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Nelle pagine era contenuto un vero e proprio attacco alla reazione italiana all’insorgere dell’epidemia:
“Dal mancato aggiornamento da parte del ministero della Salute di un piano pandemico, risalente al 2006 e arrivato fino a noi ‘attraverso un maldestro copia e incolla’, all’impreparazione generale, con medici e infermieri ‘che si contagiavano in assenza di dispositivi di protezione adeguati’. Nelle pagine del documento, spazio anche alle critiche in merito la scarsità di test per individuare i positivi e sulla presenza di ‘rimedi più teorici che pratici’”.
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Il rapporto ha messo in evidenza come il sistema sanitario italiano ha rischiato seriamente di collassare davanti ai colpi del coronavirus.
La risposta è stata disorganizzata, non all’altezza degli standard della nostra sanità. A certificare il documento la stessa Oms, con la firma peraltro del direttore europeo Hans Kluge. Le 100 pagine del rapporto sono rimaste online però per appena 24 ore. Una manina – ha dichiarato in diretta il presentatore di Report, Sigfrido Ranucci – Ha fatto scomparire il documento”.
Del rapporto prima pubblicato e poi ritirato dall’Oms continua comunque a non esserci traccia. E questo conferma i sospetti di molti: l’organizzazione mondiale della sanità agisce su input politici, prima ancora che scientifici. E ora, alla luce di questo, suonano ancora più “strane” le sviolinate dell’OMS a Conte per il “modello Italia”.