In Germania proposta una legge per criminalizzare la verità

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Deutsche Welle, un’emittente internazionale tedesca, finanziata da chi non lo dice, riferisce che il governo tedesco sta per criminalizzare la negazione dei crimini di guerra.

Né la Deutsche Welle né il governo tedesco rivelano chi sia a determinare quali siano i crimini di guerra incontestabili.

La Germania ha ceduto alle lobby ebraiche e da tempo ha criminalizzato la “negazione dell’Olocausto”. Mi sono chiesto perché.

Se l’Olocausto è vero, può reggersi sui fatti e non essere danneggiato da negazioni non supportate.

La criminalizzazione dell’inchiesta e del dibattito ci impedisce di conoscere la vera dimensione e la storia dell’Olocausto.
Da quanto mi risulta, l’Austria, alcuni altri Paesi europei e il Canada non permettono alcuna ricerca sull’Olocausto. Ci viene semplicemente detto che è vero, ma non può essere approfondito, e la cosa finisce lì.

I tedeschi hanno sofferto molto a causa di “verità” dichiarate e non esaminate.
Nella Prima Guerra Mondiale la Germania fu accusata di aver ucciso con le baionette i bambini belgi. (Nel XXI secolo una versione di questa falsità è stata ripetuta contro le truppe irachene in Kuwait). La propaganda creò un enorme odio per la Germania. A distanza di decenni, dopo la normalizzazione del fatto che le madri infilzano i propri figli con le baionette, potrebbe non avere lo stesso effetto.

Ma cosa succederebbe se fosse stato dichiarato un atto criminale indagare se i soldati tedeschi avessero ucciso dei bambini belgi? La propaganda la farebbe da padrona.

 

La Germania è stata anche incolpata per decenni di aver provocato la Prima Guerra Mondiale, una guerra che ha portato la civiltà occidentale su un percorso ininterrotto di declino e collasso. Nel 1926 un illustre storico americano, Harry Elmer Barnes, mise in dubbio questa falsa affermazione nel suo libro “La genesi della guerra mondiale”.
Grazie a un’enorme quantità di documenti ufficiali e telegrammi, Barnes dimostrò al di là di ogni dubbio che la prima guerra mondiale era stata orchestrata dal presidente francese e dai ministri dello zar russo. La Germania fu colta di sorpresa dalla mobilitazione russa e fu l’ultimo Paese a mobilitare. Come è possibile che il Paese accusato di aver iniziato la guerra abbia mobilitato solo dopo che le truppe russe si stavano riversando o stavano per riversarsi in Prussia?

Barnes fece arrabbiare gli storici di corte, che lo definirono un “agente tedesco” (la stessa razza mi ha definito un “agente russo” per aver fornito un resoconto veritiero del conflitto russo-ucraino), ma nel XXI secolo lo storico dell’Università di Cambridge Christopher Clark ha raggiunto le conclusioni di Barnes in I sonnambuli.

In breve, lo zar russo fu ingannato dai ministri su cui faceva affidamento, che per anni avevano cospirato all’insaputa dello zar con il francese Poincare per scatenare una guerra che avrebbe permesso alla Russia di impadronirsi degli stretti che collegano il Mar Nero al Mediterraneo e alla Francia di riprendere l’Alsazia Lorena dalla Germania. Il ministro degli Esteri britannico, Sir Edward Grey, potrebbe aver ingannato il Parlamento e il re britannico a favore di una guerra che avrebbe liberato la Gran Bretagna dalla Germania come rivale. Il pretesto russo-francese era la risposta dell’Impero austro-ungarico all’assassinio da parte dei serbi dell’erede al trono austro-ungarico. La guerra fu disastrosa per tutti gli interessati. Il governo russo fu rovesciato. Il miglior governo che la Germania avesse mai avuto fu distrutto. L’Impero austro-ungarico cessò di esistere, gli inglesi furono finanziariamente esausti e persero una generazione di leader, il Trattato di Versailles che imponeva alla Germania la colpa di guerra era così vergognoso e impraticabile che produsse la Seconda Guerra Mondiale la quale mise fine alle potenze europee.

Supponiamo che un governo idiota abbia criminalizzato il dubbio sulla colpevolezza tedesca per la Prima Guerra Mondiale: oggi non avremmo idea della vera storia. Quindi cosa dobbiamo pensare della criminalizzazione da parte del governo tedesco della negazione dei presunti crimini di guerra?

A cosa stiamo assistendo?

Il governo tedesco sta emanando una legge per proteggere la propaganda di guerra dallo scetticismo?

Lo scopo della legge è quello di rendere impossibile comprendere il conflitto ucraino come qualcosa di diverso da un crimine di guerra russo? Il governo tedesco è determinato, impedendo qualsiasi esame e presentazione delle prove, a incolpare la Russia, proprio come il governo tedesco incolpa la Germania per la Seconda guerra mondiale? Più in generale, in tutto il mondo occidentale, le etnie bianche sono accusate di razzismo e schiavitù delle persone di colore, accuse che non possono essere contestate. Un’affermazione contro un’etnia bianca è considerata una condanna.

Torniamo ora alla nuova legge tedesca contro la negazione dei crimini di guerra. La legge non fornisce alcun criterio per decidere chi, e quale processo nelle mani di chi, stabilisca la responsabilità di dichiarare crimini di guerra veri per obbligo.

In altre parole, non è altro che una legge propagandistica da applicare a chiunque l’Occidente voglia demonizzare, sanzionare e rovesciare.

In passato, il mondo occidentale si basava su un dibattito aperto e sulla presentazione di prove per decidere la verità.
Quei giorni sono finiti.
Oggi la verità è imposta dall’alto e contenuta in narrazioni ufficiali che non possono essere messe in discussione.
La verità è ora “disinformazione”.

Paul Craig Roberts

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte


Paul Craig Roberts (3 aprile 1939) è un economista e autore americano.
In passato ha ricoperto un incarico di vicecapo di gabinetto nel governo degli Stati Uniti, nonché incarichi di insegnamento in diverse università statunitensi.
È un promotore dell’economia orientata all’offerta e un oppositore della recente politica estera degli Stati Uniti.

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