Il mio voto

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Già da qualche giorno molti mi chiedono per chi votare. Io rispondo che c’è un criterio preciso che ha sempre orientato le mie scelte in materia e che dovrebbe orientare il voto di chicchessia: scegliere il partito o la persona che si avvicina il più possibile all’interesse nazionale, o meglio, al benessere della comunità nazionale, secondo la visione di ognuno.

Questa impostazione aveva un senso quando in Italia esisteva la politica, oggi la politica non c’è più; ci sono solo dei soggetti che si autoproclamano politici e ritengono che le loro “pensate” (definirle idee sarebbe eccessivo) siano creazioni geniali e frutto di una visione o di un preciso progetto politico che ormai non possiede più nessuno. Tutti confondono il progetto con il programma politico non capendo che il progetto presuppone la messa in discussione dei capisaldi essenziali (alcuni li chiamano paradigmi) della società materialista, antisociale, economicista e antiumana in cui viviamo.

Nulla di tutto questo nei vari programmi delle forze più grandi. Ma anche i nuovi gruppi, se riusciranno a presentarsi (raccogliere oltre 60.000 firme nel mese di agosto è molto difficile), sono incapaci di rappresentare una visione altra, ma nella quasi totalità restano vincolati alla costituzione italiana non rendendosi conto che proprio questa costituzione ha consentito la profanazione di quasi tutte le istituzioni messa in atto da Draghi e da chi lo ha preceduto.

Già questo ci dovrebbe far riflettere sull’utilità di concorrere all’elezione di membri di organi offesi e resi privi di funzionalità.

Comunque se proprio dovessi darmi delle priorità per interrompere la corsa verso la dissoluzione della nostra amata Italia punterei su coloro che avessero il coraggio di contrastare i principali elementi di danno all’interesse nazionale.

In questo quadro pongo al primo posto la rinuncia al ricorso dei soldi del ricovery plan per la realizzazione del folle pnrr: ritengo imbecille, e sono buono, indebitare fino al collo anche le future generazioni con clausole capestro gestite dagli strozzini del MES per realizzare tutti i sistemi di controllo e dominazione del nostro popolo, cioè per privarci della nostra libertà a spese nostre. Follia pura!!

Ma non vedo nessuno su questa strada.


Al secondo posto c’è sicuramente il blocco di tutti i processi di digitalizzazione la cui funzione è sempre e soltanto, non la funzionalità, ma il controllo e la restrizione delle libertà fondamentali. La concentrazione di tutti i dati personali in enormi banche dati sono strumento di potere assoluto sulle coscienze delle persone che, con il monopolio dell’informazione già esistente, sarebbero ridotti ad individui condizionati e condizionabili, ovvero una nuova e più perversa forma di schiavitù. Tutto questo pone problemi etici gravissimi che nessuno affronta e nessuno, fino ad ora, pone il veto su queste assurdità antiumane (torna il problema della nuova visione che manca).

Al terzo posto, ma non per importanza, c’è la limitazione del contante ed addirittura la sua eliminazione. Già ci hanno privati della sovranità monetaria, dimenticando che i soldi, proprio perché non hanno più un controvalore di riferimento, valgono in quanto noi li accettiamo e quindi dovremmo essere noi, popolo, i veri proprietari di tutti i soldi in circolazione; ora addirittura ci vogliono privare della proprietà dei soldi che ci guadagniamo ma farli circolare solo con carte ed affini affinchè tutto sia controllato e registrato offendendo la dignità di noi come lavoratori e limitando ulteriormente la nostra libertà e la nostra vita privata. Anche in questo caso non vedo forze politiche che affrontino concretamente il problema.

Potrei continuare a lungo su tutti i frutti letali del liberismo e dei mascalzoni che lo hanno imposto come legge universale, ma sono vincolato a rispettare i limiti di spazio.

Dovrei parlare della ricostruzione del nostro sistema scolastico a tutti i livelli fino all’università, compresa la ricerca, una volta gioiello che tutti ci invidiavano ed ora distrutto con la conseguenza che le nuove generazioni hanno perso il senso critico e la capacità di analisi vera ricchezza del nostro popolo; dovrei dire della inesistenza o quasi, per lo meno in alcune regioni, del sistema sanitario nazionale, anche questo una volta fiore all’occhiello dell’Italia vera.

Non posso ignorare però un’altra lesione profonda fatta all’integrità fisica, etica e spirituale delle persone con l’obbligo di inoculazione di sieri genici, impropriamente chiamati vaccini, che a nulla sono serviti e servono se non a recare effetti collaterali e umiliazioni sociali, che richiederebbero già ora dei percorsi risarcitori non solo monetari. Anche questo tema per ora nessuna forza in campo affronta.

Infine chi ha la volontà di condannare e vietare la scelta criminale di far massacrare il popolo ucraino inviando armi a Zelensky, e di danneggiare il nostro popolo con le antistoriche e antitaliane sanzioni alla Russia? Per ora nessuno.

Se qualcuno affronterà in chiave di interesse nazionale almeno alcuni di questi temi ed altri ancora avrà il mio voto perché dimostrerà di essere sulla buona strada per costruire un progetto alternativo complessivo.

Adriano Tilgher 

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