Instagram cancella l’account di Robert F.Kennedy Jr. con oltre 800.000 iscritti

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Facebook ha rimosso la pagina Instagram del nipote dell’ex presidente John F. Kennedy, un noto critico dei vaccini con 800.000 abbonati. Il gigante della tecnologia ha recentemente intensificato la sua offensiva su quella che giudica disinformazione sul Covid-19.
L’account Instagram di Kennedy con il suo enorme seguito è stato cancellato mercoledì.

“Abbiamo rimosso questo account per aver condiviso ripetutamente affermazioni smentite sul coronavirus o sui vaccini”

ha detto Facebook, confermando la cancellazione della sua popolarissima pagina.

L’account è stato eliminato poco dopo che il Washington Post ha riferito di aver avvisato il social network di proprietà di Facebook del post di Kennedy con la clip virale da “Planet Lockdown”.

Il video è un’intervista con protagonista l’alleata di Kennedy, Catherine Austin Fitts, che ha lavorato come assistente segretaria per l’edilizia nell’amministrazione George H.W. Bush.
Nella clip, che da allora è stata rimossa da YouTube, Facebook e altri social media affermati, Fitts sostiene che la campagna di vaccinazione contro Covid-19 è un sinistro complotto ideato da una cabala globale e che i vaccini possono cambiare il DNA delle persone o renderle sterili.

Kennedy, noto per essersi già espresso scetticamente sui vaccini molto prima della pandemia, ha ripubblicato il video il 29 dicembre. Secondo quanto riferito, aveva raccolto circa 900.000 visualizzazioni prima che fosse rimosso. Vanta anche un considerevole seguito di 214.000 persone su Twitter, tuttavia il suo account lì sembra non essere stato toccato.

Kennedy Jr. ha attirato aspre critiche per la sua posizione anti-vaccino dai media mainstream, con Jake Tapper della CNN che lo ha etichettato come una “minaccia” per aver definito il dottor Anthony Fauci un

“personaggio molto sinistro che ha consegnato l’America a Big Pharma”.

La rimozione dell’account di Kennedy è collegata all’inasprimento da parte di Facebook della censura sulle affermazioni relative al coronavirus che non sono in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e di altre autorità sanitarie su un livello superiore.
A partire da lunedì scorso, Facebook ha promesso di cancellare tutti i post con “affermazioni che sono state smascherate” secondo cui il Covid-19 è creato dall’uomo o prodotto artificialmente e che i vaccini possono essere pericolosi, inefficaci o causare autismo.


 

Il colosso dei social media ha notato che anche se i post non sono in conflitto con la sua politica, i “fact-checker di terze parti” possono comunque etichettare e retrocedere il contenuto che ritengono fuorviante.

Allo stesso tempo, la società si è impegnata a “condurre la più grande campagna mondiale” per promuovere informazioni “autorevoli” sulla campagna di vaccinazione.

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