La libertà dalla paura è la libertà
che chiedo per te, mia Patria diletta! –
Libertà dal fardello degli anni, che fa chinare la tua testa,
che ti spezza la schiena, che rende ciechi i tuoi occhi
al richiamo allettante del futuro;
libertà dai ceppi del torpore con i quali
incateni te stessa all’immobilità della notte,
diffidando della stella che addita la via avventurosa della verità;
libertà dall’anarchia di un destino le cui vele sono affidate a venti ciechi ed incerti,
e il timone a una mano irrigidita e fredda come la Morte;
libertà dall’onta di abitare in un mondo di marionette,
le cui mosse sono guidate da fili senza cervello,
ripetute per abitudine senza senso;
dove i personaggi sono in attesa, con passiva obbedienza,
d’un burattinaio
che li desti per un istante a un’effimera imitazione della vita.
Rabindranath Tagore
***
Freedom from fear is the freedom
I claim for you my motherland!
Freedom from the burden of the ages, bending your head,
breaking your back, blinding your eyes to the beckoning
call of the future;
Freedom from the shackles of slumber wherewith
you fasten yourself in night’s stillness,
mistrusting the star that speaks of truth’s adventurous paths;
freedom from the anarchy of destiny
whole sails are weakly yielded to the blind uncertain winds,
and the helm to a hand ever rigid and cold as death.
Freedom from the insult of dwelling in a puppet’s world,
where movements are started through brainless wires,
repeated through mindless habits,
where figures wait with patience and obedience for the
master of show,
to be stirred into a mimicry of life.
Rabindranath Tagore