Israele-Palestina, guerra per il gas?

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di Michel Chossudovsky, Ben Samuels e Amir Tibon

Obiettivo non dichiarato: Israele vuole confiscare le riserve di gas offshore di Gaza che appartengono alla Palestina

Recensione dell’articolo di Haaretz intitolato “Gli Stati Uniti spingeranno Israele ad autorizzare le riserve di gas offshore di Gaza per rivitalizzare l’economia palestinese”.

Introduzione

Secondo Haaretz (si veda il rapporto completo di Ben Samuels e Amir Tibon):

Amos Hochstein, consigliere del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden per la sicurezza energetica, è attualmente in visita in Israele per discutere di come evitare l’apertura di un secondo fronte tra Israele e Libano tra gli scontri in corso con Hezbollah, nonché di potenziali piani di rivitalizzazione economica per Gaza incentrati su giacimenti di gas naturale offshore non sviluppati.

L’inviato di Biden, Hochstein, “è stato di recente in Bahrein, dove ha discusso

‘opportunità di sviluppare giacimenti di gas offshore per conto dei palestinesi, nell’ambito dei piani per la Gaza postbellica.

“A giugno Israele ha dato l’approvazione preliminare per lo sviluppo di un giacimento di gas al largo della costa di Gaza, sottolineando che sarebbe stato necessario un coordinamento di sicurezza con l’Autorità palestinese e l’Egitto. Il giacimento di Gaza Marine, a circa 20 miglia dalla costa di Gaza, è rimasto non sviluppato nonostante la presenza di circa 1.000 miliardi di piedi cubi di gas naturale. Questo totale è ipoteticamente molto più di quanto sia necessario per alimentare i territori palestinesi, e una parte di esso potrebbe essere potenzialmente esportata” (Haaretz).

C’è molto di più di quello che si vede.

L’obiettivo non è “a favore dei palestinesi”, ma il contrario.

Israele vuole confiscare le riserve di gas offshore di Gaza che appartengono alla Palestina

La dichiarazione di guerra di Netanyahu dell’ottobre 2023 contro 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza è la continuazione dell’invasione di Gaza del 2008-2009 con l’operazione “Piombo fuso”, il cui obiettivo è l’occupazione militare totale di Gaza da parte delle forze israeliane dell’IDF e l’ espulsione dei palestinesi dalla loro patria.

Ci sono potenti interessi finanziari che traggono vantaggio dall’impresa criminale (genocidio) di Israele contro Gaza. L’obiettivo finale non è solo quello di escludere i palestinesi dalla loro patria, ma anche quello di confiscare le riserve multimiliardarie di gas naturale offshore di Gaza, in particolare quelle di proprietà della BG (BG Group) nel 1999nonché le scoperte nel Levante del 2013.

Questo è ciò che si prospetta. Una vera e propria confisca con la complicità dell’Egitto.

Egitto-Israele, “colloqui bilaterali segreti

Nel 2021-22, Egitto e Israele sono stati coinvolti in “colloqui bilaterali segreti” riguardanti “l’estrazione di gas naturale al largo delle coste della Striscia di Gaza”.

“L’Egitto è riuscito a convincere Israele ad avviare l’estrazione di gas naturale al largo delle coste della Striscia di Gaza, dopo diversi mesi di colloqui bilaterali segreti.

Questo sviluppo… arriva dopo anni di obiezioni israeliane all’estrazione di gas naturale al largo delle coste di Gaza per [presunti] motivi di sicurezza,. ..

Anche British Gas (BG Group) ha trattato con il governo di Tel Aviv.

L’aspetto significativo è che il braccio civile del governo di Hamas a Gaza è stato scavalcato per quanto riguarda i diritti di esplorazione e sviluppo dei giacimenti di gas:

Il giacimento, che si trova a circa 30 chilometri (19 miglia) a ovest della costa di Gaza, è stato scoperto nel 2000 da British Gas (attualmente BG Group) e si stima che contenga più di 1.000 miliardi di piedi cubi di gas naturale.

Un funzionario dei servizi segreti egiziani ha dichiarato ad Al-Monitor, a condizione di anonimato: 

“Una delegazione economica e di sicurezza egiziana ha discusso con la parte israeliana per diversi mesi la questione di consentire l’estrazione di gas naturale al largo delle coste di Gaza”. …Al-Monitor, 22 ottobre 2022

Tra Egitto e Israele è stato firmato un Memorandum d’intesa che ha avuto il timbro dell’Autorità nazionale palestinese (AP):

“Il funzionario egiziano ha spiegato che Israele ha richiesto l’inizio delle misure pratiche per estrarre il gas dai giacimenti di Gaza all’inizio del 2024, per garantire la propria sicurezza”. (Al-Monitor, 22 ottobre 2022)

L’occupazione di Gaza è intesa a confiscare le riserve di gas marittimo della Palestina, a partire dall’inizio del 2024, come indicato nell’accordo bilaterale segreto tra Egitto e Israele.

Questa iniziativa NON “rivitalizzerà l’economia palestinese”, come descritto nell’articolo sottostante,

A meno che i palestinesi non assumano il pieno controllo delle risorse di gas offshore che appartengono allo Stato di Palestina e che Israele vuole confiscare con il sostegno dell’amministrazione Biden.

L’Egitto partecipa al gioco

Il Cairo è complice del totale disprezzo per i diritti dei palestinesi.

È un’impresa criminale.

L’Egitto creerà campi profughi nel deserto del Sinai in coordinamento con Israele e gli Stati Uniti, in cambio di una partecipazione simbolica allo sfruttamento del mare di Gaza, che vale miliardi e miliardi di dollari.

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte

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