Stato d’emergenza: l’Italia assediata da Conte

Assedio

 

Il premier Giuseppe Conte ha già varato la proroga dello stato d’emergenza sino al 31 gennaio 2021.

Obiettivo della maggioranza di governo è certamente garantire che l’allentamento delle misure (restrizioni a manifestazioni, smart working…) prescindano dall’andamento della pandemia e che, per motivi d’ordine pubblico, possano prorogarsi sino al 2023, gelando così eventuali appetiti d’elezioni anticipateUna linea che vede l’esecutivo Conte in perfetta sintonia col Quirinale: quest’ultimo non intende sciogliere le Camere nemmeno in caso d’eventuale assenza dei numeri in Parlamento. Posizione del Colle che incontra il plauso delle istituzioni europee, che vedono nell’esecutivo Conte una garanzia al pagamento di debiti e pregresse sanzioni comminate all’Italia.

Un frame tratto dalla Facebook dell’intervento del Premier Giuseppe Conte al Festival dellíeconomia di Trento, 26 settembre 2020. FACEBOOK

Ma l’attuale Governo italiano è di fatto anche il più filocinese d’Europa, non è un mistero che nella bandiera della Cina facciano capolino ben cinque stelle su sfondo rosso, effige che contraddistingue anche il movimento grillino da più di due anni al comando dei ministeri (lo stesso premier è un pentastellato). Situazione che preoccupa la segreteria di Stato Usa, che pare non riesca a mandare giù come un governo filocinese possa reggere il territorio con più basi Usa al mondo (l’Italia appunto). Non è un mistero che l’Esecutivo cinese d’Italia faccia anche comodo all’attuale Pontefice, che reputa la politica italiana possa favorire il radicamento cattolico romano nei territori lungo il fiume Giallo. Anche l’Unione europea considera utile che l’Italia sia un avamposto cinese, a patto che l’ingerenza gialla non superi le Alpi. Per Olanda e Germania nulla da eccepire se, con accordi chiari e stabili, l’Italia riuscisse a contemperare e far coabitare la presenza cinese ed il ruolo di hotspot migranti dell’Ue. Ma perché questo ruolo dell’Italia possa stabilizzarsi, c’è bisogno che l’Esecutivo Conte abbia lunga vita.

Un tempo solo i beninformati sapevano che, i ristoranti cinesi sono dépendance dei servizi segreti cinesi. Ma oggi anche l’uomo della strada sa che l’Italia è tra i Paesi con più presenza commerciale cinese, e la classe politica considera questo una risorsa, la cosiddetta “Via della Seta”.

Abbiamo già illustrato, e numeri alla mano, che dopo il lockdown gli unici a fare affari in Italia sono rimasti la criminalità organizzata (le mafie), i cinesi (riforniscono anche la Pubblica amministrazione) e gli stranieri che stanno comprando il Belpaese a blocchi da saldo e stralcio.

Ma perché il Governo abbia lunga vita necessita che l’economia rimanga bloccata, che la Pubblica amministrazione possa rimanere in smart working sino alla primavera del 2023. Così molti poteri internazionali reputano giusto che Conte possa rimanere in sella almeno sino al 2023. E perché l’attuale premier sta assolvendo benissimo al compito assegnatogli dal “partito sovranazionale dell’establishment”: ovvero governare l’Italia badando bene che l’economia resti bloccata.

Proprio da queste pagine avevamo raccontato come Giuseppe Conte avrebbe promesso il Paese bloccato in cambio dell’appoggio Ue al suo mandato: di questa nefanda promessa ne sarebbero al corrente il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ed il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni; i due ovviamente tacciono, reputando questa situazione possa logorare Conte e chi lo supporta (i 5 Stelle) per poi permettere al Partito Democratico di gestire dal 2023 la ripresa.

L’idea che una carestia possa convincere l’Italia a cedere i propri gioielli di famiglia a multinazionali e famiglie importanti era percepibile già durante il Governo di Mario Monti (meno di otto anni fa), oggi è una certezza: nel gioco ci guadagnano anche le mafie, che aprono i “compro oro” e legalizzano la loro usura sul territorio. Già vi avevamo raccontato che, i cosiddetti “frugali” (Germania, Danimarca, Olanda, Belgio, Austria, Finlandia, Svezia e Norvegia) supportano la linea politica che l’Italia dovrebbe dimostrare di volersi privare dei propri beni a fronte di moneta che proverrebbe dall’Europa.

Nella realtà l’Italia di oggi vive una sorta di carestia da doppio assedio: uno interno, utile a congelare la situazione politica, ed uno esterno che dovrebbe convincere il Paese a subire cinesizzazione, hotspot Ue e cessione incondizionata di asset aziendali e patrimoni. Noi tutti si pensa all’assedio come ad una situazione bellica in cui un esercito circonda e controlla gli accessi alla città. I tempi sono cambiati ma non le finalità. Lo scopo rimane costringere un territorio alla resa incondizionata. Chi mette in atto l’assedio si pone lo scopo d’isolare. Chi lo subisce sa di non avere più vie di comunicazione con l’esterno, rifornimenti, cibo, mezzi anche diplomatici per sortire: un po’ quello che succede oggi in Italia, la gente è assediata dal bisogno ma la classe politica fa spallucce e corre ad accontentare chi assedia. Assediare era studio militare che si tramandava: l’arte poliorcetica di ellenistica memoria. Roba per gente raffinatamente sadica, perché la guerra d’assedio aveva sull’avversario un forte valore dal punto di vista della pressione psicologica. Per indurre alla resa, gli antichi spaziavano dallo spiegamento di forze alle variegate scenografie dimostrative di uomini e mezzi. L’ostentazione di potenza e determinazione è sempre vincente. Nei trattati di poliorcetica si spiega quanto il buio e le morti per malattia amplifichino l’effetto terrorizzante. Così nell’età antica procedevano al lancio di teste di nemici caduti e carcasse d’animali e uomini malati: obiettivo era diffondere la malattia all’interno delle mura. La malattia c’è, si chiama Covid-19, e i nemici non risparmiano alcuna arma finanziaria e sanzionatoria.

Chi governa l’Italia non sta col popolo e ha promesso i nostri beni al nemico. In forza di questi accordi il viceré Conte avrà lunga vita e non sarà detronizzato che dopo il 2023. Abituiamoci all’assedio, pardon allo “stato d’emergenza”.

Ruggiero Capone

Fonte: http://www.opinione.it/politica/2020/10/02/ruggiero-capone_premier-conte-proroga-stato-emergenza-maggioranza-governo-smart-working-pandemia-elezioni-anticipate-usa-unione-europea-lockdown/

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