Un’overdose di libertà è letale per uno Stato 

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Una interessante intervista sul Financial Times del 19-20 giugno ha catturato la mia attenzione. Un’intervista con Vladislav Surkov, che è l’architetto della democrazia corrotta che ha tenuto Vladimir Putin al potere per 21 anni.  Surkov è un consumato operatore dietro le quinte del Cremlino che è diventato il principale ideologo di Putin e il confidente politico più vicino, svolgendo per Putin un ruolo simile a quello che ha svolto Dominic Cummings per Boris Johnson o Steve Bannon per Donald Trump. Allo stesso modo in cui CummingsBannon sono stati alla fine gettati in mare dai loro padroni politici, così Surkov è stato appena “abbandonato” da Putin. 

Surkov è stato un padre fondatore del Putinismo e ha contribuito a creare la “democrazia sovrana” della Russia, un sistema apparentemente aperto con risultati chiusi. Si indicono le elezioni, si fa campagna elettorale, si vota, si contano le schede e ogni volta vince lo stesso uomo. L’idea centrale è che la stabilità dello stato è molto più importante della libertà dell’individuo. Questo porta alla creazione di falsi partiti di opposizione, controllo rigido dei media e impossibili barriere all’ingresso per personaggi politici non approvati da Putin. 

Surkov afferma che Putin non ha abolito la democrazia, ma l’ha sposata con l’archetipo monarchico del governo russo. 

“Questo archetipo sta funzionando… ha abbastanza libertà e abbastanza ordine. Un’overdose di libertà è letale per uno Stato. Tutto ciò che è medicina può essere veleno. Tutto sta nel dosaggio”. 

Ciò è ovviamente in completa contraddizione con le idee sulle libertà sociali che fino a poco tempo fa erano sposate dalla maggior parte dei governi occidentali. Se queste idee possano ancora reggere nell’attuale clima di paura e panico indotti dalla pandemia è ora discutibile. Si può immaginare che i governi occidentali e il tipo di persone che si incontrano a Davos si stiano chiedendo se le nostre idee di libertà e libertà individuali possano essere sostenute durante un periodo di cambiamento climatico e di pandemia Covid-19, in particolare quando regimi autocratici come i governi di Cina e Russia affermano che le loro culture sono superiori alla nostra nell’affrontare le attuali crisi mondiali.  

Potrebbe essere che le nostre élite di governo abbiano in effetti colto l’opportunità della pandemia per fare un esperimento e vedere fino a che punto possono spingersi nell’imporre controlli sociali in stile cinese o russo sulle loro popolazioni? 
Sono arrivati ​​alla conclusione di Surkov che “un’overdose di libertà è letale per uno stato”?
 

Mi chiedo se la battaglia per le nostre libertà non sia già stata persa. La straordinaria passività mostrata dai miei concittadini di fronte alle restrizioni, ai lockdown e alle varie limitazioni della libertà, favorite da una occulta cultura di censura e autocensura da parte dei media e delle istituzioni professionali, è stata del tutto senza precedenti nella mia esperienza adulta, esperienza che abbraccia l’ultimo mezzo secolo.  


Si può solo sperare che il recente smascheramento di Matt Hancock non solo come un segretario di Stato per la salute “totalmente e fottut…. senza speranza” (il verdetto di Boris Johnson su Hancock, come citato da Dominic Cummings in una dichiarazione ai parlamentari) ma anche come un nauseante ipocrita, che è stato filmato mentre molestava una assistente nel suo ufficio privato proprio mentre diceva a tutti gli altri che non potevano nemmeno abbracciare i loro parenti morenti, con le sue azioni avrà fatto abbastanza da far sì che anche gli inglesi più passivi si ribellassero contro i nostri padroni politici che predicano una cosa per la gente qualunque (ci mettono la polizia alle calcagna o ci minacciano di essere perseguiti per presunte violazioni delle loro regole), mentre loro stessi si comportano ben diversamente. Sembrerebbe di sì, poiché Hancock è stato ora costretto a dimettersi, nonostante Boris Johnson abbia affermato che “la questione era chiusa”.  

Uno dei commenti più forti che ho sentito su questo fatto, è venuto da Rachel Taylor, un medico ospedaliero di Oxford, che ha twittato:

“Non è questione di infedeltà, sono i sacrifici che ogni persona perbene ha fatto perché Matt Hancock ha detto loro di farlo. Ci rendiamo conto che abbiamo dovuto dire ai membri delle famiglie sconvolti che non potevano vedere i loro cari morenti in ospedale? Per mesi e mesi. Non potrò mai perdonare la sua ipocrisia”. 

Sajid Javid è stato ora nominato successore di Hancock, quindi vedremo presto se intende continuare con le restrizioni Covid del governo. Al momento, le politiche del governo per il mantenimento di queste restrizioni non reggono a nessun test logico o probatorio. Né tengono conto dell’intera portata dell’impatto negativo sulla vita del 100% delle persone, al fine (si afferma) di salvare la vita di un numero ristretto di persone, molte delle quali potrebbero comunque morire per condizioni preesistenti e complicazioni, per le quali il Covid potrebbe essere il detonatore finale.
In altre parole, sebbene il Covid appaia sul certificato di morte, potrebbe non essere stata la vera causa della morte. 
Questa non è e non sarà mai una ragione giustificabile per rimuovere le libertà civili dell’intera popolazione. Ci deve essere un modo più moderato, una via di mezzo per gestire la situazione.
 

Ecco due esempi personali di come le nostre libertà vengono erose: mia moglie, cittadina francese, aveva urgente bisogno di andare in Francia per vedere sua madre di 89 anni, recentemente rimasta vedova. Dopo aver dovuto pagare £ 60 per un tampone PCR effettuato due giorni prima del suo volo, è stata in grado di aiutare sua madre per una settimana prima di tornare ed essere messa in quarantena per 10 giorni (non diversamente dagli arresti domiciliari), ricevendo quotidiane telefonate di controllo per verificare che non si fosse data alla macchia, e durante la quarantena è stata anche sottoposta ad altri tre tamponi, ad un ulteriore costo di £ 299. Il profitto di queste società private di tamponi (come avranno ottenuto i loro contratti?) aggiunge il danno alla beffa, soprattutto perché il test PCR in Francia, effettuato due giorni prima della partenza, era completamente gratuito. 

La mia esperienza è potenzialmente più seria: ora sono minacciato dal governo di perdere il mio lavoro a meno che non mi sottoponga a due vaccinazioni Covid entro 16 settimane dall’introduzione della nuova legislazione in ottobre. Devo spiegare che, nell’azienda agricola dove lavoro, abbiamo una piccola struttura residenziale che si occupa di tre adulti con difficoltà di apprendimento. La casa di cura è regolamentata dalla Commissione per la qualità dell’assistenza e io sono il suo gestore registrato. Il CQC ha valutato la nostra struttura come “buona” in tutte e cinque le sue categorie di ispezione e credo che il nostro modello di assistenza, che fornisce un ambiente in stile familiare in un’azienda agricola, sia riconosciuto per offrire una qualità di vita eccezionale per i nostri residenti.  

In accordo con i desideri delle loro famiglie, ciascuno dei nostri tre residenti ha ricevuto entrambe le vaccinazioni del vaccino Oxford Astra Zeneca, e quindi può essere considerato al sicuro. Fanno anche un tampone PCR ogni settimana. Il nostro personale esegue 3 test a settimana (1 tampone PCR e 2 tamponi rapidi), quindi sappiamo che anche noi siamo liberi da infezioni e che i nostri residenti sono al sicuro. La mia forte convinzione personale è che non desidero sottopormi ai vaccini sperimentali Covid che vengono proposti (da Pfizer-BioNTech a Oxford Astra Zeneca) fino a quando non ci saranno più dati e tutte e quattro le fasi delle sperimentazioni sui vaccini non saranno state completate (attualmente siamo in Fase 3). Questa mia convinzione è rafforzata dalle storie finora soppresse che iniziano a emergere di morti inspiegabili e malattie gravi a seguito delle vaccinazioni Covid-19 (esempi qui equi ). 

Credo anche che insistere sulla scelta di vaccinarsi o di perdere il lavoro significhi andare contro il principio del “consenso informato” prima della vaccinazione, sancito dalla legge britannica e dal diritto internazionale sui diritti umani. Questi vaccini sono stati introdotti in condizioni di emergenza per far fronte alla pandemia. Normalmente, ci sarebbero voluti dai 10 ai 15 anni per sviluppare un vaccino dall’inizio alla licenza, mentre i dati sui vaccini Covid-19 sono stati raccolti in due mesi. Non posso essere informato adeguatamente sulle possibili conseguenze negative di questi vaccini fino a quando non saranno state completate tutte e 4 le fasi di questi studi.
Minacciarmi di farmi perdere il lavoro prima che tutti i dati del processo di validazione di sicurezza ed efficacia siano disponibili è fondamentalmente ingiusto e indegno di un paese libero. 
 

Per qualsiasi ministro del governo, cambiare i miei termini e condizioni di lavoro e quindi richiedermi la vaccinazione o affrontare il licenziamento, non significa ottenere il mio consenso informato, ma ottenere il consenso con la coercizione. E questo proprio da un governo che ha deciso di rimandare i pazienti anziani del SSN nelle case di cura senza testarli per il Covid-19 “per non intasare il SSN” e che ha così condannato a morte molte decine di migliaia di altri residenti nelle case di cura.  

Sebbene la maggior parte dei leader politici e quelle persone potenti che si considerano “i padroni dell’universo” non abbiano ancora ricevuto il vero messaggio dei nostri tempi, desidero concludere con una nota più edificante e citare invece i “maestri di saggezza”, come segnalati da una cara amica, Annie Davison.
Raccomando questi pensieri a qualsiasi politico che sia tentato di dire al resto di noi di “Fai come dico, non come faccio”.
 

“La cosa più importante per noi in questo momento è sapere e riconoscere che tutta l’umanità è di origine spirituale. Pertanto, tutta l’umanità è uguale agli occhi della coscienza universale. Nel corso della sua storia, l’umanità non è stata in grado di percepire l’uguaglianza. Fino ad ora, la vita è stata lotta e fuga, dominio e servilismo. Per raggiungere le stelle, non importa chi calpesti lungo la strada.” 

“Ma in questi ultimi anni, sempre più persone hanno riconosciuto che c’è di più nel loro mondo interiore oltre a questo atteggiamento violento, avido e prevaricatore che si è evoluto fino al suo apice. Lentamente ma inesorabilmente, hanno capito, lavorato sodo e si sono mossi attraverso la storia che l’umanità ha creato: vita dopo vita, morte dopo morte”. 

“Hanno raggiunto la consapevolezza che la vita stessa può essere spiritualizzata e che se tratti la tua vita con gentilezza, con buone intenzioni, con rispetto, allora puoi trattare gli altri con gentilezza e con rispetto. La vita stessa, sulla terra, è dove la vita può essere vissuta all’interno di una visione del mondo spiritualizzata”. (…) 

“È così semplice. Tutti gli esseri sono uguali.” 

Jeremy Smith

Tradotto dall’inglese da Diana Ambanelli per LiberoPensare

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