I nuovi terroristi e la società incivile

Ci siamo.

In realtà non avevamo dubbi; non era questione di se, ma di quando.

Dopo settimane di avvisaglie, mezze parole, allusioni, berci televisivi, finalmente il Ministero della Verità ha diramato la notizia a reti unificate: I no-vax sono i nuovi terroristi.

E le presstitute, le prostitute dell’informazione, hanno fatto a gara a “sbattere il mostro in prima pagina” – notate che questa è la prima notizia di ogni testata – sgomitando per mostrarsi più scodinzolanti e sottomessi degli altri alle verità enunciate dal Grande Fratello.

Prima vennero le brigate Rosse, la RAF, Ordine Nuovo, poi fu la volta del terrorismo islamico, dell’ISIS, della “war on terror” del post-11 Settembre, ed ora che gran parte dei travestimenti e degli inganni di chi ha armato e addestrato i terroristi per creare una condizione di guerra perenne sono stati smascherati, non poteva mancare un nuovo nemico da mettere in campo: i no-vax, i nuovi terroristi.

Notate i titoli, tutti copia/incollati dalle veline delle agenzie di stampa.

Quello che era il giornalismo di inchiesta, il sano dubitare di chi voleva rendersi personalmente conto dei fatti prima di sedersi alla macchina da scrivere – anche questa un ricordo romantico di un passato remoto –  completamente spazzato via da un Leviatano globale che ha comprato a prezzi di realizzo l’intera filiera dell’informazione.

E la definizione della Neo-lingua – “no-vax” – che assimila posizioni estremamente diverse, di fatto violentando la realtà delle convinzioni di milioni di persone, accorpandole in una formula facile da additare al pubblico ludibrio, all’odio dei benpensanti, si mostra efficace come tutte le formule usate da sempre dal potere per manipolare le masse.

I no-vax, insomma, secondo gli araldi del Pensiero Unico, non solo metterebbero in pericolo la salute pubblica ma preparerebbero azioni violente per far valere le loro strampalate teorie, non confermate dalla Scienza, quella con la esse maiuscola, dei salotti televisivi e dei talk show, naturalmente, l’unica accreditata dal Ministero della Verità.


Tra l’altro, poi, visto che l’arte di infiltrare movimenti pacifici è stata da sempre l’arma preferita dal potere per demonizzare l’opposizione, direi che questa iniziativa del Ministero della Verità di sbattere i no-vax in prima pagina abbia prevalentemente una funzione di preparazione a leggi più repressive nei confronti del dissenso.

Una finestra di Overton in cui l’idea di discriminare, arrestare e magari rinchiudere i no-vax è dapprima

  • inconcepibile 
  • estrema 

ma che poi, visto che costoro si dimostrano aggressivi e violenti, diventa:

  • accettabile 
  • ragionevole 
  • diffusa 

fino a quando basta fare l’ultimo passetto per renderla universalmente condivisa:

  • legalizzata

Uno spettacolo vergognoso, degno di un romanzo di Orwell, non certo di un Paese che si vantava della “società civile” – per citare una ridondante espressione politically correct – definizione che oggi ha il sapore dolciastro di quei ricordi che ci fa piacere rievocare con la memoria ma che non si sa bene se sono veri o magari addolciti e sfumati dal tempo trascorso.

“Società civile” nella definizione di Wikipedia:

Il concetto di società civile trascende la politica e il riconoscimento dei diritti da parte delle istituzioni. C’è una differenza tra progresso scientifico e tecnico e progresso morale. La società civile, come la democrazia, più che aggregazione di popolo e di sudditi, è aggregazione di cittadini, aggregazione di uomini.
Riguarda il progresso scientifico ma la consapevolezza e il riconoscimento sociale di diritti fondamentali che Kant definisce diritti innati. A cominciare dal diritto alla libertà.

“Consapevolezza e riconoscimento sociale di diritti fondamentali … a cominciare dal diritto alla libertà” …qualcosa che è manifestamente scomparso dal panorama del nostro mondo.

Ci troviamo, infatti,  di fronte ad una società che non solo non è consapevole né esercita il riconoscimento sociale dei diritti fondamentali ma ha  barattato il diritto alla libertà con la (presunta) protezione dalla paura e dalla morte.

Dovremmo allora coniare una nuova definizione per questa società ipocrita e rabbiosa, razzista e manipolata; magari “società incivile”, visto che ogni predicato di civiltà è stato spazzato via in meno di due anni.

Ma se sono bastati due anni per far cadere le maschere, vuol dire che quella definizione – la “società civile” –  era solo una chimera, un albero che non aveva radici e che il primo colpo di vento ha fatto fragorosamente schiantare a terra.

Starà a noi, agli uomini liberi, crearla la società civile.

Una volta che sarà passata la tempesta

Piero Cammerinesi

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