di Piero Cammerinesi 

In questi due anni e mezzo abbiamo assistito ad una apologia acritica della scienza.
Vi ricordate: 

“Lei è un biologo, un virologo? No? Allora lasci parlare gli esperti, gli scienziati”.

“Chi non si vaccina oltre a mettere a rischio la propria e altrui salute è nemico della scienza”.

 

Siamo stati tutti indotti a credere nella scienza come se fosse una fede, una religione, e non ciò che è realmente.  

La scienza è un metodo operativo per conseguire delle conoscenze e non sono i suoi risultati a poter essere considerati, volta per volta, dei punti fermi; al contrario devono essere sempre messi in discussione per procedere oltre.  

Wikipedia definisce così la scienza: 

Con scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute attraverso un’attività di ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti metodici e rigorosi, coniugando la sperimentazione con ragionamenti logici condotti a partire da un insieme di assiomi, tipici delle discipline formali. Il metodo sperimentale, tipico della scienza moderna prevede di controllare continuamente che le osservazioni sperimentali siano coerenti con le ipotesi e i ragionamenti svolti. 

Pertanto ha senso avere fiducia nei risultati scientifici soltanto se abbiamo approfondito l’indagine che ha condotto ai risultati volta per volta proposti; non possiamo credere genericamente alla scienza come se fosse una fede, dobbiamo approfondirne il metodo, esaminando e studiando come le singole discipline hanno conseguito determinati risultati. 

Inoltre la scienza comprende un grande numero di discipline, di approcci che conseguono risultati sovente discordanti. 

Perché faccio questo discorso per parlare dell’arcangelo Michele?  

Perché, così come ogni singola indagine e disciplina scientifica fanno parte della scienza come tale, l’arcangelo Michele è una realtà che fa parte del mondo spirituale. 

Ora, non basta parlare di mondo spirituale, come non basta parlare genericamente di scienza o anche, ad esempio, di genere umano. 

Come per la scienza, il mondo spirituale è formato da molte diverse realtà e di molti esseri che vanno conosciuti con le loro qualità e diversità. 

Da ciò si può dedurre che avremo una reale comprensione della realtà spirituale solo quando impareremo a distinguere in essa i diversi gradi evolutivi e i diversi esseri che la popolano, esattamente come accade per le discipline ed i risultati della scienza. 

E anche per quanto attiene al genere umano, ad esempio, abbiamo diversi popoli, diverse razze, diversi livelli evolutivi, quindi non possiamo riferirci all’umanità come qualcosa di unitario; ma se vogliamo conoscerla realmente dobbiamo approfondirne quantomeno le diverse qualità. 

Allo stesso modo dobbiamo iniziare a orientarci nel mondo spirituale per conoscerne le varie Entità che lo popolano. 

Michele è una di queste Entità. 

Per conoscere Michele possiamo iniziare a esaminare come l’umanità si è correlata a questa Entità nel corso dei millenni e attraverso le varie condizioni storiche del passato. 


 

Sappiamo dalle tradizioni religiose che Michele (in ebraico: mixaˈel; in latino “Quis ut Deus?”, “Chi è come Dio?”, che si traduce Mîkhā’ēl; in greco antico: Mikhaḗl; in latino Michaël; in arabo Mīkhā’īl) è un arcangelo nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islam. 

Questo per quanto riguarda le notizie storiche che abbiamo su questa figura del cosmo spirituale che, evidentemente, se vogliamo averne una conoscenza più approfondita ed utilizzabile nella nostra vita, non sono sufficienti. 

Possiamo studiare la descrizione di questa Entità da parte di vari popoli e possiamo anche approfondirci nelle descrizioni di questa Individualità arcangelica forniteci dall’esoterismo cristiano, eppure, una volta che ne abbiamo colto i tratti essenziali e abbiamo iniziato a comprendere il suo compito all’interno dell’evoluzione cosmica ed umana non possiamo evitare di farci la domanda fondamentale:  

chi è Michele PER ME? 

Altrimenti quello che potremo apprendere su questo argomento sarà solo mera conoscenza intellettuale che non cambierà minimamente la nostra vita, non sposterà di un millimetro la nostra evoluzione. 

 

Acquerello inedito di pugno di Rudolf Steiner con annotato il mantra di Michele da lui recitato nell’ultima conferenza del 28 Settembre 1924

Per tentare di rispondere a questa domanda, prendiamo allora le mosse dalla tradizione esoterica ed apprendiamo che la funzione di Michele è quella di  

“sviluppare sulla Terra una spiritualità commisurata all’intelligenza autonoma umana, affinché si possa pensare e nello stesso tempo essere spirituali” (Rudolf Steiner 19 Luglio 1924). 

E ancora: 

Michele vuole che l’uomo sia un essere libero che riconosca nelle sue idee e nei suoi concetti la rivelazione che gli proviene dei mondi spirituali” (ibidem).

Abbiamo dunque nella sua funzione rispetto all’umanità il pensiero collegato all’elemento della libertà. 

Michele in me è colui che permette che il mio pensiero umano liberamente possa elevarsi alla verità del pensiero cosmico. 

In altre parole che consente ai miei pensieri umani di riconoscere le Verità spirituali. 

Questo impulso viene da lontano anche se in questa nuova signoria di Michele – iniziata nell’ultimo terzo del XIX secolo – il modo di rapportarsi al pensiero umano è decisamente diverso rispetto alla precedente signoria (V-II secolo a.C) che coincide con l’epoca di Aristotele e delle spedizioni di Alessandro Magno in Asia. 

Tale signoria – durata come le altre circa 300 anni – era all’insegna del cosmopolitismo; all’epoca veniva diffusa, infatti, tramite le imprese di Alessandro, la cultura greca in tutto il mondo conosciuto, fino all’India. Naturalmente allora era il pensiero cosmico che veniva portato nel mondo; gli uomini accoglievano le rivelazioni spirituali e insieme ad esse le idee. 

Quella di quell’epoca storica era una intellettualità celeste a differenza di quella che Michele porta oggi, vale a dire una intellettualità terrestre. 

 

Nella Scuola di Michele l’impulso aristotelico aveva un ruolo centrale. 

Con la fondazione della scienza del pensare (della logica), Aristotele aveva messo le premesse – quattro secoli prima di Cristo – per accogliere l’intelligenza micheliana da parte delle anime degli uomini sulla Terra; per questo Aristotele può essere considerato l’antesignano dello sviluppo della futura anima cosciente a venire.  

Aristotele fu anche colui che all’inizio dell’epoca dell’anima razionale, mediante la sua pura osservazione della natura, si rivelò un precursore della futura epoca dell’anima cosciente e del pensiero scientifico rivolto al mondo sensibile. 

Gli impulsi del suo pensiero, da un lato verso la logica e dall’altro verso la scienza naturale, furono portati avanti – ci dice Steiner – nella Scuola di Michele dai suoi allievi, Teofrasto e Alessandro Magno. 

Naturalmente, parlando dell’impulso cosmopolita, del superamento dei nazionalismi proprio alla direzione di Michele possiamo notare come di questo impulso originariamente positivo e salvifico si impossessi poi Ahriman, trasformandolo in Europa dei banchieri, globalizzazione, Nuovo ordine Mondiale. 

Oltre all’impulso cosmopolita, un altro elemento significativo della missione di Michele è rappresentato dalla spinta a tener conto delle conseguenze delle azioni. 

Tener conto delle conseguenze delle nostre azioni (prima di compierle) ci riporta al metodo deduttivo vale a dire il “processo conoscitivo dal generale al particolare”. Nel modello deduttivo ad esempio, lo scienziato parte dai principi generali per arrivare all’enunciazione di leggi in grado di spiegare fenomeni particolari. 

E con questo ritorniamo alla scienza. Sappiamo che essa si occupa dello studio delle leggi naturali e dell’applicazione delle stesse. 

 Ora, abbiamo visto che l’azione che Michele intende portare all’uomo è una via di trasformazione del pensare umano, per ricondurre a Michele l’intelligenza divenuta terrena in modo che divenga possibile, a partire dalla nostra epoca, un rapporto pienamente cosciente tra gli uomini e gli Dei. 

Per ottenere questo risultato l’esoterismo ci rivela che sotto la guida di Michele nel mondo spirituale si sviluppò in una certa epoca storica una scuola sovrasensibile a cui parteciparono non solo entità spirituali ma anche tutti gli uomini che poi sarebbero stati chiamati a portare sulla terra quella che oggi conosciamo come scienza dello spirito.  

In queste parole Rudolf Steiner è chiarissimo: 

Le anime predestinate ad appartenere al movimento Antroposofico, a configurare il loro karma in vista del movimento Antroposofico, tutte presero parte agli insegnamenti di quella scuola sovrasensibile” (Rudolf Steiner 19 Luglio 1924). 

E a cosa mirava questa scuola sovrasensibile? Ancora Steiner: 

“Abbiamo una doppia preparazione sovrasensibile per quanto l’antroposofia deve diventare sulla terra: la preparazione nella grande scuola soprasensibile a partire dal secolo XV e poi quello che ho descritto come l’immaginativo culto sovrasensibile alla fine del XVIII ed all’inizio del secolo XIX, quando ciò che Michele aveva insegnato nella scuola sovrasensibile venne configurato in poderose immaginazioni. Così vennero preparate le anime che poi discesero nel mondo fisico e che da tutte quelle preparazioni dovevano ricevere l’impulso a muovere verso l’antroposofia che deve agire sulla Terra (Rudolf Steiner 19 Luglio 1924). 

Ora, l’antroposofia o scienza dello spirito non è altro che l’ispiratrice della scienza del futuro, scienza che deve affrancarsi dal pensiero ahrimanico che prese possesso del pensiero celeste a partire dall’VIII e IX secolo, quando gli uomini iniziarono a formare autonomamente i propri pensieri. 

Dunque possiamo affermare che Michele è il rinnovatore ed ispiratore della vera scienza. 

Più che mai oggi che la scienza è stata tradita e venduta al potere ed al danaro, si può comprendere come solo seguendo l’impulso di questo Arcangelo l’umanità può evitare la catastrofe incombente. 

A tal proposito, ancora una volta Steiner ci offre un messaggio univoco, estremamente chiaro nella sua drammaticità: 

Se si lavorerà nel senso predestinato da Michele, l’Europa e la civiltà moderna eviteranno la loro decadenza; in alcun altro modo altrimenti! Far uscire la civiltà dalla decadenza è legato alla comprensione di Michele” (Rudolf Steiner 19 Luglio 1924). 

E ancora: 

“Nella profezia di Michele si prevede che numerosi antroposofi si reincarnino alla fine del secolo ventesimo, per portare a un pieno culmine quel che oggi deve esser fatto dal nostro movimento. 
Questo dovrebbe sollecitare l’antroposofo: io sono qui, l’impulso antroposofico è in me, e io lo riconosco come l’impulso di Michele; aspetto, e nell’attesa mi rafforzo mediante il giusto lavoro antroposofico nel presente, sfrutto il breve periodo che è concesso proprio agli antroposofi nel secolo ventesimo tra morte e rinascita, per ritornare alla fine del secolo e continuare il movimento con forza ancor più spirituale. 
Mi preparo a questa nuova epoca tra il XX secolo e il XXI (così si dice una vera anima antroposofa), poiché sulla Terra vi sono molte forze distruttive. 
Tutta la vita culturale, tutta la civiltà è destinata alla decadenza, se la spiritualità dell’impulso di Michele non afferrerà gli uomini, se essi non saranno in grado di risollevare la civiltà che oggi rotola verso il basso. 
Se ci saranno anime sinceramente antroposofe che introducano in questo modo la spiritualità nella vita terrena, si avrà un movimento verso l’alto; se non ci saranno, la decadenza continuerà. 
La guerra mondiale, con tutte le sue conseguenze, sarà solo l’inizio di mali peggiori. 
Oggi l’umanità è di fronte a una grande scelta: o di vedere precipitare nell’abisso tutta la civiltà, oppure di innalzarla di nuovo mediante la spiritualità, di condurla avanti nel senso insito nell’impulso di Michele che precede l’impulso del Cristo  (Rudolf Steiner Considerazioni esoteriche su nessi karmici, Vol. VI).
 

Allora, riprendendo la domanda “chi è Michele PER ME?” dobbiamo necessariamente interrogarci sul nostro rapporto con la scuola sovrasensibile che Michele ha istituito e concludere che: 

– Michele è Colui che mi ha permesso – all’interno della sua scuola sovrasensibile – di prepararmi ad accogliere l’antroposofia. Se, infatti, io – a differenza di tanti altri uomini che hanno incrociato l’Antroposofia ma non l’hanno riconosciuta – l’ho accolta nel mio cuore è perché la scuola di Michele mi ha preparato a questa scelta. 

Michele è Colui che mi sollecita ad essere attivo fin nella profondità dei miei pensieri, in modo tale che per attività interiore io possa, come uomo, elaborare la mia concezione del mondo. L’epoca di Michele mi spinge a non rimanere inattivo aspettando l’illuminazione, ma a collaborare attivamente a quanto mi si presenta in termini di osservazioni e esperienze dal mondo.  

Michele è Colui che mi permette di trovare un nuovo e questa volta pienamente cosciente rapporto con il Cristo per mezzo dell’intelligenza micheliana spiritualizzata, affinché oggi io possa percepire direttamente la “Parola del Cristo” e giungere all’esperienza che il Cristo stesso, come Logos, è presente in questa Parola del Cristo che vuole agire in me prima con le forze della conoscenza, poi con le forze del cuore e infine con le forze della volontà, vale a dire con tutto il mio essere di uomo del presente. 

Vorrei terminare con il mantra Michaeli con il quale Rudolf Steiner concluse la sua ultima conferenza:

“Forze sprigionate dal Sole,
Spirituali potenze luminose
che portate benedizioni ai mondi,
dai pensieri divini predestinate,
Voi siete a formare la radiosa veste dell’Arcangelo Michele.
Egli, il Messaggero del Cristo
indica a voi il sacro cosmico volere che regge gli uomini.
Voi, chiari esseri dei mondi eterici,
portate la parola del Cristo vivente agli uomini.
Cosi appare l’Annunciatore del Cristo
alle anime disperate ed assetate di luce:
ad esse irradi la vostra parola di luce,
nell’epoca cosmica dell’uomo spirituale.
Voi, discepoli della conoscenza spirituale,
accogliete il saggio accennare di Michele,
accogliete la parola d’amore del cosmico volere creatore,
nelle mete supreme dell’anima vostra”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Facebook
Pinterest
Twitter
Email
Telegram
WhatsApp

Ti potrebbero interessare:

it_IT

Accedi al sito

accesso già effettuato