Abusi e bugie, costituzione addio

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Il giurista tedesco Otto Lenel diceva: il diritto comincia con il rispetto del fatto. Quando una prassi si sedimenta e la gente la accetta, si crea una “opinio legitimitatis”, che diventa la fonte del diritto, delle norme.
Cosa stanno facendo i nostri governanti, da Conte a Draghi? Stanno abituando la popolazione, ma anche i giudici, ad accettare una riforma delle fonti del diritto: con provvedimenti amministrativi come i Dpcm (quindi non normativi, non legislativi), il governo sospende e modifica la Costituzione.
Cioè: la fonte primaria del diritto diventano i decreti unilaterali del governo, semplici atti amministrativi, provvedimenti che invece – secondo i principi generali – dovrebbero essere sottoposti alla legge.
Ora vedremo se, da parte della magistratura, ci sarà la volontà di far valere la legge (l’ordine, la gerarchia delle fonti), e quindi di sottoporre l’operato del governo alla conformità della legge e alla Costituzione: nel qual caso, tutto salterà.
Se invece la magistratura verrà convinta ad assecondare questa grande riforma costituzionale in senso autocratico e tecnocratico, allora questa riforma probabilmente riuscirà.
Ma noi abbiamo già un’Unione Europea strutturata in modo tale da dare potere a organismi esecutivi non democratici, come la Bce, la Commissione Europea e l’Ecofin, che rispondono alla comunità dei grandi banchieri internazionali.
Siamo in un ambiente che è totalmente estraneo alla democrazia, e questa operazione di sovversione delle fonti del diritto, che il governo Draghi sta conducendo in continuità con il governo Conte, è semplicemente una uniformazione dell’ordinamento costituzionale italiano a quello che è già l’ordinamento del potere reale in Europa.
Quando si vogliono fare grandi riforme, bisogna ottenere la collaborazione di molti soggetti.
E il modo migliore per ottenerla è quello di offrire profitti.
In questo caso ne sono stati offerti in termini di carriera a ministri, a sedicenti esperti televisivi, a giornalisti, ma anche e soprattutto a quell’apparato burocratico che ha gestito business come quello delle mascherine importate dalla Cina, dei banchi a rotelle, delle siringhe, dei vaccini.
Poi questi vaccini hanno una proprietà fondamentale: essendo somministrati in tempo di pandemia, inducono l’insorgere di varianti (più correttamente, mutazioni).
Albert Sabin, l’inventore del vaccino contro la poliomielite, diceva: non ha senso vaccinare contro i virus mutanti, perché – vaccinando – si stimola la mutazione.
Queste vaccinazioni, quindi, probabilmente produrranno un effetto a catena: faranno nascere sempre nuove mutazioni, che richiederanno sempre nuovi vaccini, e il business crescerà all’infinito.
Un business perpetuo, destinato a non raggiungere mai la saturazione del mercato.
Più soddisfi la domanda, più la domanda cresce: è come cercare di dissetarsi con l’acqua di mare.
I passaporti vaccinali? E’ chiaramente tutto illegale.
Vincolare a pass sanitari la circolazione fra territori è contrario alle carte dei diritti dell’uomo e alla Costituzione. Ma se riescono a farli, se la popolazione li accetta, se li riesce a imporre magari con la violenza, allora questo verrà gradualmente accettato, e si formerà una “opinio legitimitatis”.
La “green card” per condizionare la libera circolazione introduce un vulnus che non si vedeva da più di un secolo, e sarà sempre più così.
Ed è solo l’inizio: cercheranno di introdurre progressivi strumenti di controllo degli spostamenti delle persone, del denaro e delle merci, con monitoraggio capillare e in tempo reale dei comportamenti.
Andiamo verso una società controllata, gestita come la zootecnia.
La società del futuro sarà come l’allevamento del bestiame, in cui l’allevatore esercita un potere assoluto sugli occupanti della stalla. “La fattoria degli animali”, di Orwell, ne è una perfetta anticipazione.
Ribadisco il concetto espresso da Otto Lenel: il diritto nasce dal rispetto del fatto. Quando si stabilisce una prassi “contra legem” come i Dpcm, provvedimenti amministrativi usati per sospendere la Costituzione, e la società lo accetta, allora quello che era “contra legem” diventa “lex”: diventa la nuova Costituzione.
Resta centrale il tema dell’onestà intellettuale nella comunicazione col popolo, con l’opinione pubblica: e il risultato inequivoco è che l’onestà intellettuale è sempre perdente.
Non è mai esistita, una società realmente democratica.
Tutte le società sono sempre state gestite da una élite che ha il controllo del grosso della ricchezza, del potere e della conoscenza politica.
Ha il controllo della giustizia, dell’industria culturale, e oggi anche della ricerca tecnologica e scientifica, nonché delle comunicazioni di massa.
La democrazia non esiste: al massimo abbiamo una rotazione delle élite.
Lo sforzo del governo italiano, poi, è molto forte anche nella falsificazione dei dati: sia in sede di rilevazione, sia in sede di rielaborazione e presentazione statistica. Il Giappone, la Corea del Nord e Taiwan, molto esposti per la loro ubicazione geografica rispetto a Wuhan, pur non avendo quasi introdotto il lockdown (e non avendo quasi vaccinato), hanno avuto un tasso dichiarato di mortalità per il Covid insignificante, rispetto al nostro.
L’Italia avrebbe un tasso di morti per Covid mi pare decuplo, rispetto alla media dei paesi simili. Questo perché l’Italia fa il suo dovere, in base agli accordi presi da Renzi con Obama, per fare del nostro paese il capofila della vaccinazione universale coatta.
L’Italia purtroppo è sottoposta a un carico di menzogna (organizzata dalle istituzioni) che non ha pari, negli altri paesi.
L’Italia inoltre falsifica i dati dei morti di Covid: lo so direttamente dalle agenzie di onoranze funebri.
L’Italia falsifica con direttive anche scritte, che registrano come morto di Covid anche chi muore di altro.
Nel presentare questi dati, poi, si omette di dire che i tamponi Pcr vengono usati contrariamente alle istruzioni del loro inventore, che raccomandava al massimo 24 “moltiplicazioni”; vengono fatti 35-45 cicli di “amplificazione”, privando così il tampone di qualsiasi valore veritativo.
Così, secondo le stime, si costruisce un’apparenza di contagio pari a dieci volte la realtà.
Per questa via, i “positivi” (veri o presunti, anche asintomatici) finiscono nel novero dei cosiddetti “casi”, insieme ai malati veri e propri, che possono avere sintomi più o meno rilevanti.
Serve a spaventare la gente, che quando ha paura di morire accetta qualsiasi prevaricazione e qualsiasi illegalità: persino il nazismo, il fascismo sanitario.
La gente ragiona poco anche quando non è spaventata, ma se è terrorizzata non ragiona proprio più.
Molti però stanno aprendo gli occhi, oggi, di fronte al disastro economico, da cui dipende anche l’equilibrio psichico.
E questo sta avvenendo grazie al coraggio di chi non ha mai smesso di informare i cittadini, contrastando la disinformazione.
* * *
(Marco Della Luna, dichiarazioni rilasciate nella diretta su YouTube “Una dittatura è per sempre“, su “Visione Tv” il 20 aprile 2021. Avvocato cassazionista, Della Luna si è distinto per saggi come “Euroschiavi” e “Oligarchia per popoli superflui“. Nel 2020 è stato tra i co-autori del libro-denuncia “Operazione Corona, colpo di Stato globale“, edito da Aurola Boreale. «Di recente – racconta l’editore, Nicola Bizzi – abbiamo ripubblicato anche “Le chiavi del potere“, illuminante saggio di Della Luna che, a suo tempo, fu fatto ritirare dalle librerie su pressione di Romano Prodi, a cui quel libro dava fastidio»).

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