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ARTURO ONOFRI - ZOLLA RITORNA COSMO (1930)
APRIRSI FIORE (1935)
Il gruppo dei tuoi bòccoli, che il vento
sviluppa di sollievi musicali
sulla fronte infantile, suona argento
di voci, nei miei sogni prenatali.
Con l'onda che al mio petto ansa in accento
di fanciullezza eterna, ecco trasali
fra l'impeto dei giuochi in movimento,
e mi sfiori con gli occhi pieni d'ali.
Si stende il prato color giorno, e sembra
vivo tappeto d'oro sulla terra
oscura , che ci occulta le sue membra.
Tu sorgi come un fiato dalla zolla
profonda che il tuo calice disserra:
farfalla in fiore, o volo di corolla.
ARTURO ONOFRI - SUONI DEL GRAAL (1932)
La tenacia carnale si rallenta
nella preghiera, fino a intravederti
nella tua luce sovrumana, intenta
a sciogliermi dal fio dell'ossa inerti,
dove balena un lampo
d'essere in te, mio scampo.
Nulla più sazia questo atro digiuno
dell'anima, sgombrante ogni fantasma
che sembra vita in questo mondo bruno,
eccetto la tua gloria che riplasma
lo scheletro già morto
in altro me risorto.
È l'altro me che sorge dal futuro
come tua propria inunagine che viene
verso la morte mia, sciogliendo il duro
imprigionato ossame in ogni bene
di libertà celeste
pronta all'eterne feste.
ARTURO ONOFRI - SIMILI A MELODIE RAPPRESE IN MONDO (1929)
Angelo dormi? Sogni altre mie vite
nelle tue metamorfosi occultate
in celeste libellula di luce?
O ti sei ritirato all'orlo estremo
della mia veglia, per lasciarmi solo:
s'io da me sappia alzare questo braccio
col mio voler rinascere tuo figlio.
Io che intravidi il magico sorriso
della tua deità fanciullatrice,
so che il tuo sguardo sgorga di rugiade
sui fiori della notte, e che il tuo seno,
come un'aurora, pùllula di voli.
Dal fragor d'oro, che ne suona ancora
dentro il mio sangue, io ti rammento vita,
anche se m'abbandoni al mio cercarti;
e il ricordo di te basta alla terra.
ARTURO ONOFRI -TERRESTRITÀ DEL SOLE (1927)
Splendono esseri muti della terra,
incisi nel cammèo del mezzogiorno,
fra le disannebbiate ombre di rosa
e il turchinìo-vertigine del sole.
ARTURO ONOFRI - NUOVO RINASCIMENTO (1925)
Ad un più attento e profondo esame della storia, dobbiamo affermare che gli avvenimenti e le opere esteriori non sono da considerarsi come la causa di trasformazioni profonde dell'uomo, bensì, all'opposto, come il risultato dell'intima metamorfosi dell'anima.
L'uomo spirituale muta, e, nel mutarsi, trasforma il corso degli avvenimenti esterni.
Arturo Onofri - Prefazione a "La Scienza Occulta" di Rudolf Steiner (1924)
Tra le più alte personalità spirituali che negli ultimi decenni sono apparse in armi contro il drago del materialismo moderno, primeggia in armonia e potenza interiori la personalità di Rudolf Steiner, la cui opera capitale si presenta qui, primamente tradotta, ai lettori italiani. So bene che queste due parole scienza occulta faranno dapprima sorridere molti moderni, i quali non possono ammettere che vi sia altra scienza plausibili, fuor di quella ufficialmente riconosciuta dalle corporazioni scientifiche e universitarie; ma perché il lettore possa tranquillamente affrontare le proprie diffidenze su questo punto elementare, gli basterà riflettere un momento che non precisamente così la pensavano quelle grandi personalità, riconosciute dalla cultura ufficiale, che furono Tommaso d'Aquino, Dante, Campanella, Bruno, per citare i primi nomi che vengono in mente.
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Piero Cammerinesi
Chi Sono