fare come Stato, ovviamente, ma il governatore e il presidente del Senato, di propria iniziativa e lavorando con il Senato, hanno delineato alcuni piani molto buoni per trovare una soluzione al problema”.

La proposta di legge della Florida potrebbe rappresentare un punto di partenza per una presa di posizione più chiara da parte degli Stati verso gli abusi che le grandi aziende del big tech operano nei confronti dei cittadini.

Edoardo Gagliardi

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