di Adriana Koulias
Cari amici, oggi mi sono svegliata e tra tutti gli eventi e le considerazioni che mi si sono presentati, e sono stati molti, quello che mi è balzato all’occhio in prossimità dell’anniversario dell’impulso del Convegno di Natale che entra nell’evoluzione mondiale è stata la domanda su dove dobbiamo cercare l’opera di Rudolf Steiner oggi.
Mi si è riproposta una conferenza che avevo già visto, ma che solo oggi ho finalmente capito! In essa Rudolf Steiner fa un’affermazione notevole:
È un peccato che il significato di certe parole pronunciate da uno statista anglo-sudafricano non sia stato colto in Europa. Le parole non erano state pronunciate con grande profondità, ma indicavano comunque un certo sentimento per il modo in cui le cose stanno prendendo forma al momento attuale. Questo statista ha detto che il centro della storia mondiale si è spostato dal Mare del Nord all’Oceano Pacifico, cioè dall’Europa in generale all’Oceano Pacifico. E si può aggiungere anche questo: “Ciò per cui, finora, l’Europa era una sorta di centro, ha cessato di esistere. Noi viviamo nei suoi resti. È stato sostituito dai grandi affari mondiali tra Oriente e Occidente”. (Rudolf Steiner, O.O.209, 24 Novembre 1921)
Ho riflettuto su questa questione per molti anni, ma mi è sembrato ancora più importante trovare una risposta in prossimità dell’anniversario del Convegno di Natale.
La conferenza di cui sopra è stata una risposta a dove dovrebbe essere indirizzata la nostra coscienza mentre ci muoviamo verso la prossima fase dell’Antroposofia, che inizierà l’anno prossimo.
A questo proposito si potrebbe ipotizzare che Rudolf Steiner non avrebbe voluto incarnarsi in America, come alcuni credono – perché le cose sono cambiate drasticamente nella direzione delle parole di Rudolf Steiner, negli anni trascorsi dalla sua morte e rinascita.
Basta guardare agli eventi del periodo 1925-1991 per rendersene conto.
La mia ricerca spirituale mi ha mostrato da tempo che Rudolf Steiner ha raggiunto il suo periodo solare di punto mediano tra la morte e la rinascita 33 anni dopo la sua morte, nel 1958. Trentatré anni dopo è rinato nel 1991, sette anni prima della terza manifestazione di Sorath nel 1998.
Rudolf Steiner avrà quindi 33 anni durante l’anniversario del Convegno di Natale.
Questo dimostra di per sé il suo grande legame con il Cristo.
Ci sono molte cose che possono essere dette a sostegno di questo, tra cui il lavoro di Willi Sucher e le parole di Walter Stein, ma non mi dilungherò su questo punto. Ciò che è importante è il significato della sua incarnazione e il suo legame con il Convegno di Natale e gli eventi che vediamo oggi. Infatti, i grandi sconvolgimenti che stiamo vivendo in questo momento nel mondo sono direttamente collegati al Convegno di Natale.
Per capire questo dobbiamo esplorare l’idea dell’opposto, del complemento. Gli eventi sulla Terra sono molto spesso spiritualmente l’opposto di ciò che vediamo.
Questa conoscenza del “contrario” è stata molto esplorata da me negli ultimi giorni, ho detto che le potenze avversarie spesso cercano di dirigere la storia del mondo in una particolare direzione che è proprio l’opposto di dove la storia del mondo dovrebbe essere diretta.
Ho detto che guardano a sinistra quando vorrebbero andare a destra e così via, conoscono la legge occulta del contrario e cercano di usarla a loro vantaggio. In questo momento la stanno usando in modo molto efficace.
Infatti, mentre tutti osservano ciò che sta accadendo in Medio Oriente (a ragione, perché ogni occultista o scienziato spirituale degno di questo nome è obbligato dalla coscienza a osservare gli eventi mondiali affinché i poteri superiori sappiano cosa sta accadendo nel mondo dal punto di vista umano), si sta creando un’attenzione esattamente nella direzione opposta a quella in cui uno scienziato spirituale dovrebbe guardare.
Le potenze avversarie vogliono porre il centro di tutta la storia della Terra in Medio Oriente proprio adesso, mentre è all’Oceano Pacifico che dobbiamo guardare per trovare la rinascita dell’impulso del Convegno di Natale.
Se vogliamo essere consapevoli delle questioni decisive che il mondo deve affrontare oggi, è in una regione dell’Oceano Pacifico che troviamo la risposta.
È logico che è qui che Rudolf Steiner avrebbe voluto nascere, al centro. Il nuovo “centro”. C’è solo un luogo nella regione del Pacifico che si può dire stia con un piede a ovest e l’altro a est, ed è qui che oggi esiste il centro… Questo, miei cari amici, potrebbe essere il luogo in cui Rudolf Steiner lavora oggi.
Ci si potrebbe chiedere perché sia importante trovarlo in un luogo qualsiasi, visto che il “maestro” è onnipresente – e questo è vero… eppure è stato importante per Rudolf Steiner essere stato trovato dai suoi allievi in Germania. Questo perché è importante che la nostra coscienza si orienti nella direzione “giusta”, perché se cerchiamo Dornach, non lo troveremo lì.
Così come ci viene detto che se cerchiamo il Cristo nel tempo tra la morte e la rinascita, non lo troveremo solo sulla Terra. Non troveremo Rudolf Steiner né a Dornach né in America, perché sia l’anima popolare tedesca che quella americana possono credere di essere al centro della Terra, ma non è più così.
Solo nella periferia, che è diventata il nuovo centro, ci sarà la possibilità di “rompere” il vecchio guscio dell’Occidente, rivelando il ricco tesoro dello spirito che può entrare in Oriente nel modo giusto per evitare la guerra di tutti contro tutti prima del tempo.
Infatti, il risultato di una guerra prematura di tutti contro tutti, prima che un numero sufficiente di persone possa sollevarsi dal materialismo sviluppando la giusta forma di spiritualità necessaria per la nascita della sesta epoca culturale, è comunque la nascita della sesta epoca postatlantica. Tutto si deciderà in quest’epoca, cari amici. Se la sesta epoca culturale potrà svilupparsi in Russia in modo che la sesta epoca postatlantica possa nascere nel modo giusto, dipende da ciò che accade in questa quinta epoca.
Il desiderio di Ahriman è di portare avanti questa guerra e quindi di distruggere ogni possibilità di rompere questo “guscio” e di far nascere ancora la sesta epoca postatlantica, che è una morte del futuro per decine di esseri umani.
Lucifero si oppone a lui perché vuole mantenere l’umanità nel passato, per rimanere in un costante stato di caos che è il precursore della nascita. In questo modo, la sesta epoca post-atlantica non nascerà mai!
Sia la nascita che la morte si basano su forme di distruzione.
Nella morte c’è la distruzione del corpo fisico, materiale, prima che lo spirito possa elevarsi nel cosmo.
Nel mistero della nascita c’è la distruzione della materia fisica prima che ciò che viene dal cosmo, lo spirito, possa operare nella materia.
In questo c’è l’opera degli spiriti della Nascita e della Morte. Gli esseri elementari della distruzione, che nel nostro tempo troviamo in tutta la tecnologia. Tutte le guerre che abbiamo visto dalla Prima Guerra Mondiale in poi sono state condotte utilizzando gli esseri demoniaci della Nascita e della Morte.
Vediamo gli effetti di questi esseri in Medio Oriente proprio adesso – in una guerra tra Lucifero e Ahriman che utilizzano gli spiriti della Nascita e della Morte.
Israele non è più il centro del mondo, le forze di distruzione che creano il caos spirituale e culturale in Palestina/Israele sono solo il riflesso esteriore di una malattia, così come la distruzione della Germania è avvenuta a causa di una malattia. La Germania non è più il centro dell’Europa.
Ma se si guarda a sud, lontano dagli eventi del nord, è qui che, si potrebbe dire, si trova il terreno decisivo della storia futura.
Qui, già ora, questa storia si sta preparando, perché gli esseri superiori stanno lavorando in questa regione e sperano che sia il terreno dove l’Occidente e l’Oriente possano incontrarsi.
Dipende da noi se questo potrà avvenire, perché mentre Ahriman e Lucifero sono impegnati a cercare di distogliere la nostra attenzione, noi possiamo a nostra volta approfittare dei loro affari inviando qui la nostra coscienza.
La mia idea è che in Australia si trovi il terreno di questa storia futura. Infatti, in nessun luogo del Pacifico esiste attualmente un luogo capace di essere il centro del mondo di oggi. L’Australia può essere il grande salvatore della sesta epoca culturale, necessaria per la giusta morte della quinta epoca postatlantica e per la giusta nascita della sesta epoca postatlantica. L’Australia è un continente, un paese e un’isola.
Rudolf Steiner ci dice che:
In netto contrasto con questo c’è la cultura puramente materialistica dell’Occidente, dell’Europa e dell’America. Questa cultura materialista e il suo modo di pensare altrettanto materialista non devono essere disprezzati, ma in fondo è come un guscio di noce duro, un guscio di noce che sta morendo. Ma il nocciolo è ancora vivo e, se si riesce a scoprirlo, il suo splendore supererà tutta la gloria della saggezza orientale che un tempo si riversava sull’uomo. Non c’è da sbagliarsi: finché i rapporti di europei e americani con l’Asia si limiteranno a interessi puramente economici e industriali, i cuori degli asiatici continueranno a essere diffidenti. Si può parlare quanto si vuole di disarmo, dell’opportunità di porre fine alle guerre… una grande guerra scoppierà tra l’Oriente e l’Occidente, nonostante tutte le conferenze sul disarmo, se i popoli dell’Asia non riusciranno a percepire qualcosa che fluisce verso di loro dallo Spirito dell’Occidente. La spiritualità occidentale può arrivare in Asia e se lo fa, l’Asia potrà fidarsi, perché con la propria spiritualità intrinseca, anche se un po’ decadente, i popoli asiatici saranno in grado di capirne il significato. La pace del mondo dipende da questo, non dalle conversazioni e dalle discussioni in corso tra i leader della civiltà esterna (Rudolf Steiner, O.O.209, 24 Novembre 1921).
Nota
Non ho parenti nazionali o di sangue in Australia, poiché sono nata in Brasile. Ho adottato l’anima popolare australiana quando avevo 9 anni, quindi posso parlare con una certa obiettività.
Vi lascio liberi di considerare e meditare in piena libertà.
Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Immagine in alto: Sophia tra Luce e Tenebra, dai dipinti della cupola del primo Goetheanum
Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.