Vaccini killer

Zombie Hands

Uno: non sono vaccini anche se li spacciano per tali; due: i soggetti vaccinati trasmettono ugualmente il cosiddetto nuovo coronavirus; tre: la vaccinazione alimenta nuove varianti con ceppi sempre più resistenti.

A rigor di logica, quindi, nel mondo produrranno dei lasciapassare che certificano il falso; di autentico su quei certificati saranno registrati soltanto i dati personali degli esseri umani trasformati in cavie prigioniere.

Essendo questi pseudo vaccini in realtà una terapia genica in fase sperimentale che non dà l’immunizzazione, che garantisce però al contempo danni alla salute proiettati nel tempo e che attualmente non è ancora obbligatorio per tutto il gregge, le autorità come fanno a realizzare un pass vaccinale se la vaccinazione non è una vaccinazione, bensì una marchiatura bestiale?

Inoltre, aver reso obbligatorio il falso vaccino con pena perdita dello stipendio o demansionamento in Italia si chiama estorsione.

Lo stesso metodo usato dalla mafia per chiedere il pizzo.

Ecco i dati ufficiali ad oggi: sono oltre 10,6 milioni i cittadini in Italia che hanno ricevuto almeno una dose, quasi il 18% della popolazione.

Oltre 4,4 milioni (il 7,45% della popolazione) ha ricevuto anche la seconda dose.

Il 53% circa degli over 70 – i più a rischio – hanno una copertura totale o parziale.

La ministra degli Affari regionali Gelmini è convinta che

“procedendo con questo ritmo nelle vaccinazioni nell’arco di un paio di mesi, ad agosto-settembre, potremmo raggiungere l’immunità di gregge”,

fissata intorno al 70% della popolazione vaccinata.

In Francia il Consiglio di stato ha stabilito che

“Ai francesi vaccinati è vietato viaggiare perché portatori del virus”.

Nell’ordinanza del 4 febbraio scorso e in quelle successive a seguito di vari contenziosi, tra cui l’ultima del primo aprile, viene ribadirlo che il vaccino non impedisce di essere portatore del virus  e non impedisce la sua trasmissione, non protegge dal contrarre l’infezione e dunque non esonera i vaccinati dal confinamento, dal distanziamento e dalla mascherina.

Gianni Lannes

Fonte

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