Alla vigilia della Convention nazionale repubblicana, Trump si è messo dunque decisamente sotto i riflettori nella conferenza stampa di domenica sera.
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Commentando la decisione della Food and Drug Administration (FDA) che ha finalmente – anche se obtorto collo – autorizzato l’uso del plasma iperimmune il presidente ha affermato:
Sono lieto di fare un annuncio davvero storico nella nostra battaglia contro il virus cinese, che salverà innumerevoli vite. La FDA ha rilasciato un’autorizzazione all’uso in emergenza – e questo è un termine così potente, autorizzazione all’uso in emergenza – per il trattamento noto come plasma iperimmune.
Questa è una potente terapia che trasfonde anticorpi molto molto forti dal sangue dei pazienti guariti per aiutare a curare i pazienti che combattono un’infezione in corso.
Questa operazione, ha aggiunto Trump, amplierà notevolmente l’accesso a questo trattamento che era stato osteggiato. Basti pensare che solo la settimana scorsa, proprio mentre la Food and Drug Administration si stava preparando a rilasciare un’autorizzazione di emergenza per il plasma sanguigno come trattamento Covid-19, sono intervenuti alti funzionari governativi tra cui Francis S. Collins, direttore del National Institutes of Health e il dottor Anthony S. Fauci, sostenendo che i dati emergenti sul trattamento erano troppo scarsi e che quindi l’operazione andava fermata.
Voglio ringraziare la FDA – ha proseguito il presidente USA – e tutte le persone che hanno lavorato sodo per questo risultato. Questa [terapia] ha dimostrato una enorme efficacia. Questa è l’unica possibile ed è stata resa possibile solo grazie all’operazione Warp Speed che prevede che tutti lavorino insieme.
L’operazione Warp Speed (OWS) è stata creata di fatto per togliere dalle fauci di Big Pharma – vale a dire alle aziende farmaceutiche private interessate esclusivamente al profitto – il succoso osso di 300 milioni di dosi di vaccino per Covid-19. Il progetto mira a produrre un vaccino efficace ma anche sicuro entro gennaio 2021, come parte di una strategia più ampia per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione non solo del vaccino, ma anche di terapie e diagnostica.
Siamo anni avanti rispetto all’approvazione, se procedessimo alla velocità della passata amministrazione saremmo 2-3 anni indietro rispetto a dove siamo oggi e questo include i vaccini di cui sentirete parlare molto presto, molto presto.
Trump ha informato che per fornire cure e vaccini per salvare vite umane:
stiamo rimuovendo barriere e ritardi non necessari non prendendo scorciatoie ma schierando il pieno potere del governo federale.
Sono stati infatti messi a disposizione ben 48 milioni di dollari per finanziare lo studio scientifico della clinica Mayo che ha testato l’efficacia del plasma iperimmune sui pazienti con il virus.
Grazie a questo studio oltre 100.000 americani si sono già resi disponibili a ricevere questo trattamento che è stato dimostrato che riduce la mortalità del 35%. È una percentuale enorme…
Trump ha poi aggiunto che anche il MIT Harvard Hospital considera il plasma convalescente un metodo molto efficace per combattere questa orribile malattia.
Sulla base della scienza e dei dati raccolti, la FDA ha stabilito in modo indipendente che questo trattamento è sicuro e molto efficace. Recentemente, abbiamo fornito ben 270 milioni di dollari alla Croce Rossa americana e ai Centri trasfusionali americani per finanziare la raccolta di un massimo di 360.000 unità di plasma.
Donald Trump ha infine esortato i suoi concittadini a mostrarsi generosi verso chi può avere necessità di questa terapia, donando plasma.
Alla fine di luglio, abbiamo lanciato una campagna nazionale per chiederlo ai pazienti che si sono ripresi e questi pazienti sono stati incredibili per come hanno donato. Da quando queste persone guarite dal virus hanno iniziato a donare plasma, da allora le donazioni settimanali di plasma sono raddoppiate e oggi esorto ancora una volta tutti gli americani che si sono ripresi dal virus ad andare su coronavirus.gov, per iscriversi e donare plasma.
Certamente questa operazione è stata pensata da Trump anche pro domo sua, in considerazione delle difficoltà cui è esposta la sua presidenza – e conseguentemente un possibile secondo mandato – a fronte di una situazione politico-economico-sanitaria mai verificatesi precedentemente nella storia con tale violenza, tuttavia va notato che questa sua decisione è assolutamente in armonia con quelle che ormai sono delle linee-guida terapeutiche generalmente convalidate – anche se spesso lasciate alla discrezione dei singoli medici dato il comportamento incoerente e ostruzionista degli organismi di salute pubblica – che hanno visto l’Italia in prima fila nel contrastare la fase 2 dell’infezione da Covid-19.
Una vittoria dunque che fa ben sperare per l’esito della guerra aperta che sta coinvolgendo la presidenza USA da una parte e le corporation farmaceutiche e il WHO (OMS) dall’altra.