di Piero Cammerinesi
Mentre sono riemersi, dopo decenni di secretazione, i terrificanti reportage del giornalista americano George Weller, il primo corrispondente straniero a raggiungere Nagasaki dopo il bombardamento atomico della città, assistiamo oggi, in occasione del 79. anniversario dell’annientamento atomico di due città giapponesi, ad un livello di dissonanza cognitiva e di autolesionismo di Stato che francamente ci sarebbe apparso impensabile sino a pochi anni fa.
Eh sì, perché è notizia di oggi che il premier giapponese, Fumio Kishida, per l’anniversario di Hiroshima, non cita affatto gli Stati Uniti – che annichilirono oltre duecentomila civili senza nessuna utilità bellica se non quella di testare gli effetti della distruzione nucleare e mostrarli al mondo – ma, udite udite … cita la “minaccia nucleare della Russia”
Incredibile, vero? Eppure anche i sassi sanno che gli USA sono l’unico Paese nella storia mondiale ad aver utilizzato armi nucleari in un conflitto e per di più su popolazioni civili.
Ricordiamo che proprio oggi, 6 agosto, nell’anno 1945, un bombardiere americano B-29 sganciò una bomba atomica su Hiroshima, uccidendo 126.000 persone, ed un’altra bomba su Nagasaki tre giorni dopo, il 9 agosto, annientando 80.000 civili.
Si narra – si sa che la storia è scritta dai vincitori – che furono queste due bombe a spingere il Giappone ad arrendersi una settimana dopo, ma da tempo sono emerse le prove che il Paese asiatico aveva già proposto la resa.
Così, invece di trarre le corrette conseguenze dalla Storia, vediamo ancora una volta come si possa ribaltare completamente i fatti e gli avvenimenti per modificare orwellianamente gli eventi.
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato” (George Orwell).
E, da bravo seguace di Orwell, infatti, il nostro Kishida, nel discorso pronunciato al Parco della Pace di Hiroshima, ha affermato:
“79 anni fa, oggi, una bomba atomica privò le persone, che si dice siano ben più di 100.000, delle loro preziose vite. Ridusse la città in cenere e tolse senza pietà alle persone i loro sogni e il loro brillante futuro. Anche coloro che sono scampati alla morte hanno sofferto difficoltà indescrivibili. Come unico Paese ad aver sperimentato l’orrore della devastazione nucleare in guerra, il Giappone ha la missione di… aumentare costantemente gli sforzi nel tempo verso la realizzazione di un mondo senza armi nucleari”.
E fin qui tutto bene.
Ma poi, proseguendo nella sua piagnucolosa ancorché inutile retorica, il primo ministro non ha indicato chiaramente quale Paese avesse attaccato le due città con armi nucleari causando una tale “devastazione e sofferenza umana”.
È pur vero che secondo Kishida, il mondo si trova attualmente ad
“un punto critico in cui la tendenza verso un minor numero di armi nucleari potrebbe subire un’inversione di tendenza per la prima volta dall’apice della Guerra Fredda”.
Ma poi, proseguendo nel discorso, indovinate dove va a parare con il suo sproloquio?
“La crescente divisione all’interno della comunità internazionale sugli approcci al disarmo nucleare, la minaccia nucleare della Russia e altre preoccupazioni rendono la situazione del disarmo nucleare ancora più impegnativa”.
La minaccia nucleare della Russia, chiaro, no? E a quando le nuove rivelazioni secondo cui furono i russi a bombardare il Giappone?
Così, se da una parte si è cancellata la verità storica della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista – i Russi, infatti, da anni non vengono più invitati alle celebrazioni della vittoria degli Alleati sul Terzo Reich – dall’altra si glissa su chi ha sganciato le bombe nucleari sul Giappone e si parla solo della minaccia nucleare russa.
Assistiamo dunque alla sfida tra Giappone e Germania – quest’ultima accettando la distruzione del Nord Stream mettendo la firma sull’annientamento della propria economia – su chi può ambire al primo premio dell’autolesionismo e del più vile servilismo nei confronti di Washington.
Volevo chiuderla qui ma c’è ancora una notizia.
Non poteva, infatti, mancare la ciliegina sulla torta dell’altra straordinaria ed ineffabile istituzione al servizio della Menzogna Globale: le Nazioni Unite.
Ecco che, infatti, il Segretario generale ONU Antonio Guterres, ha tranquillamente omesso il ruolo degli Stati Uniti nel bombardamento di Hiroshima nel suo messaggio per l’anniversario, nel quale afferma:
“Non dobbiamo dimenticare la lezione del 6 agosto 1945; le armi nucleari rappresentano un pericolo reale e presente”.
Ma dai, Guterres, che brillante e originale affermazione; magari con un piccolo sforzo sarebbe stato anche possibile dare nome e cognome a chi ne ha fatto uso contro popolazioni civili, o no?