Decima Notte, la Notte dello Spirito Santo

Francesco_Botticini_-_The_Assumption_of_the_Virgin
di Adriana Koulias

Miei carissimi amici,

con umiltà, stiamo varcando la soglia delle stelle per entrare in un regno che va oltre il nostro sistema solare, oltre il firmamento stellato, in quel regno dove ha sede la Divinità. Qui arriviamo alla terza “persona” della Divinità, che invia il suo splendore nel mondo attraverso la regione dello Zodiaco indicata dal Toro.

Si tratta del Terzo Logos o Spirito Santo.

Si potrebbe dire che lo Spirito Santo è l’emissario del secondo Logos o “Figlio” e del primo Logos, il Padre. Così come il nostro respiro è collegato alla nostra vita sulla terra, lo spirito è collegato a tutta la vita spirituale nel cosmo.

Nell’essere umano Rudolf Steiner ci dice che lo Spirito Santo opera attraverso la Terza gerarchia, i cui rappresentanti sono gli angeli.

La radianza dello Spirito Santo opera anche attraverso la Loggia Bianca dei 13 Bodhisattva, che poi riflettono questa effulgenza di saggezza verso i nostri angeli personali che la custodiscono. Nelle antiche tradizioni questo spirito era chiamato grazia e quando si diceva che qualcuno era stato graziato con l’illuminazione era un dono concesso dallo Spirito Santo per illuminare il corpo astrale.

Nel nostro tempo ci viene chiesto di ottenere un’illuminazione del corpo astrale in virtù dei nostri sforzi in piena libertà, perché lo Spirito Santo è lo Spirito della Libertà perché è anche lo Spirito della Verità:

Lo Spirito che rende liberi gli uomini è lo Spirito Santo. Contro questo Spirito nessun cristiano potrà mai peccare. Perché chi pecca contro di esso, pecca contro il cristianesimo stesso, contro quello Spirito promesso che è in grado di riunire tutte le individualità umane separate.
Il corpo astrale che è stato riempito con lo Spirito Santo è lo stesso in tutti gli uomini – lo Spirito di Verità, in ognuno, è lo stesso.
Il corpo astrale, in ogni caso, è progredito a tal punto che ora, quando si immerge nell’etere e nei corpi fisici, ne risulta un’illuminazione o photismos. In realtà, il corpo astrale imprime i suoi organi sul corpo eterico, rendendo possibile all’essere umano la percezione di un mondo spirituale intorno a sé; rendendo possibile al suo essere interiore, il corpo astrale, di ricevere ciò che il corpo eterico è in grado di offrirgli, ciò che il corpo eterico trae dall’intero cosmo, dall’Io cosmico (Rudolf Steiner).

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Esiste una relazione intima tra lo Spirito Santo e i Kyriotetes o la Sophia cosmica, che raccoglie e compila tutta la saggezza del cosmo. I pensieri cosmici delle stelle e dei pianeti. La Divina Sophia, attraverso l’Antroposofia, operando nelle nostre anime, è responsabile del perfezionamento del corpo astrale a tal punto che lo Spirito Santo può risiedere in esso come un Io, poiché lo Spirito Santo è anche un Io universale cosmico:

Per mezzo di tutto ciò che riceve durante la katharsis, l’allievo pulisce e purifica il suo corpo astrale in modo da trasformarlo nella Vergine Sophia. E quando la Vergine Sophia incontra l’Ego cosmico, l’Ego universale che provoca l’illuminazione, l’allievo è circondato dalla luce, dalla luce spirituale. Questa seconda forza che si avvicina alla Vergine Sophia è chiamata nel cristianesimo esoterico – e lo è anche oggi – “Spirito Santo” (Rudolf Steiner).

Possiamo quindi dire che l’iniziazione è il processo di purificazione e di pulizia del corpo astrale, affinché diventi una Vergine Sophia illuminata dall’alto dallo “Spirito Santo”, dall’Io cosmico, universale.

Si dice che una persona di questo tipo abbia ricevuto lo Spirito Santo nella sua anima e che, quando lo riceve, sia in grado di fare la sua parte:

‘… parla di Saturno, Sole e Luna, delle diverse componenti dell’essere umano, dei processi di evoluzione cosmica, non sta esprimendo la propria opinione. Le sue opinioni non vengono affatto prese in considerazione. Quando una persona del genere parla di Saturno, è Saturno stesso che parla attraverso di lui. Quando parla del Sole, l’Essere Spirituale del Sole parla attraverso di lui. Egli è lo strumento. Il suo Io personale si è eclissato, il che significa che in questi momenti è diventato impersonale ed è l’Io cosmico universale che usa il suo Io come strumento attraverso il quale parlare. Perciò, nel vero insegnamento esoterico che deriva dal cristianesimo esoterico, non si deve parlare di opinioni o punti di vista, perché nel senso più alto del termine questo non è corretto; non esistono cose del genere. Secondo il cristianesimo esoterico, chi parla con il giusto atteggiamento mentale nei confronti del mondo dirà a se stesso, per esempio: Se dico alla gente che fuori c’erano due cavalli, l’importante non è che uno di essi mi piaccia meno dell’altro e che io pensi che uno sia un cavallo senza valore. L’importante è che io descriva i cavalli agli altri e fornisca i fatti. Allo stesso modo, ciò che è stato osservato nei mondi spirituali deve essere descritto a prescindere da ogni opinione personale. In ogni sistema di insegnamento scientifico-spirituale si deve riferire solo la serie di fatti e questo non deve avere nulla a che fare con le opinioni di chi li riferisce (Rudolf Steiner).

Possiamo anche immaginare il rapporto tra l’Antroposofia nella nostra anima e lo Spirito Santo come segue: Lo Spirito Santo è il respiro e l’Antroposofia è la laringe della Parola di Cristo.

Quindi, quando nella Meditazione della Pietra di Fondazione ci dice “Anima dell’uomo!”, è la sua voce che parla nella nostra anima, noi sentiamo con la nostra voce, perché la nostra laringe viene usata dallo Spirito Santo che parla attraverso di noi.

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Ieri sera abbiamo affrontato i Serafini, gli spiriti dell’amore, il cui compito nei nostri corpi fisici, nel regno dei nervi e dei sensi, è quello di sostenere il lavoro degli angeli nei nostri corpi astrali. Abbiamo offerto loro ciò che avevamo creato nelle nostre anime, nel corso di nove notti.

La prima notte, miei carissimi amici, ci siamo elevati agli angeli e l’ultima notte ci siamo elevati ai Serafini, la nona notte – l’ultima notte. Abbiamo chiuso il cerchio perché la terza Gerarchia, come sappiamo, sta costruendo immagini nel nostro corpo astrale, immagini che sono sostenute dal lavoro dei Serafini nel nostro pensiero attraverso i nostri nervi e sensi.

I nervi e i sensi, cioè le nostre facoltà di senso e di percezione e i nostri pensieri, si trovano nella testa a riposo. Possiamo pensare solo perché la nostra testa riposa. Lo Spirito Santo appartiene alla “terra dell’eterno”, il membro più basso di quella regione che è al di là del tempo, e ci apre i “pensieri dei mondi”, così che nel vedere questi pensieri siamo in grado di trascendere il cervello fisico.

Nel corso della vita ordinaria, il cervello fisico all’interno della nostra testa è solo un organo di riflessione, come dimostra il fatto che chiamiamo il pensiero riflessione! Il cervello riflette all’interno ciò che i sensi percepiscono del mondo esterno e questi diventano ricordi su cui basiamo i nostri pensieri e le nostre immagini mentali.

Tuttavia, come abbiamo detto, quando riusciamo a diventare consapevoli non dei riflessi, ma dell’origine di questi riflessi, ci rendiamo presto conto che si tratta di spirito in tutto e per tutto e che, nella misura in cui vediamo questo spirito, abbiamo raggiunto un livello di iniziazione che ci permette di acquisire non solo una conoscenza sensoriale, ma anche, per giunta, una conoscenza immaginativa.

Questa conoscenza immaginativa è ciò che abbiamo offerto agli angeli la prima notte.

Nelle notti successive questa conoscenza ha subito una metamorfosi nelle nostre anime ed è diventata ispirazione attraverso la nostra devozione, e infine contemplazione, che è diventata una forma di Intuizione.

La contemplazione significa questo: siamo con l’essere mentre imprime il suo corpo di luce nel nostro corpo eterico (modello). Sono questi esseri, o esseri elementari, che ci permettono di sperimentare un’immagine del nostro essere non nato, cioè sono i colori che il nostro angelo usa sulla tela della nostra anima per raffigurare un’immagine del nostro karma, del nostro tempo tra la morte e la rinascita e delle nostre vite precedenti sulla Terra.

Vedere il nostro karma è sempre il primo passo dell’iniziazione.

Nel tempo che intercorre tra la morte e la rinascita, questi esseri elementai creano per noi, nell’arco di tre giorni, l’esperienza della memoria a ritroso della nostra vita appena vissuta. Possiamo quindi dire che la nostra memoria è costituita, alla base, da esseri elementali che sono i pensieri dei mondi, sono gli scopi eterni degli dei, la luce dell’essere del mondo, che lo Spirito Santo attraverso gli angeli ci dona per nostra libera scelta.

Quando diventiamo consapevoli che il nostro corpo astrale attira sempre sul nostro corpo eterico esseri di luce, possiamo iniziare a creare con questi esseri. Questa è libera volontà. Gli dei ce li hanno donati affinché possiamo veramente pensare, cioè trasformare il pensiero in un organo di percezione in modo creativo per sviluppare la conoscenza immaginativa.

Quando diventiamo coscienti o consapevoli di questo spirito in questo modo, quando il cuore inizia a sperimentarlo, la conoscenza dell’ispirazione – una conoscenza che si estende alla nostra precedente esistenza nella luce e nel colore, in modo da conoscere le nostre incarnazioni e ogni tempo intermedio e questo cambia il modo in cui vediamo il mondo esterno, perché non vediamo più il mondo come un’immagine riflessa nella nostra testa, ma come un’immagine vivente conosciuta con il nostro cuore.

Rudolf Steiner ci dice:

Questo capo con la sua organizzazione fisica come fondamento, questo capo che è stato vostro nelle vite terrene precedenti e nella vita immediatamente precedente, non può essere reso il punto focale del vostro sguardo sul mondo quando avete vissuto incarnazioni precedenti, perché è passato da tempo. Solo il principio spirituale che era presente nella testa può essere il punto di partenza focale di uno sguardo sul mondo.

Qual è questo principio spirituale? Che cosa ha formato la testa di un’incarnazione precedente per realizzare la metamorfosi del corpo di una vita nella testa di un’altra vita?

Solo il principio spirituale che era presente nella testa può diventare il punto di partenza focale di una visione del mondo. L’iniziazione consiste quindi in questo: ritornando alla sua precedente esistenza sulla Terra, l’uomo si spiritualizza. Ogni chiaroveggenza, nel senso migliore del termine, significa in realtà tornare indietro nelle vite terrene precedenti. Essere iniziati significa non rimanere nei limiti della vita attuale, ma guardare le cose del mondo con le facoltà che erano nostre nelle precedenti esistenze terrene… e poiché il principio magico nell’uomo risiede nel sistema metabolico-limbico che a sua volta funziona nel karma, il karma porta la testa da una vita terrena all’altra. Così il karma è direttamente attivo nella formazione della testa (Rudolf Steiner).

Gli angeli indicano poi ciò che percepiamo dei pensieri degli dei, le immagini del nostro karma:

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“Vedi? Tu eri questa persona in una vita precedente, hai capito come nei mondi spirituali è avvenuta la metamorfosi? Come la tua testa era una volta il tuo corpo? Come il contenuto della vostra anima è ora tutto intorno a voi nel vostro karma? Prestate attenzione a ciò che vi mostro, perché ora dovete trasformare questo karma trascendendo questa visione… attraversandola, il che equivale a scartare il contenuto e a usare le forze che avete sviluppato per vederlo. Vedete come la prima Gerarchia ci aiuta nella creazione di un nuovo destino attraverso le forze morali che permettono questa nuova coscienza?”.

Rudolf Steiner ci aiuta a capirlo come segue:

Per acquisire una visione corretta dell’uomo, dobbiamo immaginare quanto segue (è stato fatto un disegno). Questo terzo membro della costituzione dell’uomo, il sistema metabolico-limbico, sembra a prima vista imperfetto, anzi si potrebbe dire che per quanto riguarda la sua organizzazione fisica ed eterica è indegno dell’essere umano. Ma c’è qualcos’altro al suo interno, o meglio questo sistema si trova all’interno di qualcos’altro; i Troni vivono al suo interno, i Cherubini lo tessono, i Serafini lo infiammano. Quando l’uomo attraversa la porta della morte, tutto ciò che è alla base del sistema fisico metabolico-limbico si stacca da lui e con il suo Io rimane nel regno in cui esisteva prima, cioè nel regno dei Troni, dei Cherubini e dei Serafini. Poi si separa da loro, ma essi continuano a sviluppare la qualità morale dell’anima. Qui sulla Terra l’uomo guarda verso l’alto, verso il Cielo, per divinare una realtà superiore, una realtà spirituale-soprasensibile. Lo fa finché è sulla Terra. Se vive tra la morte e una nuova nascita, guarda verso il basso e osserva ciò che il contenuto morale della sua anima diventa come risultato delle azioni dei Cherubini, dei Serafini e dei Troni. Lì sotto, quando scende di nuovo sulla Terra, le conseguenze si realizzano; lì i Cherubini, i Serafini e i Troni lavorano per portare a compimento la realtà spirituale. E così, dopo averci fatto caso, vediamo come in modo magico l’uomo trasmette le conseguenze delle sue azioni del presente nella prossima vita terrena.

Vediamo quindi, attraverso gli occhi dei nostri angeli, come la nostra memoria o la capacità di vedere il nostro non nato sia il primo passo per trasformare la memoria e ciò che è necessario è che, trasformando il karma in amore, sviluppiamo una moralità incrollabile basata sulla verità dello spirito, che, nei mondi spirituali, diventa non solo coscienza ma anche una forza morale formativa in grado di modellare ilnostro karma.

Durante queste notti ci siamo assunti una parte di questo compito creativo, che normalmente le Gerarchie svolgono per noi e, nella misura in cui siamo stati in grado di offrire la nostra anima al servizio degli esseri superiori in modo accettabile per i Serafini, questa mattina potremmo essere stati in grado di vedere ciò che il nostro Guardiano permetteva all’esterno, di quelle che Dante chiamava le Nove Sfere del Cielo, cioè tutti gli esseri delle Gerarchie che appartengono ai pianeti Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, le Stelle Fisse. Prima le abbiamo viste come scale che salgono verso l’alto compenetrandosi l’una con l’altra, ma ora formano un’iride, un’apertura.

Questa esperienza può richiedere molto tempo per “materializzarsi” davanti a noi. All’inizio può essere un’esperienza debole, ma alla fine, se ci si dedica a elevare il pensiero a poco a poco in un organo di percezione della luce e quando questa percezione viene trascesa attraverso l’amore in un potere di bontà voluto verso l’esterno, gradualmente vediamo le forme di luce e poi si aggiungono il calore o il colore. Ma questi sono eterei, come i colori dell’arcobaleno. Tutto questo procede finché un giorno ci troviamo di fronte a un dramma meraviglioso: un intero coro di tutte le nove gerarchie appare nel cielo del giorno.

Ora, miei cari amici, quelli di voi che sono membri della Prima Classe, potrebbero aver notato alcune somiglianze in queste ultime notti con alcune delle Lezioni Esoteriche. Devo dire che sì, questo è vero, miei cari, fino al punto in cui ci troviamo davanti a “Iris” nella 18ª Lezione, fino al punto in cui il nostro Guardiano non ci guarda più.

Non era mia intenzione farlo direttamente, ma in verità tutta l’Antroposofia è contenuta nelle Lezioni della Prima Classe, e ogni persona che oggi si impegna ad entrare nel mondo spirituale in modo sicuro attraverso la scienza iniziatica, anche se non usa i mantra, è in un certo senso obbligata ad entrare nello stesso modo e a sperimentare le stesse cose di coloro che seguono i mantra.

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Negli ultimi tempi ci sono stati diversi attacchi alla Prima Classe e al suo spirito guida, Michele. Coloro che hanno seguito queste notti più o meno consapevolmente possono ora attestare di persona che la via di Michele è oggi viva e vegeta nei cuori di coloro che seguono il suo impulso.

Ma torniamo al punto in cui stavamo osservando lo svolgersi degli eventi rispetto a noi stessi.

Ciò che sta davanti alle nostre anime è una verità incrollabile: lo spirito è tutto ciò che esiste! Perché è lo spirito a creare la materia, e senza spirito non c’è nulla!

Miei cari amici, il nostro viaggio fino a questo punto è stato davvero quello di sviluppare i nostri corpi astrali, il nostro pensiero, il nostro sentimento e la nostra volontà, in modo da poter essere illuminati o oscurati dallo Spirito Santo, in modo che esso viva sempre di più dentro di noi. Se ricordate la prima volta che abbiamo parlato del compito dei nostri angeli, che era quello di preparare in anticipo la sesta epoca, che sarà l’epoca del Sé spirituale.

Così, questa notte, quando ci troveremo di fronte allo Spirito Santo che risuona nel cuore un’immaginazione, Egli vorrà sapere quanta parte del nostro corpo astrale è stata purificata in modo tale da poter diventare un recipiente di grazia altruista, un recipiente dello Spirito Santo.

Se ricordiamo la Pentecoste, quando i discepoli di Gesù furono illuminati dallo Spirito Santo sotto gli auspici della Divina Sophia che operava attraverso Maria di Matteo, abbiamo l’immagine di una comunità di individui che, pur essendo uniti da questo spirito, sono lasciati completamente liberi.

In questa notte, quindi, ci viene richiesto di rispondere a questa domanda:

Che cosa ha guadagnato l’umanità dal vostro progresso? Come siete stati utili allo spirito della comunità attraverso la vostra nuova saggezza? Una volta Giovanni disse ai suoi compagni cristiani: “Amatevi gli uni gli altri”. Abbiamo amato abbastanza da perdonare il karma? Abbiamo amato abbastanza da creare un nuovo destino?

Solo l’anima individuale può rispondere a questa domanda, cari amici.

Vi lascio con questi pensieri imperfetti che, per motivi di tempo, possono essere offerti solo come tali.

Con il più profondo amore e rispetto per lo spirito che è in voi!

Namaste,

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Nell’immagine di Copertina: Francesco Botticini, L’Assunzione della Vergine (particolare)

 


Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.

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