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D’un tratto
il mondo si svuota di senso
d’un tratto.

Non trova un appiglio
la mano tremante
d’un tratto.

La vita si sgretola in fini
frammenti di tempo.
La gioia, il dolore, non sono
d’un tratto.

Son solo in un vortice immoto
attonita scintilla di vita.
Passato e futuro si fondono
nell’oscura minaccia presente
d’un tratto.

M’illudo di poter camminare a ritroso
nell’aspro sentiero del tempo
né l’animo vuole accettare
ancor prima che sia
l’orror che mi assale
d’un tratto.

Si ferma il cammino del sole
il soffio del vento svanisce
immoto è il paesaggio interiore
lo spazio rifiuta di farsi ognor tempo
d’un tratto.

Qualcosa che implora, che prega
confuso frammento di me
che non trova più il senso né il fine
d’un tratto.

E’ buio, né luce trafila
dal dolore rombante che assorda
d’un tratto.

La luce ritorna splendente, improvvisa,
d’un tratto.

Piero Cammerinesi

(Luglio 1983)

 

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