L’asse tra Trump e Putin può fermare il nuovo ordine mondiale?

Trump E Putin

La mossa è stata degna del miglior giocatore di scacchi e non è certo un caso che Vladimir Putin provenga dalla terra dei giocatori più forti del mondo in questa disciplina.

Nella conferenza stampa della scorsa settimana, Putin ha completamente ribaltato il tavolo e ha annunciato al mondo che la Russia ha già il suo vaccino contro il Covid e che presto sarà iniziata una fase di sperimentazione su larga scala.

Non appena il presidente russo faceva quest’annuncio, il regime mediatico occidentale e le istituzioni internazionali sollevavano una pioggia di critiche nei confronti di questa scelta.

François Balloux, dello University College di Londra, ha criticato la Russia per la sua scelta non moralmente etica di sottoporre i russi ad una immunizzazione di massa senza una previa sperimentazione.

L’OMS scagliava il suo monito annunciando severi controlli sulla sicurezza del vaccino sviluppato dalla Russia.

Ci si chiede a questo punto dove fossero Balloux, l’OMS e gli altri scienziati che oggi ostentano scrupoli morali e riserve sulle eventuali controindicazioni del vaccino russo, di fronte alle intenzioni di ieri di avallare e dare il via libera al vaccino contro il Covid prodotto invece dalla casa farmaceutica britannica AstraZeneca.

A questo riguardo, giunge in aiuto un articolo pubblicato lo scorso 14 luglio proprio da un quotidiano preminente nel circuito mediatico di regime, ovvero La Stampa degli Elkann, dal titolo Covid, il vaccino funziona. L’obiettivo è distribuirlo senza sperimentazione.”

Nessuno ebbe nulla da ridire sul fatto che l’Unione europea stava dando il via, e continua a darlo dal momento che non ci sono segnali di retromarcia, al vaccino prodotto dalla casa farmaceutica in questione senza rispettare i criteri minimi di sicurezza previsti dalla comunità scientifica internazionale e di fatto servendosi della popolazione italiana ed europea come cavie da laboratorio.

Non solo. Bruxelles e altri governi europei si sono affrettati a garantire una sorta di scudo giudiziario ad AstraZeneca in caso di eventuali effetti collaterali dovuti alla somministrazione del suo vaccino.

Vale a dire che se qualcuno svilupperà qualche tipo di patologia in seguito alla ricezione del vaccino, non potrà nemmeno rivolgersi in tribunale e denunciare la multinazionale perchè i governi e l’UE le hanno garantito l’immunità completa.

Non risulta che gli scienziati e l’OMS che oggi stigmatizzano quanto fatto dalla Russia, abbiano detto qualcosa sul fatto che non solo gli europei saranno usati come cavie da AstraZeneca, casa farmaceutica già condannata per frode negli USA e con un cv pieno di macchine, ma che non potranno nemmeno rivalersi in sede giudiziaria contro di essa, dal momento che l’establishment le ha dato una protezione totale.

Putin con questa semplice, ma terribilmente efficace, mossa ha dimostrato una verità incontrovertibile.

Il sistema non è interessato al vaccino se questo non porta alla massimizzazione del profitto per il cartello farmaceutico.

Lo stesso direttore dell’OMS lo ha affermato spudoratamente quando ha dichiarato che il “nazionalismo de vaccini” rischia di portare ad una riduzione dei prezzi, e di conseguenza ad una riduzione degli introiti delle multinazionali del farmaco.

In altre parole, se il vaccino viene prodotto dalle case farmaceutiche legate a Bill Gates e se questo si rileva essere, come si vedrà più avanti, uno strumento per instaurare una dittatura sanitaria, allora questo è la panacea ad ogni male.

In caso contrario, se il vaccino viene prodotto da un istituto statale russo, il Gamaleya, che non risulta avere legami con multinazionali del farmaco occidentali, a poco prezzo e non serve al controllo della popolazione mondiale, non va più bene.

La Russia si prepara ad uscire dalla crisi Covid voluta per arrivare ad un governo mondiale

Putin ha portato alla luce in un colpo solo tutte le contraddizioni di questo regime schizofrenico. I fanatici del vaccino ad ogni costo si sono trasformati improvvisamente in no vax, e ora tutti possono vedere che la salute pubblica è l’ultimo degli obbiettivi di questa crisi terroristica.

L’abilità del presidente russo è stata soprattutto quella di non mostrare mai le sue reali intenzioni all’avversario.

Come il miglior scacchista, Putin ha osservato e studiato attentamente le mosse dell’altro giocatore.

Ha visto semplicemente che tutto il regime mediatico internazionale ha dato vita ad una campagna terroristica sanitaria senza precedenti e che praticamente ogni singola istituzione internazionale di rilievo, da quelle politiche a quelle finanziarie, si sono allineate senza colpo ferire a questa falsa narrazione.

L’operazione coronavirus è stata infatti pensata per essere come la madre di tutte le crisi, un evento così devastante e catalizzatore che non potrà non portare, nelle intenzioni delle élite mondialiste che l’hanno concepita, al sorgere del nuovo ordine mondiale.

Sono stati gli stessi massimi esponenti del mondialismo a dichiararlo apertamente. Prima Jacques Attali, uomo del gruppo Bilderberg ed eminenza grigia di ogni presidente francese eletto negli ultimi 40 anni, annunciò già nel 2009 che la crisi pandemica sarebbe stata la condizione ideale per trascinare il mondo verso una dittatura globale.

Poi la famiglia Rockefeller, altra potentissima famiglia mondialista, in uno dei suoi documenti ufficiali, descriveva chiaramente come un nuovo virus di origine animale sarebbe stato il pretesto perfetto per dare vita ad un supergoverno mondiale nelle mani delle élite, così come auspicava caldamente uno dei membri più importanti della famiglia, David Rockefeller.

La cabala globalista aveva già prefissato lo sbocco finale di questa crisi a gennaio, quando non c’era praticamente nessuna emergenza sanitaria, in uno dei suoi salotti privilegiati, il forum di Davos, nel quale era stato annunciato che solamente il vaccino avrebbe messo fine alla crisi artificiale del Covid.

Il vaccino, nelle intenzioni dichiarate del mondialismo, sarà un mezzo per arrivare ad un fine ancora più importante, ovvero l’impianto di un microchip sottocutaneo che sarà un vero e proprio passaporto sanitario digitale e che consentirà non solo di controllare il cittadino in ogni istante della sua vita, ma sarà anche mezzo di interfaccia con il sistema monetario.

E’ il famigerato progetto ID2020, finanziato proprio da Bill Gates e dai Rockefeller, che ha come obbiettivo il controllo della popolazione mondiale.

Il supergoverno mondiale sarà infatti un totalitarismo mai visto nella storia dell’umanità e non ammetterà dissenso alcuno.

La tecnologia, in questo senso, è l’arma delle élite per stabilire una sorveglianza totale dei cittadini e allo stesso tempo per escludere i dissidenti dal sistema attraverso un semplice click, impendendogli di vendere e comprare in una cupa reminiscenza dell’Apocalisse di Giovanni.

L’abolizione del contante serve a raggiungere primariamente questo obbiettivo e a fare in modo che nessuno non possa più fare alcuna semplice operazione monetaria senza essere connessi alla centrale operativa digitale.

La Russia è perfettamente al corrente di questo piano, dal momento che questo Paese da diversi anni rappresenta uno dei più strenui oppositori del nuovo ordine mondiale.

Putin, ad ogni modo, ha giocato il sistema con le sue stesse armi. Ha difatti utilizzato le regole truccate del banco contro esso stesso.

Se il mondo vuole un vaccino contro il Covid, è in questa direzione che noi andremo, ma il vaccino deve essere il nostro.

Questo il ragionamento della Russia e nessuno potrà dire a Putin che è un “negazionista” o “complottista”, le etichette del regime per screditare i dissidenti, dal momento che Putin ha fatto esattamente quanto desiderato dal sistema, ovvero l’immunizzazione.

C’è da aggiungere a questo proposito che il vaccino con ogni probabilità non sarà obbligatorio, come ribadito da esponenti dell’Accademia russa delle scienze, perchè la legge russa prevede questa eventualità se non in determinati casi limite che riguardano personale ospedaliero a stretto contatto con persone portatrici di gravi malattie infettive.

In autunno, pertanto si può affermare che la Russia uscirà dalla crisi coronavirus e non chiuderà il Paese come invece da questa parte dell’Occidente si ha chiaramente intenzione di fare.

In Europa infatti ci sono già i segnali di una chiara preparazione mediatica e politica della seconda fase del piano mondialista, quando sono state chiuse le discoteche in Spagna e Italia nel giro di 48 ore, nonostante non esista alcuna reale emergenza sanitaria, a dimostrazione palese di come i governi nel mondo siano coordinati da una unica regia che impartisce delle direttive già prestabilite.

Se la Russia da parte sua mette fine al piano, non sarà facile per il nuovo ordine mondiale continuare perchè si sgancia un Paese troppo rilevante senza il quale è arduo pensare che si possa giungere a questo obbiettivo.

Trump silura Fauci e si prepara a mettere fine al terrorismo sanitario

Allo stesso tempo, dall’altra parte del planisfero, c’è un altro uomo che sembra avere tutte le intenzioni di mettere fine a questo piano terroristico sanitario, ed è Donald Trump.

Il presidente degli Stati Uniti ha infatti recentemente annunciato che il dottor Scott Atlas sarà il suo nuovo consulente in materia di questione mediche e sanitarie.

E’ interessante notare che tale incarico prima era affidato al dottor Fauci, uomo vicino ai Clinton e già responsabile per aver gonfiato la mortalità del coronavirus.

Questo è un segnale estremamente importante dal momento che il dottor Atlas non considera il Covid più pericoloso di una normale influenza stagionale e sostiene la completa riapertura delle scuole.

Trump con questa mossa sembra prepararsi a sua volta ad uscire dalla morsa terroristica sanitaria che è stata creata per trascinare il mondo verso questa dittatura globale, e allo stesso tempo per destabilizzare la sua amministrazione e sabotare una sua rielezione.

L’altra nemesi del mondialismo, oltre a Vladimir Putin, è sicuramente Donald Trump.

La presidenza Trump è stata l’elemento imprevisto che ha seriamente stravolto i piani delle élite mondialiste.

Le élite dal secondo dopoguerra in poi hanno assegnato a Washington la missione di portare sulle proprie spalle il compimento del nuovo ordine mondiale.

La superpotenza militare degli Stati Uniti è stata scelta per essere il bastone con il quale il deep state displinava chi osava scostarsi dalla linea tracciata dal regime internazionalista.

Il bombardamento alla Serbia di Milosevic è solo uno dei numerosi esempi di come gli USA hanno punito in passato i Paesi non allineati.

La massoneria, come spiegato da Manly P. Hall, uno dei massoni più influenti della storia, aveva scelto l’America per portare il mondo verso la dittatura globale.

Il deep state è sempre stato il vero governo occulto a Washington per questa ragione.

La presidenza Trump è stata in grado di capovolgere del tutto questo paradigma.  America First ha segnato la separazione degli USA dal globalismo.

Gli Stati Uniti non vogliono più trascinare il mondo verso il supergoverno mondiale, al contrario sono divenuti un ostacolo verso la sua definitiva realizzazione.

Soprattutto ciò che più viene visto come una minaccia mortale negli ambienti del mondialismo è una nuova alleanza tra Stati Uniti e Russia.

Più si avvicinano Trump e Putin, più si allontana la realizzazione di un governo unico mondiale, del tutto impensabile senza la partecipazione di questi due Paesi.

Il Russiagate, o meglio spygate, è stato pensato espressamente per questo.

Si è trattato di un tentativo di colpo di Stato orchestrato dal deep state e da Barack Obama all’epoca della sua presidenza, per accusare prima Trump di una inesistente e fantomatica collusione con il Cremlino, e poi per sabotare la sua presidenza che non ha potuto procedere alla normalizzazione dei rapporti diplomatici con il Cremlino.

Se Trump si aggiudica un secondo mandato, il riavvicinamento con Mosca diventerebbe estremamente probabile dal momento che non esisterebbero virtualmente più impedimenti in tal senso.

Al contrario, verrebbero alla luce i traditori che negli USA e in Italia hanno ordito il golpe internazionale contro il presidente americano, perchè l’inchiesta dello spygate sembra essere vicina ad esplodere e far rotolare teste pesanti.

Si profila all’orizzonte pertanto quell’alleanza che Trump avrebbe voluto fare con Mosca sin dall’inizio del suo mandato e che il deep state ha impedito in ogni modo.

Se Trump porterà fuori gli Stati Uniti dall’operazione Coronavirus entro l’autunno, esattamente come sembra voler fare Putin, quel patto sarebbe nei fatti già operativo.

Per avere un’idea di come Trump rappresenti una minaccia senza precedenti per il sistema, c’è da registrare un possibile tentativo di uccidere il presidente americano quando un drone per poco non ha colpito l’Air Force One, l’aereo presidenziale.

Le élite non possono permettersi un secondo mandato di Trump e sanno perfettamente che Biden ha poche chance.

Il nuovo ordine mondiale è disposto a tutto pur di arrivare al suo obbiettivo finale e non vuole più attendere oltre.

Vuole il suo governo mondiale ad ogni costo e sa perfettamente che probabilmente non avrà più un’occasione come questa per arrivare al suo scopo.

E’ per questo che il mondo si trova in una fase davvero cruciale, nella quale lo scontro tra Trump e Putin, da un alto, e quello del gotha mondialista, dall’altro, deciderà le sorti dell’umanità nei decenni a venire.

Se gli Stati Uniti e la Russia riescono a mettere fine a questa crisi planetaria, il mondialismo subirà un colpo durissimo.

Le sue flebili speranze resterebbero aggrapate ad una UE sempre più fragile e incapace di trovare un accordo persino sulle sue questioni interne, e alla Cina comunista, che fino ad ora ha accosentito ad un impero mondiale ma solo nella misura in cui questo si rivelasse funzionale agli interessi della Cina.

Il destino, o più probabilmente la Provvidenza, ha voluto dunque che fosse propria questa inedita alleanza tra Washington e Mosca a cercare di frenare lo spettro della dittatura globale che minaccia il mondo.

Quest’autunno ci sarà l’assalto finale e l’Europa, e soprattutto l’Italia per il suo ruolo spirituale e culturale, saranno l’obbiettivo primario di questo assedio.

Nei prossimi mesi, si saprà se si sarà destinati a vivere nel peggiore totalitarismo della storia dell’umanità, o se forse questo disegno satanico sarà sventato grazie all’intervento di quei leader politici che non vogliono che il mondo divenga schiavo del nuovo totalitarismo globalista.

E’ la battaglia dei figli della luce contro quelli delle tenebre.

Una battaglia che non si può vincere se non si comprende il suo più profondo significato escatologico.

Il tempo sta per scadere e chi ancora non lo ha fatto si affidi alla Divina Provvidenza perchè a breve ce ne sarà bisogno come mai prima d’ora.

Cesare Sacchetti

Fonte: https://lacrunadellago.net/2020/08/18/lasse-tra-trump-e-putin-puo-fermare-il-nuovo-ordine-mondiale/

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