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Due anni or sono ebbi la ventura di avere uno scambio di idee con un compagno di percorso – discepolo dello stesso Maestro – che da allora ha deciso unilateralmente di privarmi della sua amicizia.

di Piero Cammerinesi

Oggi che – ancora una volta – le onde della critica e del pregiudizio trascinano gli animi, penso possa essere utile pubblicare il ‘botta e risposta’ intercorso tra noi, onde meglio caratterizzare due posizioni emblematiche che potrebbero – e dovrebbero – essere complementari e non contrapposte.
Pur mantenendo immutata la mia stima nei suoi confronti, sono profondamente addolorato dalla pervicace volontà di far valere solo il pre-giudizio e la condanna invece della comprensione e dello spirito di libertà, trincerandosi dietro una presunta fedeltà al Maestro, che, purtroppo, tradisce il dare ‘carta bianca’ alle proprie inclinazioni animiche e caratteriali.

Non ho cambiato una virgola del testo, tranne alcuni nomi e indirizzi web – sostituiti da asterischi – e il nome dell’interlocutore, che ho chiamato con lo pseudonimo che usa nei suoi articoli, vale a dire Hugo de’ Paganis.

Non me ne vorrà Hugo se pubblico questo scambio epistolare; quantomeno qui non possono trovar posto false interpretazioni, ma solo un sincero dialogo tra anime.

***

Carissimo Piero, 

mi sono preso alquanto tempo per esaminare una serie di eventi e situazioni che – a mio modo di vedere – esigono estrema chiarezza. Mi sono preso alquanto tempo perché, conoscendo la mia anima estremista e collerica, non volevo giungere a conclusioni affrettate e a decisioni intempestive. Ma il chiarimento, dopo aver esaminato più volte con ogni diligenza tutti gli aspetti della questione, rimane per me assolutamente necessario e inevadibile. Questo senza voler assolutamente ledere né la tua libertà né la tua dignità, ma per onorare il detto: “Amicus Plato, sed magis amica veritas”! Quando una cosa mi appare errata, non m’importa chi la affermi, io la combatterò. Mi sono trovato a contrappormi a persone a me molto care. E a volte a leticare “di brutto”, come si dice  a ***. Io, per abitudine, separo nettamente i rapporti umani da quelli esoterici. E mentre umanamente ritengo si possa essere indulgenti, in taluni casi sino alla complicità, sul piano esoterico non si deve fare sconti a nessuno. Naturalmente questa è una mia posizione, secondo la quale regolo il mio agire, lasciando agli altri la libertà di agire – bene o male che sia – come a loro più piace. Solo se le persone fanno del male a coloro che amo, intervengo, e se necessario anche “manu militari”. Per cui, anche se non le condivido, tu sei liberissimo di avere le opinioni che a te sembrano più giuste, e di agire come credi meglio. Da parte mia, io sono altrettanto libero di formarmi opinioni e giudizi sugli eventi, sulle situazioni, secondo il mio autonomo pensiero, ed agirò secondo le mie idee: piacciano o non piacciano le mie idee e le mie azioni agli altri, fossero essi le persone a me più care. Ma credimi, essendo queste cose per me  della massima importanza, malgrado il mio carattere impulsivo e polemico, non prendo decisioni affrettate. Ho fatto mio il motto dell’Imperatore Ottaviano Augusto e di Cagliostro, che dicevano: FESTINA LENTE! E ai miei occhi l’ossimoro, tra le altre cose, significa: “Pondera bene, decidi lentamente, prendendoti tutto il tempo necessario, quindi attua velocemente ed energicamente le decisioni prese”. Per cui spero tu non equivocherai il senso e le intenzioni delle mie parole. Ma veniamo al dunque. 

1) Per me NON ci deve essere nessuna tangenza – di nessun tipo – tra esoterismo e politica. Su questo Massimo Scaligero, unico mio Maestro, con me fu assolutamente esplicito. Egli fu esplicitamente contro OGNI partecipazione, diretta o indiretta che fosse, a qualsiasi forma di attività politica. Massimo Scaligero levò la pelle di dosso ad Argo Villella e ad Enzo Erra, perché cessassero ogni forma di attivismo politico. Questo mi fu testimoniato più volte personalmente da Argo Villella, il quale arrivò a leticare duramente e a rompere i rapporti con Enzo Erra, il quale dopo la morte di Massimo aveva sciaguratamente ripreso l’attività politica, anche con l’appoggio improvvido di un personaggio autorevole.

2) L’idea, che nell’ultima telefonata mi fu da te fortemente caldeggiata ed esaltata, che sia necessario “portare lo Spirito nella politica”, per me è un’idea assolutamente aberrante, che avrà effetti esiziali da ogni punto di vista. Essa si risolverà fatalmente nella sciagura del portare la politica nell’esoterismo, nel campo spirituale, dal quale essa deve – con ogni mezzo: anche il più brutale – essere tenuta fuori. 

3) Massimo diceva che l’era della politica è finita, ed era contrario ad ogni forma politica. Io sono nemico della politica, ed altrettanto nemico dell’antipolitica. Che l’On. Tiziana Pittau sia – come tu mi affermasti nella famosa ultima telefonata – “portatrice dello Spirito nella politica”, è cosa che fa non so se ridere o piangere. Dire che il Movimento 5 Stelle di Grillo possa essere uno strumento idoneo allo Spirito, è uno scherzo: è affermare una cosa risibile con la maschera della serietà. 

4) Di ispirazione esplicitamente politica – ancorché “sui generis” – è il sito “coscienze in rete” di Fausto Carotenuto, del quale non condivido né le idee, né la maniera nella quale esse vengono esposte, né l’animus che pervade le sue esposizioni. Non condivido – anzi aborro con tutto me stesso – il fatto che possa esistere una scuola di “politica spirituale”, nella quale si tengono corsi a pagamento, piuttosto salati peraltro. Dall’età di quattordici anni, ho chiaro il principio che lo Spirito non si vende. E la provenienza del Carotenuto da “intelligenti servizi” è cosa che lascia alquanto perplessi, e invita ad applicare con diligenza il “principio di precauzione”. Non voglio avere mai a che fare con quel tipo di persone, né con chi abbia contiguità, a qualsiasi titolo, con esse. Avere a che fare con lui è letale. Opinione personalissima mia.

5) il signor Paolo Franceschetti è una figura di provocatore, che – a mio temerario gudizio – cerca di affermarsi e di fare soldi con la “plot theory”, e diffonde menzogne di ogni tipo. La sua ignoranza, anche dal punto di vista della cultura profana, è oceanica, e gli spropositi che dice sono di una poderosa bestialità. A mio personale giudizio, in molti casi il Franceschetti pesca volutamente nel torbido, e mente sapendo di mentire. Anche lui ha espliciti rapporti col Carotenuto, questo lascia supporre realtà più o meno inquietanti. Avere a che fare con lui è letale. Opinione personalissima mia. 

6) Personaggi oltremodo equivoci e in pessima fede, come Fausto Maraldi, Tiziano Bellucci, ***, ***, ***, e i loro gruppi su Facebook: “La Scienza dello Spirito”, “La Scienza dello Spirituale”, “****”, “****”, diffondono menzogne e illusioni, alterano la Scienza dello Spirito per asservirla ad Evola, a Kremmerz, a Aivanov, a Rajneesh-Osho, a Guénon, a Crowley: cercano di introdurre un basso magismo antispirituale nella Scienza dello Spirito, e forme di alchimia perversa e di magia sessuale nell’insegnamento di Massimo Scaligero. Inoltre questa marmaglia – veri pendagli da forca – perseguono più o meno apertamente – così risulta da mie ricerche – una politica di estrema destra apertamente nazifascista, a volte con tangenze con ambienti più o meno “bombaroli”. E antisemiti. Per di più cercano di accreditare una immagine di Steiner e di Massimo come pre- para- o addirittura apertamente fasciste. La loro malafede è patente. Avere a che fare con loro è letale. Opinione personalissima mia. 

7) Sono estremamente contrario al fatto che su un “social network” come Facebook si parli di Scienza dello Spirito, e che vengano pubblicati, gettandoli i pasto a porci e cani, mantram della Scienza dello Spirito, per di più conditi con commenti imbecilli. Per me è una sacrilega profanazione. Questo vale per sedicenti gruppi “antroposofici” come “Discutere di Antroposofia”, “Spada di Michele”, dove tra le varie profanazioni viene fatta surrettiziamente alquanta politica, e dove personaggi – ai miei occhi estremamente squalificati – come Zio Divino e Antonio Chiappetta, coscientemente e intenzionalmente e o meno, fanno opera corruttrice. Antonio Chiappetta è pure contiguo, in morbidi rapporti, con i gruppi nazi-evolian-kremmerzian-antropo-fascisti di cui sopra. Avere a che fare con loro è letale. Opinione personalissima mia. 

8) Tu, Piero, partecipi a tutti questi gruppi, sui quali scrivi e commenti, e sei liberissimo di farlo, se la cosa ti piace. Hai rapporti con questa marmaglia, e anche qui sei liberissimo di farlo: evidentemente ne sei convinto e ti piace, altrimenti non lo faresti. Hai un tuo sito, esprimi la tua visione del mondo, che ha una forte colorazione politica, la quale – a mio personale giudizio – non deve avere spazio alcuno nella Scienza dello Spirito. Le idee che esprimi – me ne dispiace assai – io non le condivido. Sono idee analoghe – almeno per come sono espresse – a quelle di Fausto Carotenuto, per cui…

9) Tu vuoi avere rapporti con l’Innominabile gianicolenze, e mi dicesti che – a tuo personalissimo giudizio – era cambiato. A mio personalissimo giudizio, non mi sembra affatto cambiato, se non in peggio. Le cose che ha scritto sull’ultimo numero della sua rivista, purtroppo me ne hanno dato ulteriore conferma. Egli stesso ha rapporti con ambienti “esoterici” para-politici, che non mi piacciano neanche un po’. Tu più volte mi hai detto che è uno scandalo che discepoli di uno stesso Maestro siano divisi. Io dubito assai che l’Innominabile gianicolenze – ho nell’orecchio e nell’anima le sue esplicite parole – ed io abbiamo lo stesso Maestro, dubito fortemente che noi percorriamo lo stesso Sentiero, dubito che abbiamo la stessa Mèta, e che la perseguiamo con gli stessi mezzi. E dubito, soprattutto, della sua sincerità, della sua lealtà, della sua integrità morale, della sua onestà. Stando così le cose – e fino a che rimarranno così – non voglio avere rapporti con lui, né con chi è solidale con lui. Sei liberissimo di fare le tue scelte. Io faccio e farò le mie. 

10) Andrea Franco è voluto andare al convegno di quello sciagurato di Paolo Franceschetti, dove si è trovato accanto figure di vecchi massoni trappoloni come Gioele Magaldi (in Toscana lo conosciamo bene), Gianfranco Carpeoro, ed anche lo spiritual-politico Fausto Carotenuto: tutto ciò è estremamente squalificante. Al punto tale, che è preferibile per me prendere le distanze anche da Franco, frequentatore di quei loschi figuri. Ho voluto rileggere gli scritti di Andrea Franco. Al di là della forma sciatta, caotica e assai trasandata, lui fa una lunga serie di affermazioni che sul piano storico solo errate, e talvolta decisamente false. Come errate sono tutta una serie di idee, che sono sue e non della Scienza dello Spirito. Non condivido tali idee personali, non ne posso avallare la pubblicazione. Talune sue affermazioni sulla vita di Rudolf Steiner sono del tutto gratuite, provenienti in parte da sue lucubrazioni, in parte da mero sentito dire e indimostrate. Lui pensa persino di conoscere quello che il Dottore ha voluto tenacemente sempre tacere. Mi dispiace, ma dopo ripetute riletture quel che scrive non può essere pubblicato sotto la mia responsabilità. Se altri lo vogliono, facciano pure. Ma non io.

11) Apprezzamenti espliciti su Karol Woityla, come sono stati espressi apertamente su Facebook da Bruno Abrami (lui addirittura fa l’esaltazione del Papa Bergoglio S.J.), da te e da altri, apprezzamento e pubblicizzazione di quel che scrive sul suo sito quel servo sciocco della Potenza Straniera d’Oltretevere, che è Robert Powell, la fotografia del Woityla coi volumi di quel traditore dello Spirito di Valentin Tomberg, per me sono intelligenza col nemico, e scava un ampio fossato per qualsiasi collaborazione in campo spirituale tra di noi. 

Ripeto, Piero, tu sei liberissimo di avere idee, pensieri e opinioni secondo quel che è il tuo intendimento, e sei libero di fare le scelte che reputi giuste, di avere rapporti con le persone che ti piacciono, o con le quali ritieni necessario collaborare. Io lascio sempre gli altri liberi di fare quel che desiderano o ritengono giusto. Ma anche io, però, sono libero di trarre dalle situazioni le conclusioni di pensiero che a me sembrano giuste, di fare le scelte che appaiono necessarie, indifferente se esse piaceranno o meno ad altri. Questo non implica affatto un giudizio sulla tua persona e la tua umanità, ma ci sono idee che non condivido, scelte che che sono contrarie alle mie, sentieri sui quali non posso, non devo e non voglio seguirti. La simpatia umana è una cosa, le scelte in campo spirituale sono una cosa completamente differente. So che queste mi parole non ti piaceranno, e me ne dispiace. Molti dicono che il mio modo di essere e di agire non è cristiano, e probabilmente hanno ragione, ma io devo essere me stesso, non quello che gli altri vogliono. Io stesso e gli altri siamo esseri in evoluzione, che percorrono un sentiero che li muta profondamente. Ma in ogni momento bisogna essere quello che siamo, e non la caricatura di quello che egoisticamente e romanticamente vorremmo essere. Per come io sono ora – con tutti i limiti e i difettoni che ho – al di là del rapporto umano, non è possibile collaborazione spirituale tra noi, perché diversamente mentirei a me stesso. 

Ti chiedo scusa per le dure parole, che vogliono essere solo sincere, e ti auguro ogni bene.

Hugo de Paganis 

* * *

Caro Hugo,

Sei persona dall’intelligenza troppo brillante e dalla cultura troppo profonda perché ti possano essere sfuggiti alcuni elementi fondamentali delle questioni che sollevi, come tuttavia mi sembra ti siano sfuggiti.

Mi auguro che accoglierai le mie parole con animo aperto e non con l’ostinata e pervicace volontà di non spostarti di un millimetro dalle tue affermazioni.

Innanzi tutto chi ti da il diritto di giudicare, criticare, condannare altre persone come hai fatto?

A quale autorità ti appelli nell’emettere questi ‘capi d’accusa’ con relativa sentenza finale?

Fortunatamente la Santa Inquisizione ha chiuso i battenti, non mi pare il caso di iniziare ora con l’antropo-inquisizione…

Personalmente non posso condividere questa instancabile denuncia di apostati, traditori e infedeli; ho troppo da fare nel pensare ai miei difetti, alle mie mancanze, alle mie inadempienze per rivolgere tanta attenzione – e tanta acredine – a quelli degli altri.

Il mio Maestro – che poi è anche il tuo – mi ha sempre insegnato a essere ‘teppista’ con me stesso e tollerante verso gli altri.

Pertanto, non riconoscendo l’autorità che emette questi ‘capi d’accusa’ non vedrei alcun motivo di difendermi o giustificarmi e potrei concludere qui la mia risposta se non fosse necessario rettificare alcune affermazioni non corrette e non rispecchianti la realtà.

Anche perché almeno, se proprio devo essere condannato – e mi pare di esserlo stato con sentenza emessa e senza neppure il diritto alla difesa – lo sia per le mie ‘colpe’ e non per quelle decise da altri.

E questo senza nessuna polemica, ma solo per amor di verità.

Per iniziare, mi metti in bocca o nella testa pensieri o parole che non ho né pensato né espresso e questo è molto grave e non degno di un seguace della verità.

Riguardo al rapporto tra spiritualità e politica ho definito con chiarezza il mio pensiero e neppure sottovoce, ma direttamente nel mio intervento al Convegno di Coscienzeinrete. Scripta manent, fortunatamente.

Questi i termini:

“Per questo motivo una politica spirituale è una contraddizione in termini. È un ossimoro, come la ‘guerra umanitaria’ o il ‘fuoco amico’. Quello cui noi possiamo lecitamente riferirci è un movimento politico che prenda le mosse da uno sviluppo spirituale dei suoi membri”.

Non mi pare vi sia altro da aggiungere.

Chi sostiene che io abbia opinioni diverse da questa sostiene semplicemente il falso o, nella migliore delle ipotesi, ha totalmente frainteso il mio pensiero.

Punto.

Altrettanto scorretto è sostenere che il mio sito abbia una colorazione politica.

Hai evinto da qualche mio articolo che io parteggi per i democrat o per i republican? Per il PD o per il M5S?

Se definisci ‘politica’ la faticosa ricerca della verità – una scintilla di spirito – dietro gli avvenimenti del mondo, allora anche Steiner faceva ‘politica’ quando, nei Memorandum, indicava i motivi della guerra, o accennava al potere mediatico della propaganda, o individuava nelle società segrete angloamericane la causa di certi mutamenti storico-politici del mondo.

Come sai sono giornalista di professione, Hugo – dunque non scrivo perché non so come passare il tempo – e personalmente ritengo che – oltre all’indispensabile e primario lavoro interiore personale – sia necessario cercare di interpretare il mondo che ci circonda alla luce di quei conseguimenti interiori di cui riusciamo ad appropriarci. Poi si può essere più o meno d’accordo con le conclusioni, né ho la pretesa dell’infallibilità.

Il mio Maestro – che poi è anche il tuo – mi ha sempre insegnato a ‘decodificare’ la realtà esteriore grazie ad un pensiero desto ed allo studio della storia occulta.

Altra assoluta inesattezza riguarda le affermazioni che mi metti in bocca riferite alla senatrice Tiziana Pittau del M5S. Essendo lei una seguace della Scienza dello Spirito mi auguravo, chiacchierando con te tra il serio e il faceto, che le potesse riuscire quello che non riuscì ad altri prima, vale a dire non certo portare ‘lo spirito nella politica’ ma l’idea della tripartizione in Parlamento, che poi, in qualche modo, potrebbe essere considerato – se avvenisse – una scintilla di spirito nel buio della politica. Queste erano i termini del dialogo, chi sostiene versioni diverse sostiene semplicemente il falso o, nella migliore delle ipotesi, ha totalmente frainteso le mie parole. Altrettanto falso è che io abbia affermato che il M5S sia ‘strumento idoneo per lo spirito’; quello che ho sempre detto e pensato è che, pur con tutti i suoi (molti) limiti, mi pareva il meno peggio nello sfascio generale della politica italiana.

Punto.

Per quanto attiene poi ai tuoi insulti (provocatore, ignorante, torbido etc.) rivolti a persone che non conosci, come Paolo Franceschetti e Fausto Carotenuto ed altri, non ho nulla da replicare.

Tu dirai che non c’è bisogno di conoscerli, ti basta leggere quello che scrivono; personalmente giudico – e anche in quei casi ci penso molto bene prima – solo quando conosco a fondo le persone cui rivolgo la mia attenzione.

Io queste persone le conosco – su alcune cose concordo con loro, su altre divergo radicalmente – direttamente e approfonditamente, dunque non vedo perché parlarne con chi, pur non conoscendole, le insulta e le condanna senza appello.

Il mio Maestro – che poi è anche il tuo – mi ha sempre insegnato a parlare solo per esperienza diretta e personale.

Non parliamo poi dei ‘pendagli da forca’ o ‘marmaglia’ che a tuo dire sarebbero in ‘malafede patente’. Anche qui non faccio l’avvocato di nessuno ma in alcuni casi – quelli di cui ho conoscenza personale – posso garantire che un tale squisito epiteto è assolutamente immeritato; stesso discorso vale per altre persone che tu gratifichi della nomea di corruttori e profanatori.

La questione dei social network è molto complessa e controversa, è un fenomeno che è appena iniziato ed è necessaria un profonda riflessione – anche rivolta all’avvenire – prima di emettere sentenze inappellabili, anche se alcune tue riserve sono condivisibili.

Ma alla fine, chi si salva, Hugo? CHI?

Non trovo una tua parola positiva per chicchessia, né nei tuoi articoli su Ecoantroposofia, né nei tuoi discorsi quando abbiamo avuto occasione di parlarci, ma solo critiche, condanne, scomuniche, anatemi.

Paolo Franceschetti, Fausto Carotenuto, Fausto Maraldi, Tiziano Bellucci, ***, ***, ***, Evola, Kremmerz, Aivanov, Rajneesh-Osho, Guénon, Crowley, Zio Divino e Antonio Chiappetta, Bruno Abrami, Robert Powell, Valentin Tomberg, Andrea Franco, e naturalmente io, per citare quelli che hai messo all’indice, sono tutti accomunati dalla stessa condanna, nessuno di loro si salva.

Senza parlare di Beniamino Melasecchi, al quale non è neppure concessa la dignità di essere nominato, ma cui rifiuti persino la possibilità del cambiamento, del ‘riscatto’.

Alla mia proposta di organizzare un incontro tra voi – subito da lui accolta – onde chiarire le vostre opposizioni del passato e gettare un seme di fratellanza in questa sventurata comunità, hai opposto un secco NO, negando aprioristicamente – ancora una volta senza conoscenza diretta degli eventi interiori – la possibilità che vi fossero stati nel corso degli anni dei cambiamenti in lui.

Il mio Maestro – che poi è anche il tuo – mi ha sempre insegnato la spregiudicatezza e il rispetto.

Quanto ad Andrea Franco ancora un’inesattezza; non è lui a essere ‘voluto andare’ al convegno ma sono io ad avergli chiesto di sostituirmi, visto che ero stato invitato ma non ero in Italia a settembre. Proprio perché al convegno vi erano personaggi anche discutibili e molto lontani dalla nostra visione del mondo era importante che uno di noi, potendo, vi portasse qualche sprazzo di luce.

O dobbiamo fare come la Massoneria, parlare solo fra noi e in ambienti ‘protetti’? O non parlare affatto?

Massimo addirittura una volta mi presentò una persona della RAI e mi chiese di andare a parlare in televisione di Scienza dello Spirito.

Il mio Maestro – che poi è anche il tuo – mi ha sempre esortato a parlare con tutti, a ciascuno lasciando un seme che possa germogliare.

CHI SI SALVA? CHI SI SALVA, HUGO?

Sai, quando mi è capitato, in giro per il mondo, di avere qualche ora di attesa in un aeroporto in qualche sperduta città americana o all’ora di punta nella metro di Tokyo o una domenica nel centro di Città del Messico, di vedere sciamare migliaia, decine di migliaia di persone, rapito da questa visione, mi sono domandato: chi sono tutti questi esseri? Come faremo ad aiutarli tutti? Come potremo portare sulle nostre spalle il peso dell’ignoranza, del dolore, della violenza del mondo?

Siamo pochi, pochissimi.

Pochi i veri cristiani, pochissimi i seguaci della Scienza dello spirito, una manciata di persone coloro che seguono Massimo e dobbiamo ancora frammentarci ulteriormente, criticarci, opporci, condannarci, pensando solo a ciò che ci divide invece di pensare a ciò che ci unisce?

Eppure tu sai bene che finché l’ultima persona non si sarà ‘salvata’ neppure noi ci salveremo.

E giungo alla conclusione.

Alla fine della tua lettera emetti dunque la sentenza e sancisci: ‘non è possibile collaborazione spirituale tra noi’.

Come se i nostri sentieri non portassero verso l’unica meta, come se le differenze di opinioni o le sfumature caratteriali fossero rilevanti rispetto alla Via.

Caro Hugo, abbiamo entrambi al centro della nostra esistenza la figura del comune Maestro e mettiamo entrambi al centro della nostra giornata l’arduo impegno dell’ascesi del pensiero, della meditazione, degli esercizi.

Questo è quello che conta e che ci unisce nella sostanza.

Il resto ci dividerà pure nella forma ma, a mio avviso, è irrilevante.

Tuttavia, se tu desideri vederla nei termini da te posti sei perfettamente libero di farlo, solo che, se ci rifletti bene, non potrai non vedere l’abisso che si spalanca tra il permanente e l’impermanente, per dirla con il Buddha.

Io, personalmente, so che proseguirò la mia collaborazione spirituale con te.

Un caro saluto

Piero

PS. Non ho intenzione di dare il via a forme estenuanti di botta e risposta.

Io non ho altro da aggiungere a quanto ho scritto, pertanto manterrò immutato il rapporto con te sul piano interiore ma non risponderò ulteriormente a eventuali polemiche. Non avrei davvero nulla da aggiungere a quanto ho già detto.

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