13 morti per vaccino in Norvegia: “Non vediamo nulla di allarmante” dicono le autorità

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“Non vediamo nulla di allarmante”, afferma l’ente di controllo norvegese dei farmaci, dopo 13 morti legate a somministrazioni di vaccino Pfizer

Almeno 13 persone sono morte in Norvegia a causa degli effetti collaterali del vaccino Pfizer/BioNTech Covid-19, ha rivelato l’ente di controllo nazionale dei farmaci. Erano tutti persone fragili e anziane che hanno avuto reazioni insolitamente forti al vaccino. La Norvegia ha lanciato il suo programma di immunizzazione Covid-19 il 27 dicembre, inserendo nell’elenco delle priorità i residenti delle case di riposo.

Da quel momento, 23 persone sono morte poco dopo aver ricevuto la vaccinazione. Secondo i media locali, i medici norvegesi stanno valutando tutti questi casi e ne hanno collegati 13 agli effetti collaterali del vaccino.

“Non vediamo nulla di allarmante in queste cifre. Tutti i decessi riguardano persone anziane e fragili con comorbilita”

ha spiegato il dott. Steinar Madsen, direttore medico dell’ente nazionale di controllo norvegese dei farmaci.
Per inquadrare la situazione va rilevato che la Norvegia ha una popolazione di oltre cinque milioni. Madsen in precedenza aveva affermato che ogni settimana muoiono nelle case di cura del Paese tra le 350 e le 400 persone, evidentemente poiché prevedeva che persone anziane avrebbero potuto non reagire bene al vaccino.


Oltre a coloro che sono morti, si sono state anche 29 persone vaccinate che hanno sviluppato effetti collaterali significativi, tra cui nove casi gravi e sette casi lievi, ha riferito il funzionario.
Tutti i vaccini Covid-19 a volte possono causare reazioni avverse come febbre e nausea.
L’Istituto norvegese di sanità pubblica ha aggiornato le sue linee guida sulla vaccinazione Covid-19 all’inizio di questa settimana per integrare i nuovi dati.
Il documento ora istruisce i medici a valutare approfonditamente i residenti delle case di cura prima di somministrare loro il vaccino.
Per le persone molto malate per le quali non si prevede un lungo periodo di vita, il beneficio del vaccino “può essere marginale o trascurabile”, dicono le linee guida.

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