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L’amore è l’essere dello spirito; lo spirito che opera nell’umano, ordinariamente dandosi come evento corporeo: talora risorgendo come evento incorporeo: manifestando così la sua vita più alta, epperò più profonda.
Anche il più oscuro e ottuso amore, è in sé vita sovrasensibile: che si altera nelle forme sensibili: senza speranza, perciò, di penetrarle.
La vita in ogni suo grado segretamente chiede all’amore revivere secondo il mistero della origine, essendo l’amore la possibilità del suo immediato ricongiungersi con tale mistero: in ogni punto e in relazione a questo. Mistero che l’amore sempre sfiora, evoca e smarrisce per ritrovarlo. Senza mai ritrovarlo, finché esso stesso non riviva di quella sostanza immortale di cui la vita, in quanto vita egoica, necessariamente si priva e si va privando, sino ad esaurirsi.
Non v’è evoluzione che non si compia come ricongiungimento della forma creata con il suo principio.
Massimo Scaligero