A Lancaster cambia il mondo

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pippoDa piccoli semi posti nella terra nascono alberi giganteschi; allo stesso modo spesso nei luoghi più sconosciuti hanno luogo eventi in grado di cambiare il mondo.

di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione) 

 

Lancaster è un sobborgo a poche decine di miglia a nordest di Los Angeles, fino a ieri del tutto sconosciuto alla maggior parte degli americani.

Eppure martedì 28 marzo in questa sorta di comunità-dormitorio sperduta nel deserto è avvenuto qualcosa che potrebbe cambiare radicalmente il volto del mondo così come oggi lo conosciamo.

photo cw 01Tutto grazie alla tenacia di una persona, il sindaco Rex Parris, repubblicano, che ha deciso di far diventare Lancaster la ‘capitale mondiale dell’energia solare’.

“Vogliamo essere la prima città al mondo che produce più energia solare di quanta ne consuma”[1].

E per conseguire questo risultato ha fatto qualcosa che sembrerebbe assolutamente contrario allo spirito dei Republican il cui motto è ‘meno istituzioni, più privato’; ha fatto passare una legge secondo la quale tutte le nuove case che verranno costruite in città dovranno essere dotate di pannelli solari.

Lancaster non è propriamente un covo di ambientalisti eppure questa legge è passata a grande maggioranza.

Parris ha affermato con orgoglio: “Deve servire come modello. Qui ci troviamo in una zona estremamente conservatrice, eppure non c’è stata quasi nessuna resistenza”.

Così il consiglio comunale di Lancaster ha approvato un regolamento – il primo in tutti gli Stati Uniti – secondo il quale le nuove case devono produrre energia solare.

A onor del vero bisogna dire che Lancaster non è l’unica città della California a fare delle energie rinnovabili una priorità: lo Stato è all’avanguardia negli USA per progetti solari e per numero di megawatt da energie rinnovabili installati, così come per costo medio per watt di energia solare.

Il nuovo regolamento approvato dalla municipalità prevede che per ogni nuovo permesso di costruzione rilasciato dopo il 1 gennaio 2014, i costruttori devono prevedere un minimo di kilowatt di energia solare prodotta per ogni casa ed esattamente tra 1/1,5 Kw per ogni 650 mq. di terreno.

Gli acquirenti delle abitazioni potranno scegliere il sistema solare che preferiscono nel modello di casa proposto dal costruttore.

La legge comunque non significa necessariamente che un progetto non può andare avanti se il costruttore non vuole installare pannelli solari: si può in alternativa scegliere di soddisfare il requisito di produrre energia solare anche fornendo la prova di acquisto di energia solare da un altro impianto solare situato all’interno dell’area metropolitana.

SOLAR-2-articleLarge-v2Stesso discorso vale, a maggior ragione, per gli edifici pubblici, scuole, parcheggi, tutti adeguatamente coperti da pannelli solari; la municipalità ha acquistato oltre 32.000 pannelli installandoli su 25 scuole e generando 7,5 megawatt di potenza, vendendo l’energia alle scuole ad un buon 35% in meno del costo di mercato.

Parris vuole richiamare con questa regola anche l’attenzione su come il cambiamento climatico sia un problema urgente che i suoi colleghi repubblicani farebbero bene a riconoscere.

“L’unica cosa che dobbiamo fare è riconoscere quanto sia grave la situazione del riscaldamento globale, – ha detto Parris – ma riconoscere anche che possiamo risolvere il problema. Abbiamo enormi capacità se solo abbiamo il coraggio di metterci al lavoro.”

Prosegue Parris:

1365617941 6975 FB“Il partito repubblicano è oggi in imbarazzo perché i sondaggi indicano che la base elettorale è a favore della protezione dell’ambiente. È il vertice che non lo è. Sarei un idiota se ignorassi il riscaldamento globale. Sarò pure un repubblicano, ma non sono un idiota”[2].

E se nel Belpaese, cui certo il sole non fa difetto – e purtroppo neppure gli idioti – qualcuno si accorgesse di quello che succede a Lancaster?

 

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