Apartheid sanitaria, abbiamo toccato il fondo

Pregliasco

Giuramento di Ippocrate tradito e tagli imposti dall’UE: cosa resta del diritto costituzionale alle cure?

Giuramento di Ippocrate tradito e tagli imposti dall'UE: cosa resta del diritto costituzionale alle cure?

 

Nelle ultime settimane sono aumentate le segnalazioni di malati a cui non è stato possibile accedere alle cure perché sprovvisti di green pass, di tampone o perché non (triplo)vaccinati.

Un segnale che dovrebbe far inorridire tutti i cittadini.

Perché contrario a qualsiasi principio.

Contrario a quanto previsto dalla Costituzione

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».
Contrario anche al giuramento di Ippocrate:

«Giuro di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario».

 

Purtroppo si tratta di una deriva di lungo corso, quella che vede sempre più cittadini tagliati fuori dal diritto di accesso alle cure.

Stando ai dati infatti, a causa dei continui tagli, la capacità assistenziale del SSN si è contratta passando dal 97,6% del 2006 all’85% del 2019. Vuol che dire che nell’ultimo anno prima del Covid 8,7 milioni di italiani non potevano usufruire del loro diritto alle cure?.

Un dato, vale la pena sottolinearlo, che si riferisce a tutti quei cittadini che in relazione al proprio stato di salute non trova stabilmente assistenza all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.

Se si vanno a guardare invece quei cittadini a cui è stato impedito di accedere almeno a una prestazione in teoria garantita dal SSN, i numeri salgono clamorosamente.

Si tratta in questo caso infatti addirittura di 19,6 milioni di cittadini, il 32,5% del totale. Nel 2006 erano “appena” 4,6 milioni, il 7,8% del totale?. In questo caso la capacità assistenziale del SSN si è contratta passando dal 92,2% del 2006 al 67,5% del 2019.

 

Questa era la situazione del SSN prima del Covid.

All’impossibilità di accesso alle cure causata dai tagli al SSN (voluti dalla UE e applicati dalla peggior classe politica della storia italiana), cioè a una causa economica, se ne sta però aggiungendo una etica.

Cioè il rifiuto di curare alcuni malati perché sprovvisti di lasciapassare governativo.

E se i tagli al SSN erano e sono in aperto contrasto col diritto alla salute sancito dalla Costituzione, queste discriminazioni aggiungono alla violazione della Costituzione, quella del giuramento di Ippocrate.

Una deriva a cui ogni cittadino dovrebbe opporsi.

In attesa che la Corte Costituzionale, i giudici e gli ordini professionali tornino a fare il loro dovere.

[FONTI
¹ https://www.adnkronos.com/covid-incinta-ma-senza…
² https://www.ansa.it/…/pregliasco-al-galeazzi-slittano…
³ https://www.ilfattoquotidiano.it/…/respinta…/6460633/
https://www.ansa.it/…/in-ospedali-solo-con-super-green…
https://www.sanitainformazione.it/…/IX-Rapporto-sulla…
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato2421529.pdf]

Gilberto Trombetta

Fonte

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