Nulla di nuovo sul fronte occidentale?

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Il 3 Novembre il mondo ha vissuto il più clamoroso e paradossale Golpe della Storia, evento di rilevanza epocale.
Donald Trump, presidente democraticamente eletto, rovesciato da un sostanziale golpe, attuato non tramite classica azione militare ma con brogli elettorali, ovvero dalla politica, con strategia pianificata nei dettagli ed imperniata sulla strumentalizzazione di Media e Social.
Il 6 Gennaio a Washington la seconda fase. Anche l’Italia è direttamente coinvolta, da ciò potrebbe derivare il gioco di Matteo Renzi per far cadere il governo, o comunque ottenere la delega ai Servizi.
L’Umanità è all’apice di un momento epocale, si deve agire col massimo raziocinio, coordinati, soprattutto con strategia, oppure la sconfitta della democrazia, ma non solo.

Tutto si ripercuoterà in modo inimmaginabile sull’immediato futuro dell’intero pianeta. Ad un evento di tale portata ci si può contrapporre unicamente con altrettanta strategia, alla condizione che tutte le pedine del proprio schieramento svolgano alla perfezione il proprio compito.
Il Presidente Trump si è trovato circondato e tradito non solo da RINO, lo “swamp”, la palude repubblicana che voleva prosciugare, ma anche da altri opportunisti, doppiogiochisti ed ignavi, ultimo dei quali il suo vice Mike Pence.
Evento che resterà scolpito nei libri di storia, a Washington Mercoledì 6 Gennaio a Camere unite, la decisione nelle mani di Mike Pence, in qualità di Presidente del Senato, al suo fianco l’ottuagenaria demok.rat Nancy Pelosi, presidente della Camera.

Pence avrebbe potuto e dovuto rinviare l’apertura delle buste per la scelta del POTUS, nominando una commissione, così da valutare i brogli, ma non ne ha avuto il coraggio.
Poi la sceneggiata-farsa dell’assalto, pianificato da chi? Con quale obiettivo? Comunque infiltrati nei trumpiani c’erano Antifa, in cui c’erano infiltrati agenti scelti delle truppe speciali che a quanto pare si sono impossessati del computer di Nancy Pelosi: da ciò il suo furore contro Trump e starnazzare immotivate, improponibili ed impraticabili richieste di impeachment.
Dunque la partita potrebbe non essere finita, permanendo l’opzione militare ipotizzata dal Generale Micheal Flynn, fedelissimo di Trump. Difficile ipotizzare che i militari abbiano dormito, che non abbiano preso contromisure, stante le marcate ingerenze estere.
Agendo sottotraccia, muovendosi in un nido di vipere circondato da scorpioni velenosi.

L’intervento dell’esercito sarebbe il rigore a tempo scaduto che potrebbe ribaltare l’esito della partita, ma ciò può avvenire solo nel pieno rispetto dei dettami costituzionali, diversamente scatta l’imputazione di treason, alto tradimento, passibile di pena capitale.
Tutto in scrupolosa applicazione di quanto codificato nel trattato di strategia militare “L’arte della guerra”, recentemente redatto, guarda caso da un cinese, il filosofo Sun Tzu, vissuto tra il VI e V secolo AC. Concetti antichi ed immortali nell’era del web. Infatti all’insegna del “clamore ad Occidente, azione ad Oriente”, vaticinio di 2500 anni addietro, scritto sul bambù, mercoledì 6 Gennaio 2021 hanno sottratto il laptop della Pelosi.



Cosa racconta il PC della Pelosi?
Importantissimo il messaggio di un fedelissimo di Trump, il lucidissimo ottantenne Generale Thomas Mc Inerney, volto noto alle masse poiché analista militare per Fox News dal 2002 al 2018. In una amichevole ed informale chiacchierata con alcune ragazze, incluse alcune dai tratti somatici sino-nipponici, in un ambiente sfarzoso, luci soffuse con sottofondo di musica classica a rendere tutto ovattato. È un messaggio a tutto il mondo, in primis al proprio esercito, con truppe a loro volta confuse, stordite da media e social.

La sostanza è nella sintesi, sottotitolata, di 2.08, (qui la versione integrale di 12.8 minuti, in inglese) dove menziona l’Italia, con il ruolo del satellite di Leonardo.
In ogni caso Elon Musk, sostenitore di Trump ha accelerato il proprio programma spaziale, lanciando un satellite per le comunicazioni il 7 Gennaio.
Nelle prossime ore vedremo se i vertici militari, consci degli eventi, fedeli a Trump ma ancor prima alla Costituzione, si muoveranno, con le grosse difficoltà di dover comunicare bypassando traditori e telefonini spiati. Essere convinti che, qualora Biden il 20 Gennaio assuma la carica, Trump possa ripresentarsi alla prossima tornata elettorale, attesta il non saper minimamente interpretare eventi e prospettive.

Mauro Mauri

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