Angelo dormi? (Arturo Onofri)

Angelo dormi Arturo Onofri

Angelo dormi? Sogni altre mie vite
nelle tue metamorfosi occultate
in celeste libellula di luce?
O ti sei ritirato all’orlo estremo
della mia veglia, per lasciarmi solo:
s’io da me sappia alzare questo braccio
col mio voler rinascere tuo figlio.
Io che intravidi il magico sorriso
della tua deità fanciullatrice,
so che il tuo sguardo sgorga di rugiada
sui fiori della notte, e che il tuo seno,
come un’aurora, pùllula di voli.
Dal fragor d’oro, che se ne suona ancora
dentro il mio sangue, io ti rammento vita,
anche se m’abbandoni al mio cercarti;
e il ricordo di te basta alla terra.

Arturo Onofri

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