Germania: tornano i lager per chi non rispetta i protocolli Covid

Neomunster
In Germania tornano i lager?
No, non sto esagerando. All’inizio non ci credevo nemmeno io.
Quando ho visto scorrere le immagini esclusive dei casermoni di mattoni rossi circondati da reti metalliche e filo spinato un senso di straniamento e nausea mi ha assalito. Non ci credevo. Ho cominciato compulsivamente a cercare conferme su google, non c’è voluto molto. Sono bastati pochi minuti.

 


 

 

A Neumünster, non lontano dalla Lubecca di Gunter Grass, fra pochi giorni sarà inaugurato il primo centro di detenzione per i cittadini che non rispettano i protocolli anti-covid.
Confortevoli celle di dodici metri quadrati, un piccolo bagno, finestra, letto di legno, tavolo e sedia, pronte per ospitare gli “infetti”. A sorvegliare gli internati una dozzina di ex agenti di polizia penitenziaria offertisi volontari per l’impiego…
La banalità del male che si riaffaccia sulle pagine storia. E ce l’avete davanti agli occhi.
Perché al netto di come la si pensi sulla pandemia l’unica domanda davvero importante da porsi è questa. Difronte alla non univocità dei dati sulla mortalità, stante l’incertezza sulla contagiosità degli asintomatici, preso atto della non completa affidabilità dei test per (ammessa anche dall’OMS) è eticamente, moralmente e giuridicamente accettabile tutto questo?

La mia risposta è un perentorio no.
Oggi è il virus, domani potrebbe essere il rifiuto vaccinale, dopodomani chissà. Magari basterà una semplice opinione non allineata a giustificare tutto questo.
E d’ora in poi tacere significa essere complici.
Welt: https://www.welt.de/politik/plus224367844/Quarantaenebrecher-Laender-schaffen-Zentralstellen-zur-Zwangseinweisung.html?fbclid=IwAR0CgAu0qQ1g-5sjT8gyO5GnK-e5M5aYERUYy5ACh1y2CKTu18W2VPaSyUA
Antonio Di Siena

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