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Come dice lo Steiner: «La vita è degna di essere vissuta, solo da colui che ha qualcosa per cui vorrebbe morire».

Quando, nel corso dell'esistenza, si presenta un dolore tale da provocare un rifiuto della vita stessa, un depotenziamento di tutti i valori che hanno dato senso alla vita, allora si conferisce una vera dignità, un profondo significato all'esistenza, che comincia ad essere percepita al di fuori della corporeità.

Per poter morire per qualcosa, bisogna in ogni caso essere fuori dalla dimensione fisico-sensibile: se ne rimanessimo all'interno, non potremmo provarne alcun senso di insostenibilità, in quanto l'identificazione con questa dimensione produce comunque benessere, soddisfazione e contenimento.

Orao