Il Centenario 1924/2024 e la Scuola di Michele

Erd
di Adriana Koulias

Quest’anno celebriamo il centenario del 1924. Si potrebbe dire che è il riflesso centenario di tre doni fatti al mondo da Rudolf Steiner attraverso l’essere dell’Antroposofia e la guida dello Spirito del Tempo Michele per conto del Cristo.

  • La meditazione della Pietra di Fondazione
  • La formazione della Scuola di Scienza dello Spirito.
  • Le conferenze sul Karma.

Abbiamo avuto 100 anni di tempo per lavorare su questi tre aspetti e ora arriviamo alla culminazione. Dal 2013 a oggi abbiamo vissuto la culminazione dei tre doni elargiti all’umanità da Rudolf Steiner attraverso Antroposofia e Michele nel 1913: il nome di Antroposofia, la posa della prima pietra del Goetheanum e la consegna del Quinto Vangelo; in mezzo abbiamo vissuto la devastante commemorazione del rogo del Goetheanum.

Da oggi fino al 2033, vivremo grandi sconvolgimenti che ci porteranno al 100° anno di riflesso dell’inizio della Manifestazione del Cristo nell’eterico e al 2000mo anno di riflesso del Mistero del Golgotha.
Vi chiedo di accogliere liberamente questo nelle vostre anime. Di considerarlo con attenzione. Vi chiedo di fermarvi un attimo e di pensare a quante terribili guerre sono state vissute dal 1914 e a quanti sono entrati nel mondo spirituale da allora, nei modi più orribili che si possano immaginare; vi chiedo di contemplare cosa ha significato per Rudolf Steiner offr i suoi tre doni, nel 1913, prima di queste atrocità e tragedie, e che cosa gli è servito per attraversare quegli anni tra il 1913 e il 1924 per portare all’umanità ciò di cui aveva bisogno per consentire la presa di coscienza dell’avvento del Cristo eterico nel 1933, prima che l’ascesa di Sorath tentasse di spazzarla via completamente.
Vi chiedo quindi di contemplare ciò che l’umanità ha affrontato dal 2013 al 2024 e vi chiedo di immaginare liberamente e senza costrizioni, ma solo come suggerimento, ciò che dobbiamo attraversare da ora in poi e fino al 2033 per rendere possibile la coscienza del 100° anniversario e la manifestazione del Cristo eterico prima dell’anniversario dell’ascesa di Sorath – perché le due cose sono intrecciate.
Entrambi culmineranno nel 2000° anniversario del Mistero del Golgotha.

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Cosa significano per noi questi eventi epocali? Quanto trema l’anima al pensiero di queste ricapitolazioni? Quanto ci commuove portare questi pensieri nella nostra anima? Ognuno può scoprirlo liberamente.
Ma permettetemi di farvi un esempio di un’anima e alla fine potrete capire cosa c’entra con quanto detto sopra.
Immaginate che un’anima prometta consapevolmente di dedicare la propria vita all’Antroposofia 14 anni dopo aver “incontrato” Rudolf Steiner nell’Antroposofia. Immaginiamo che quest’anima, 21 anni dopo, e 21 anni dopo essere diventata membro della Scuola di Scienza dello Spirito, dedichi la sua vita con una promessa consapevole allo Spirito del Tempo Michele.
Notate quanti anni ci sono voluti per fare queste promesse!
Ci si potrebbe chiedere: “Perché?
Direi che le promesse erano già state fatte, solo che ci è voluto così tanto tempo perché venissero ricordate in modo così profondo e completo da permettere all’anima di rinnovare consapevolmente la sua “promessa di matrimonio” – la promessa fatta tanto tempo fa nel mondo spirituale quando, insieme a tutti coloro che si avvicinano all’Antroposofia, quest’anima stava intorno a Michele quando l’Antroposofia veniva creata in potenti immaginazioni e ispirazioni.
Vediamo come può essere così.
In passato i Rosacroce potevano collegarsi a Michele solo in modo onirico. Rudolf Steiner ci dice che:

‘Possiamo quindi dire che il vecchio movimento rosacrociano è caratterizzato dal fatto che le sue menti più brillanti avevano un intenso desiderio di incontrare Michele. Potevano farlo solo come in un sogno. Ma dall’ultimo terzo del XIX secolo, gli esseri umani possono incontrare Michele nello spirito in modo consapevole”.

I Rosacroce sulla terra hanno rinunciato alla loro saggezza stellare sognante, o meglio, diciamo, all’intelligenza cosmica di Michele, che sperimentavano solo in sogno dal punto di vista del mondo fisico, per aspettare di ritrovare Michele e di accogliere quella stessa intelligenza nella loro anima ora in modo completamente cosciente.
Mentre in alto le grandi immaginazioni e ispirazioni venivano sperimentate da coloro che stavano intorno a Michele, in basso sulla terra i Rosacroce rinunciavano, sacrificando le loro immaginazioni e ispirazioni per essere utilizzate da Michele nei mondi spirituali.
Questo sacrificio creò un’unificazione tra chi sta in alto e chi sta in basso. Coloro che rinunciavano alla loro intelligenza cosmica si chiedevano: “Le mie immaginazioni e ispirazioni torneranno di nuovo a me?” Mentre quelli in alto risposero, stando intorno a Michele: “Sì, ti aiuteremo!”

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Si potrebbe dire che il ricordo di queste esperienze può richiedere molto tempo. Ci può volere del tempo perché coloro che erano sulla terra allora, i platonici e coloro che stavano sopra, gli aristotelici, si risveglino completamente, nascano, vengano educati in modo tale da poter afferrare il mondo con l’intelletto, e poi trovino l’antroposofia e usino l’intelletto per comprenderla. Questa comprensione doveva poi portare a un legame intimo con l’Antroposofia attraverso un amore profondo e allo sviluppo delle giuste qualità animiche per presentarsi ancora una volta al cospetto di Michele.
È una strada lunga!
Ci possono volere anni di perseveranza, anni di studio e di pratica finché si sia in grado di portare qualcosa di completamente consapevole a Michele, in modo che possa avvenire un vero rinnovamento dell’impegno. Le vecchie qualità dell’anima devono essere dimenticate, ne devono sorgere di nuove e nel frattempo un’anima può sperimentare il Cristo, può essere completamente devota al mondo spirituale, all’antroposofia e a Michele, ma un rinnovo del voto, della promessa… questo richiede di più, richiede qualcos’altro.
Rudolf Steiner ci dice questo:

“Michele è davvero un essere strano, un essere che in un certo senso non rivela nulla, a meno che noi non gli portiamo qualcosa in base al nostro diligente lavoro spirituale qui sulla terra. Michele è uno spirito silenzioso. È uno spirito silenzioso e riservato”.

Miei cari amici, rinnoviamo il nostro voto a Michele solo quando, in piena coscienza, gli portiamo qualcosa e impariamo a sperimentare il suo sguardo su di noi che rifiuta o accetta ciò che gli portiamo. Non ci dà nessun’altra indicazione, nessuna parola, solo uno sguardo e un gesto.
Sentire quello sguardo che cade consapevolmente su di noi e la sua potenza può essere un evento sconvolgente. Resistere a quello sguardo, tuttavia, è l’inizio di una relazione vera e consapevole con Michele.
Prima di questo, stiamo lavorando per ottenerlo.
Michele ci lascia completamente liberi. Non ci aiuta a creare. Aspetta e guarda e noi sappiamo se ciò che abbiamo creato è degno solo osservando il suo sguardo e sperimentando i suoi gesti.
Questo, cari amici, è il punto.

L’unico modo per trovare Michele nel nostro tempo è essere “creativi”, avere iniziativa. Potrebbero volerci molti, molti anni prima che ciò che creiamo abbia valore per Michele, e gli si dimostra il proprio impegno profondo se si continua a sforzarsi di essere consapevoli e altruisti. Sopportare di essere rifiutati fa parte del compito, della devozione. L’anima moderna non ama la devozione e la riverenza è qualcosa che disdegna perché l’anima teme lo spirito e non vuole essere respinta da Michele. Lucifero e Ahriman lo sanno e operano in modo tale che molti si allontanano inconsciamente e dimenticano le promesse fatte a Michele attraverso le loro ispirazioni.

Che cosa non accetta Michele? Tutto ciò che deriva da ciò che tende a porre l’accento sulle caratteristiche fisiche ereditate, e anche sulle facoltà ereditate, per esempio i sensi e ciò che percepiscono della natura – animali, piante e altri esseri umani. Questo include la chiaroveggenza, se si basa su organi fisici. Queste cose sono di natura tale che:

“… ci appare come se Michele lo allontanasse da sé in segno di rifiuto. Con questo gesto vuole dimostrare che tali intuizioni non portano alcun frutto per noi per quanto riguarda il mondo spirituale. Solo ciò che scopriamo nel regno umano animale e vegetale, indipendentemente da elementi puramente ereditari, può nascere verso l’alto per Michele”.

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Michele rifiuta tutto ciò che non nasce da un corpo eterico liberato dal corpo fisico: anche la nostra percezione del mondo spirituale e le intuizioni che ne derivano, se non nascono da un corpo eterico completamente libero, vengono rifiutate.
Viene accettato solo ciò che nasce dal pensiero liberato dal corpo fisico, cioè il pensiero come forma di percezione dovuta a un corpo eterico libero dal corpo fisico.
Se si riesce a portare a Michele un pensiero libero, si sperimenta lo sguardo affermativo dell’approvazione.
Questo è un pensiero giustamente concepito in armonia con la guida cosmica. Infatti, è a questo cui si impara a tendere sempre di più; a riflettere, per così dire, per spingersi fino alla luce astrale, a vedere i segreti dell’esistenza e poi a presentarsi davanti a Michele e ricevere il suo sguardo di approvazione che ci dice:

“È giusto, è in armonia con la guida del cosmo”.

Bisogna essere in grado di mantenere la rotta e di subire innumerevoli battute d’arresto, di seguire la strada con la fiducia che alla fine si incontrerà consapevolmente lo sguardo di Michele e si troverà la sua approvazione.
Quando lo facciamo, Michele non ci parla, il suo sguardo trafigge la nostra anima, vede e digerisce e noi sappiamo che “sono visto, sono compreso, sono lasciato libero”.

Cari amici, non c’è amore più grande che essere visti, compresi e lasciati liberi. È un amore che dobbiamo imparare da Michele, perché è un amore cristico.
È così che si fa la promessa.

Se ciò che portiamo è degno, per quanto piccolo, Michele lo porta come atto creativo nel cosmo, in modo che ciò che non possiamo ancora realizzare da soli, possa continuare a lavorare nei mondi superiori e un giorno tornare a noi.
Ciò che sorge viene digerito dagli esseri superiori e torna a noi come ispirazione per ulteriori pensieri e azioni.
Esistono due tipi di azioni pensate.
L’azione che è il risultato di una lettura subconscia della luce astrale e l’azione che nasce da una lettura cosciente della luce astrale.
La lettura “subconscia” è quella che ci giunge attraverso lo studio di opere antroposofiche che sono formulate in modo tale da stimolare attivamente l’intelletto a liberare per un certo tempo il corpo eterico dal corpo fisico.
La lettura cosciente viene stimolata dalle opere antroposofiche, si è in grado di sviluppare facoltà capaci di entrare nel mondo spirituale per vedere la vera essenza di ciò che viene dato nelle opere antroposofiche attraverso un corpo eterico che si solleva dal corpo fisico in modo attivo.
Entrambe le cose possono essere accettate, purché l’attività spirituale di “lettura” nasca per libera scelta o per amore dell’azione.
Come funziona?

Per esempio, si può avere un’idea, un pensiero che nasce dalla lettura di una conferenza. Se lavoriamo con l’antroposofia in modo che non rimanga astratta e nella misura in cui creiamo da essa immagini o “idee” vive, allora le nostre idee o immagini sono una domanda a cui rispondono i morti e il nostro angelo.
Michele non risponderà alle domande, perché deve sempre lasciarci liberi.
Per raggiungere Michele dobbiamo fare di più. Dobbiamo creare coscientemente nella mente, nel corpo eterico, l’idea, il pensiero, nel modo più pieno e vivido possibile, come in una meditazione.
Un passo verso questo è:
Percepiamo un’immagine di qualcosa al di fuori di noi, ma questa diventa un’attività solo quando l’immagine entra nell’anima. L’aspetto importante è che dobbiamo osservare come l’immagine entra nell’anima e qual è la risposta dell’anima all’ingresso di questa immagine. L’attività corrispondente dell’anima che vede l’immagine esterna è l’esperienza del dopo immagine interiore.
Questa coscienza della risposta dell’anima è già un potere, un potere dell’anima, un potere creativo. È l’Anima Cosciente.
Ma non possiamo fermarci qui!
Se poi usiamo questo potere per creare un pensiero indipendente, che non si basa su alcuna forma fisica di immagine, ma piuttosto su una forma di immagine che ha la qualità di un’immagine successiva, solo ora abbiamo un’attività creativa consapevole.
Questo è il punto più importante, perché ogni pensiero e idea che formuliamo è un atto che diventa reale, oggettivato e osservato dagli esseri della nostra aura.
Ma solo un’immagine di pensiero, priva di elementi di fisicità, è accettabile per Michele.
Ecco perché Rudolf Steiner ci dice questo in una conferenza su Michele e il Nuovo Yoga:

‘Torno ancora una volta all’immagine: Voi vedete una fiamma. Chiudete gli occhi e avete l’immagine successiva che svanisce. È solo un processo soggettivo? Sì, dice il fisiologo moderno. Ma non è vero. Nell’etere cosmico questo significa un processo oggettivo, così come nell’aria la presenza di acido carbonico che si espira significa un processo oggettivo. Avete a che fare con l’elemento oggettivo; avete la possibilità di sapere che qualcosa che avviene dentro di voi è allo stesso tempo un delicato processo cosmico, se ne diventate consapevoli. Se guardo una fiamma, chiudo gli occhi, lascio che si spenga – si spenga anche se tengo gli occhi aperti, solo che poi non me ne accorgo – allora sperimento un processo che non si svolge semplicemente dentro di me, ma che si svolge nel mondo”.

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Le immagini che creiamo, che sono puro fenomeno, cioè immagini che vengono dopo le immagini, vengono poi viste, giudicate e si può sperimentare se la nostra idea è degna di essere portata agli esseri superiori. Michele porta le nostre “azioni” più in alto di quanto il nostro angelo o i defunti possano fare: lui le porta alla seconda gerarchia e loro alla prima!
Il pensiero, cari amici, è un’azione che diventa un fatto cosmico oggettivo quando Michele lo porta in alto.
Una sensazione di calore interiore e devoto nasce dallo sguardo benefico di Michele, quando il nostro pensiero è ben accolto, e significa che l’idea può ora elevarsi per essere elaborata ulteriormente secondo la saggia guida degli esseri superiori e tornerà a noi, a volte molti anni dopo, dai lontani confini del cosmo come risposta.
Questa risposta di solito arriva per mezzo dei nostri angeli o dei defunti nel sonno o di altri che intorno a noi ci pongono domande che sono la nostra risposta, o anche di incontri casuali come quello di Rudolf Steiner quando vide la Pietà… si viene guidati al momento giusto verso la “risposta”. Bisogna quindi ricordare le proprie idee ed essere abbastanza consapevoli da discernere quando esse ritornano come risposte!
Più siamo consapevoli, più si sviluppa una conversazione silenziosa con Michele, in modo che nasca un flusso di coscienza, finché un giorno ci troviamo pienamente consapevoli davanti allo sguardo di Michele e, pienamente consapevoli, dobbiamo accettare le conseguenze delle nostre azioni nel nostro karma.
Questo può richiedere anni.
Per esempio, per quanto mi riguarda, il Ghost Club, il quinto libro della serie dei Rosacroce, ha richiesto finora 12 anni. (Mi sento umilmente grata ai miei mecenati che hanno sopportato con me questa prova del tempo e non mi pressano troppo spesso per terminarlo).
Il lavoro rigoroso che comporta, gli anni che a volte ci vogliono e la dedizione dell’anima per ottenere il risultato giusto e non perdere di vista il proprio obiettivo nonostante i rifiuti, non è sempre compatibile con le persone di oggi che sono abituate a risposte rapide, a risultati rapidi.
Questo ha fatto sì che molti si allontanassero da Michele e dalla Scuola di Michele (quando dico questo non intendo un allontanamento fisico dalle classi fisiche, dai lettori, ecc… ma nel proprio cuore, nella propria anima) e cercassero altre strade. Queste possono produrre dei risultati, ma bisogna chiedersi se questi risultati saranno accettabili per Michele.
Solo l’anima stessa può saperlo e decidere.
È stato il legame di Rudolf Steiner con Michele che ha reso possibili le forze necessarie per unire il cielo e la terra durante la Conferenza di Natale.
Coloro che scambiano la comprensione di questo evento per una forma di idolatria, lo fanno dal loro punto di vista, ma dimostrano solo di non avere gli organi giusti per conoscere il significato di un tale evento, così come i farisei e i sadducei non sapevano cosa significasse l’avvento del Cristo in Gesù. È stato un punto di svolta nel tempo, perché nella Meditazione della Pietra di Fondazione è entrata nelle anime umane una forza fondante, in grado di permettere all’impulso cristico di entrare per la prima volta direttamente nel corpo eterico, il corpo di luce.
Prima di allora il Cristo entrava attraverso gli organi fisici di senso, perché si manifestava nel mondo fisico attraverso Gesù.
La Meditazione della Pietra di Fondazione permette alla coscienza del Cristo di entrare nel corpo eterico, in modo da poterlo vedere manifestarsi attraverso l’anima natanica nel mondo eterico.
La Meditazione, inoltre, fonda in coloro che erano presenti in quel momento le facoltà capaci di unirsi a Michele come preparazione all’apertura sulla terra del portale della Scuola soprasensibile di Michele.
Questo portale si aprì nel 1924 e lo celebriamo quest’anno.

La Scuola di Scienza dello Spirito, miei cari amici, non è una questione terrena, è una scuola soprasensibile!
Le conferenze sul karma sono strettamente collegate ad essa, perché le conferenze sul karma indicavano come coloro che appartenevano alla Scuola di Michele sovrasensibile, coloro che stavano in alto e coloro che stavano in basso, potevano ritrovarsi nella Scuola di Michele terrena e lavorare insieme per creare una comunità che potesse affrontare la fine del secolo in piena coscienza.
Quindi, nella Scuola di Michele i Rosacroce si uniscono a coloro per i quali hanno sacrificato la loro immaginazione e si rivolgono a loro di nuovo – a coloro che hanno risposto Sì, ti aiuteremo! Questo è stato un culmine nei mondi spirituali vicini alla terra all’inizio del secolo e nel 2013 quelle anime sono entrate nella sfera terrena e da quel momento hanno iniziato a ritrovarsi.

Quest’anno, coloro che hanno osservato la Conferenza di Natale dai mondi spirituali e hanno assistito alla discesa dell’essenza metamorfosata del Primo Goetheanum come Meditazione della Pietra di Fondazione, nonché all’apertura del portale della Scuola di Michele e alle conferenze sul karma che avevano lo scopo di liberare la memoria di coloro che ne facevano parte, hanno fatto la promessa di scendere e di costruire una connessione con il Goetheanum eterico nelle loro anime, di trovare Michele consapevolmente e di trovarsi l’un l’altro nell’amore fraterno di Cristo – vedendo, comprendendo e lasciando liberi.

Queste anime siamo tutti noi!
Manterremo le promesse che abbiamo fatto di prepararci e di aiutarci reciprocamente a sopportare gli anni da oggi al 2033, proprio come Rudolf Steiner preparò il mondo a ciò che sarebbe accaduto dal 1924 al 1933?
Nel 1925, prima di morire, Rudolf Steiner tenne il suo ultimo discorso come ultimo appello.
Sapeva allora che gli esseri umani non riuscivano a ritrovarsi, a trovare Michele e a costruire un ponte tra la terra e il mondo spirituale. Si sente nelle sue parole che almeno 12 volte 4 leader dovettero essere riconosciuti dalla direzione del Goetheanum in cui il Pensiero di Michele viveva pienamente. Questo fu un ultimo tentativo di risvegliare le persone.

Che cos’è questo Pensiero di Michele?
Nel suo ultimo discorso Rudolf Steiner ce lo illustra con l’esempio di Elia, Giovanni Battista, Raffaello e Novalis. In queste individualità vediamo come nel corso di molte vite il “pensiero” di Michele sia stato elaborato fino a quando, come Novalis, è stato portato al mondo nella forma sublime dell’idealismo magico.
Miei cari amici, ciò che vi ho esposto sopra, la capacità di usare il libero pensiero per trasformare le idee in modo “magico” in immagini che sono atti – questo è l’Idealismo magico – la creatività dell’anima.
In Raffaello è diventato pittura.
In Novalis divenne poesia.
Tutto ciò che abbiamo davanti a noi nell’immediata realtà sensoriale, tutto ciò che l’occhio può vedere e riconoscere come bello – tutto ciò, attraverso l’idealismo magico che vive nell’anima di Novalis, appare nella sua poesia con uno splendore quasi celestiale. La cosa materiale più meschina e semplice, con l’idealismo magico della sua poesia, può farla rivivere in tutta la sua luce e gloria spirituale”.
Questo è un esempio di colui che ha portato il potere del pensiero di Michele per molte vite e la cui opera può fare una profonda impressione su di noi perché in essa si trova un’essenza spirituale viva che è stata accettata da Michele ed elaborata dagli dei superiori.
Questo è ciò che Rudolf Steiner intende quando dice che Novalis è stato il precursore della corrente di Michele.
E così vediamo in Novalis un radioso e splendido precursore di quella corrente di Michele che ora vi guiderà tutti, miei cari amici, mentre vivete; e poi, dopo che avrete attraversato la soglia della morte, troverete nei mondi spirituali sovrasensibili tutti gli altri – tra i quali anche l’essere di cui vi ho parlato oggi – tutti coloro con i quali dovrete preparare l’opera che sarà compiuta alla fine del secolo e che condurrà l’umanità oltre la grande crisi in cui è coinvolta”.
Ascoltate di nuovo queste parole alla luce di tutto ciò che sappiamo ora:

Se questo Potere di Michele è veramente in grado di vincere tutto ciò che è del demonio e del drago [e voi saprete di cosa si tratta], se voi tutti, che avete ricevuto in questo modo nella luce il Pensiero di Michele, lo avete davvero ricevuto con cuore sincero e fedele e con tenero amore, e vi sforzerete di andare avanti dall’umore di Michele di quest’anno, fino a quando non solo il Pensiero di Michele si rivelerà nella vostra anima, ma sarete anche in grado di far vivere il Pensiero di Michele nelle vostre azioni in tutta la sua forza e in tutta la sua potenza – se così sarà, allora sarete veri servitori del Pensiero di Michele, degni aiutanti di ciò che ora deve entrare nell’evoluzione terrestre attraverso l’Antroposofia, e prendervi posto nel significato di Michele. ‘

Ma continua con questo punto:

Se in un prossimo futuro, in quattro volte dodici esseri umani, il Pensiero di Michele diventerà pienamente vivo – quattro volte dodici esseri umani, cioè, riconosciuti non da loro stessi, ma dalla guida del Goetheanum di Dornach – se in quattro volte dodici di questi esseri umani sorgeranno dei leader con lo stato d’animo che appartiene alla festa di Michele, allora potremo guardare alla luce che attraverso la corrente di Michele e l’attività di Michele si diffonderà in futuro tra gli uomini”.

Che cos’è la Festa di Michele? È un Festival del coraggio.
All’epoca servivano 48 persone che avessero il coraggio di sperimentare il potere creativo di Michele che vediamo nell’idealismo magico e di essere riconosciuti dalla leadership del Goetheanum.
Il coraggio è la paura spogliata delle emozioni. Letteralmente. È una concentrazione di forze del cuore. Nella paura il polso accelera, la temperatura si abbassa, la pressione sanguigna sale, il respiro diventa corto e superficiale, ed è accompagnato da sentimenti di ansia e paura.
Il coraggio dissocia i sentimenti di ansia e paura dall’attività fisiologica accelerata. Si tratta di un’esperienza del futuro che si sviluppa ora come forza creativa.
Questa forza creativa è il modo in cui combattiamo il drago!
Sappiamo cosa è successo negli anni successivi alla morte di Steiner e come le forze avversarie hanno lavorato per impedire che le persone 4X12 fossero riconosciute. Il mondo non è stato permeato dalle forze di Michele per questo motivo, e ciò che vediamo oggi, la tragedia degli eventi attuali e tutti gli eventi degli ultimi 100 anni ne sono il risultato.
Ora ci troviamo di fronte a un evento simile e vi prego di accogliere nelle vostre anime ciò che vi dico liberamente e senza costrizioni. Dobbiamo essere svegli e consapevoli di ciò che sta accadendo nella società antroposofica. Non dobbiamo rimanere indifferenti agli attacchi che cercano di impedire ancora una volta al Pensiero Micaelita di svilupparsi come forza creativa nelle anime umane.
Ne vediamo la prova nella paura e nell’ansia che vediamo oggi nel mondo. La mancanza di coraggio e di convinzione morale.
Nel nostro tempo dobbiamo prendere sul serio le parole pronunciate da Rudolf Steiner nel suo ultimo discorso. E riflettere seriamente sulla nostra posizione rispetto a Michele in questo momento. Perché molto è in bilico. Ancor più di cento anni fa, abbiamo bisogno del potere di Michele per sopravvivere a ciò che sta per accadere.
La mia domanda nel 2012 era:

Siamo in grado di riconoscere l’importanza dei prossimi anni e di lavorare con i sette doni dell’Antroposofia per aprirci alla Sacra Intelligenza Cosmica spirituale di Michele come protezione per ciò che sta per accadere? Oppure i prossimi anni ci passeranno davanti in uno stato di semi-coscienza confusa, mentre ci dirigiamo sempre più verso il basso, in un abisso da cui non potremo riemergere?”.

Qui di seguito troverete la conferenza collegata che ho tenuto nell’agosto 2012, che è stata la mia offerta a Michele ed è stata l’ultima di tre conferenze fondamentali di Michele.

Dodici anni dopo, quasi nello stesso mese, questa conferenza mi è tornata in questo intervento, e potete vedere, se le confrontate, come gli esseri superiori vi abbiano aggiunto ciò che è necessario, perché il mio lavoro e il vostro, da allora, lo hanno permesso. È anche istruttivo notare che tali elaborazioni devono poi essere lasciate sull’altare del mondo.

(conferenze collegate alle citazioni di cui sopra).
https://rsarchive.org/…/English/RSP1965/19240113p02.html
https://rsarchive.org/…/English/Singles/19240928p01.html
(La mia conferenza personale)
https://www.zurielpress.com/…/93123f…

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

 


Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.

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