Perché Francis Lalanne ha scelto France-Soir?*
Da parecchi anni, il giornale France-Soir è oggetto di numerosi attacchi. In particolare, viene accusato di dare voce a delle teorie complottiste. Creato nel 1944, il quotidiano d’informazioni generali, molto popolare negli anni 50, non ha più molto a che fare con il giornale originale. Oramai esclusivamente su internet, il media è stato ripreso da Xavier Azalbert, un imprenditore che ne ha preso la guida nel 2019. D’allora nelle sue colonne, il sito raccoglie dei contenuti che mettono assieme diverse tesi complottiste, incoraggiate dalla crisi sanitaria attuale.
E’ quindi su France-Soir che Francis Lalanne ha pubblicato, venerdì 22 gennaio 2021, la sua piattaforma chiamata “ j’appelle”, esortando il sollevamento dell’esercito contro le autorità e il governo di Emmanuel Macron, del quale denuncia la “tirannia”.
Una petizione contro France-Soir
Dopo quest’ultima uscita clamorosa sul sito di France-Soir, degli ex membri della sua redazione, che criticano la nuova linea editoriale del media, hanno lanciato una petizione on line, indirizzata alla ministra della Cultura Roselyne Bachelot e diretta contro Xavier Azalbert.
Possiamo leggervi che i protagonisti della petizione denunciano un “oltraggio alla memoria dei fondatori” del giornale storico e di “tutti quelli che vi hanno lavorato”. La Società nazionale dei giornalisti giudica “inammissibile che questa pubblicazione via internet possa diffondere con tutta impunità false informazioni e tesi complottiste pericolose per la società” e esigono “la cessazione immediata di queste pubblicazioni attraverso tutti i mezzi giuridici o altri che si impongono”. Nell’ora in cui scriviamo queste righe, la petizione “Perché France-Soir ritrovi il suo onore e la sua deontologia giornalistica” ha raccolto quasi 1300 firme.
*(Francis Lalanne è un cantante francese impegnato in politica, in cause pacifiste, ecologiche, gilets jaunes e altre… Ndt)
Articolo pubblicato sul sito francese “L’internaute” e firmato Lucie Valais, 29/01/2021
Traduzione di Muriel Noury per LiberoPensare
